Villa Elena di Celestino de Marco, Biliardo seconda Puntata

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Claudio Bozzacco
view post Posted on 6/8/2019, 17:04 by: Claudio Bozzacco
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In alcuni racconti di cronaca giudiziaria Montellese si fa riferimento ad alcuni montellesi aderenti alla Mano Nera, un'associazione mafiosa Italo Americana che affianco' Cosa Nostra nei primi anni del '900.

Il termine prese piede nei primi anni del Novecento e derivava dall'abitudine degli estorsori di inviare alle loro vittime lettere minatorie contrassegnate dall'emblema del teschio e tibie incrociate o dall'impronta di una mano nera, accompagnate da minacce di morte, di sfregi e danneggiamenti: questo tipo di crimine si diffuse da New York a Chicago, San Francisco e New Orleans, compiuta da strozzini siciliani, calabresi e napoletani.

Uno dei delitti più atroci compiuti dalla mano nera avvenne nel paesino di Pellaro nei pressi di Reggio Calabria il 4 settembre del 1910. Giuseppe Ruvolino, un emigrante calabrese a New York, partecipa a una rapina organizzata dal clan mafioso a cui si è affiliato. Il colpo fallisce e la polizia lo cattura. Sotto promessa della libertà fa il nome dei suoi complici pur conoscendo il rischio a cui va incontro. A seguito della delazione ottiene la libertà come promessogli. Consapevole che lo "sgarro" equivale alla condanna a morte da parte dell'organizzazione mano nera cui appartiene, lascia gli USA e con l'intera famiglia rientra in Calabria nella speranza di sottrarsi alla vendetta dei compagni. Nella notte del 4 settembre 1910 uno o più malviventi mascherati penetrano nella sua abitazione e lo uccidono barbaramente con asce e coltelli e sterminano tutta la famiglia, composta dalla moglie e da sei figli, il più piccolo dei quali ha appena quattro mesi. Si racconta che i vicini, accorsi alle grida, udirono una delle bambine invocare con voce rotta dal pianto: "zio non mi ammazzare", ma invano. Nessuno parlò e gli assassini rimasero sconosciuti alla Giustizia.

I principali capibanda che compirono questo tipo di estorsione furono i siciliani Giuseppe Morello e Ignazio Lupo, che strangolavano e bruciavano le vittime che rifiutavano di pagare,e i cumparielli napoletani Enrico Alfano e Pellegrino Morano

Nel romanzo Vita di Melania G. Mazzucco ambientato nella New York di inizio Novecento vengono descritti vari episodi criminosi legati alla Mano Nera.

Alcuni storici hanno avvicinato Celestino de Marco a questa organizzazione.
 
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