Facebook: Lo schedario del Nuovo Ordine Mondiale

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view post Posted on 7/11/2011, 10:24
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WASHINGTON - Si definiscono, con un tocco di autoironia, «ninja da biblioteca». Tipi un po' speciali «capaci di trovare cose che gli altri neppure sanno che esistano». Sono gli analisti della Cia che esplorano i social network , da Facebook a Twitter, alla ricerca di informazioni e sensazioni. In un edificio di mattoni a McLean (Virginia), l'intelligence statunitense ha raccolto centinaia di esperti nelle lingue più disparate (arabo, pashtun, cinese nelle sue varie versioni) che leggono quello che scrive l'uomo della strada e l'attivista. Cercano di cogliere l'umore dei giovani, di capire se da qualche parte in Cina sta covando una rivolta - lo pensano in questi giorni molti esperti di economia - o se i fermenti in una città del Paese X sono l'avanguardia di una rivolta che infiammerà un'intera regione. E' una professione aggiornata di quella raccontata nel bellissimo film «I tre giorni del Condor», con Robert Redford nel ruolo di un «lettore» di libri e riviste che finisce al centro di un complotto perché si accorge di qualcosa di sinistro nel Golfo Persico.

Chi lavora all'Open Source Center - questo il nome dell'agenzia federale - si sciroppa ogni giorno una montagna di informazioni. Il direttore del centro, Doug Naquin, ha svelato all' Associated Press un numero incredibile: non meno di 5 milioni di «cinguettii» al giorno, i micro-messaggi lanciati su Twitter. Poi ci sono i commenti affidati a Facebook, i servizi delle tv, i giornali e tutto quello che gira sul web. Gli analisti, come dei collezionisti di notizie con l'occhio attento, raccolgono i frammenti, li archiviano e li confrontano con altri «segnali» provenienti da fonti sul campo. Un piccolo episodio può avere ripercussioni globali. Quindi producono dei rapporti che uniti a quanto scoperto dagli 007 arrivano al vertice, fino alla Casa Bianca. Spesso nel briefing sulla sicurezza che viene fatto ogni mattina al presidente c'è qualcosa evidenziato dagli «scavatori» ospitati in un palazzone non lontano da Washington.

La Cia, che da anni esegue un monitoraggio attento dei media tradizionali, ha deciso di aumentare gli occhi puntati sui social network dopo le proteste studentesche in Iran nel 2009. Lo spirito della contestazione, schiantata dalla repressione dei mullah, ha potuto sopravvivere grazie ai messaggi e ai video diffusi sulla rete Internet. Sempre l'Open Source ha un ruolo chiave nel riassumere cosa pensa uno straniero della politica statunitense e, sopratutto, delle sue mosse più importanti. Un caso citato è quello dell'uccisione di Osama Bin Laden con gli analisti che hanno colto, nell'immediatezza, le reazioni negative delle persone comuni. Commenti che sono emersi, qualche giorno dopo, sui giornali e nei cablo dei diplomatici.

Le possibilità di prevedere hanno comunque dei limiti. Dopo la cacciata del presidente tunisino Ben Ali e dell'egiziano Hosni Mubarak, l'allora capo della Cia Leon Panetta ha ammesso che la velocità del crollo ha colto tutti di sorpresa. Per un anno le spie hanno segnalato la «pericolosità» del quadro sociale e politico in Nord Africa, ma i rapporti - redatti a ritmo forsennato - non hanno potuto essere precisi sulle conclusioni. Da una parte ci si è fidati troppo della tenuta dei dittatori, così come dei sistemi repressivi che dovevano vegliare sui raìs. Dall'altra c'erano (e ci sono ancora) «troppi dati da inseguire». Un'onda gigantesca composta da milioni di pagine Facebook, pensieri affidati a Twitter e video su Youtube che ha sommerso gli 007.

Guido Olimpio
07 novembre 2011 09:49
 
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Percival
view post Posted on 2/12/2011, 12:43




MILANO - «Chi di voi ha un iPhone? Chi ha un blackberry? Chi usa Gmail? Beh, siete tutti fregati». Non usa mezze parole Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, per descrivere la situazione nella quale secondo lui si trova più o meno tutto il mondo: siamo tutti facilmente spiabili. Anzi forse siamo già tutti spiati. E' l'ultimo scoop messo a segno da WikiLeaks in partnership con il Bureau of Investigative Journalism (BIJ) e Privacy International, organizzazione britannica che si batte per il rispetto della privacy. A presentarlo, in una conferenza stampa a Londra, è stato lo stesso Assange. Come avviene questa operazione di spionaggio globale? Molte società private in giro per il mondo sono in grado di offrire a chi paga tecnologie capaci di monitorare email, sms e telefonate «di un'intera popolazione». Sistemi che - se consegnati agli aguzzini di spietati regimi - possono essere letali «quanto un proiettile».

EXPORT INCONTROLLATO - «Nel corso degli ultimi 10 anni», ha detto Julian Assange durante la presentazione dell'inchiesta, soprannominata SpyFiles, «è fiorita un'industria internazionale che fornisce ai servizi segreti degli stati equipaggiamenti capaci di sorvegliare masse di persone. Quelle aziende ora stanno esportando i loro prodotti in giro per il mondo in modo incontrollato». Si tratta di 130 aziende basate in 25 paesi, soprattutto occidentali: insieme si spartiscono un business che vale 5 miliardi di dollari. «Società di sorveglianza come l'americana SS8, l'italiana Hacking Team, o la francese Vupen producono virus Trojans in grado di assumere il controllo di computer e cellulari - incluso iPhone, Blackberry e Android - registrando ogni uso, movimento e persino immagini e suoni della stanza in cui si trovano», spiega Assange. In pratica, taglia corto il boss di WikiLeaks, ogni cellulare diventa «una microspia che in più è anche in grado di telefonare». «Spero - ha concluso - che la pubblicazione di questo materiale faccia capire che tutti siamo spiati. Non è una minaccia teorica, che può verificarsi in un remoto futuro: sta accadendo oggi, e coinvolge ognuno di noi».
 
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view post Posted on 22/4/2018, 07:17
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Gentili amici come vi avevo largamente anticipato Facebook è un database di gigadati attraverso il quale i governi o anche solo le agenzie private possono controllare e manipolare la politica, il mercato e le attività sociali in genere.
Una di queste agenzie è Cambridge Analityca con sede a Londra. Dell'ambiente dei ricercatori inglesi era anche Giulio Regeni.

20180422_081940

Saxetum è una sorta di controraccolta dati per chiarire chi fa esattamente cosa al di fuori dei confini nazionali influenzando da fuori anche la vita è la politica locale.

Nel trappolone dei social network c'è caduto di recente tutto l'establishment uscente. Le formazioni che invece hanno usato la rete come terreno di lotta da presenziare stanno avendo più fortuna.

Ieri sono andato al Movieplex a Mercogliano per vedere se c'era qualche dritta transatlantica.

Tra i diversi film proposti la mia scelta è caduta su di un regista che avrebbe garantito una visione non annoiate.

Steven Spielberg ci ha anticipato il prossimo futuro che sarebbe un'evoluzione del presente.

Esperimenti di vite in altri corpi e mondi già sono in atto anche in Italia per l'elite dei ricercatori.

Nel prossimo futuro secondo Spielgher la nostra vita dovrebbe andare completamente online e magari rimanerci senza dover patire la vecchiaia, i dolori e la morte.



Edited by Claudio Bozzacco - 22/4/2018, 08:51
 
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view post Posted on 31/10/2019, 08:10
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Ci sono ancora reduci della cosidetta sinistra extraparlamentare che hanno sfondato il muro della Matrix che governa il mondo e che continuano a segnalarla.

 
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18 replies since 22/9/2009, 08:04   1548 views
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