Otto Skorzeny

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view post Posted on 14/3/2010, 07:43
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Otto Skorzeny (Vienna, 12 giugno 1908 – Madrid, 5 luglio 1975) è stato un militare austriaco. Abile soldato della Germania nazista, acquistò grande notorietà durante la Seconda guerra mondiale per aver partecipato alla liberazione di Mussolini dalla sua prigionia del Gran Sasso d'Italia (1943).



Biografia
Attività bellica

Aderì al partito nazista austriaco nel 1930 e otto anni dopo fu favorevole all'annessione tra l'Austria e il Terzo Reich. Nel 1939 giunse a Berlino e cercò dapprima di entrare nella Luftwaffe. Essendo inidoneo, per ragioni d'età, al servizio come pilota da caccia (ruolo a cui anelava), abbandonò le velleità aeronautiche ed entrò nella "Leibstandarte Adolf Hitler", passando l'anno seguente alla divisione "Das Reich". Dopo aver combattuto in Olanda e poi in Francia, nel 1941 venne trasferito sul Fronte Orientale, dal quale fu rimpatriato nel dicembre 1942.
Nei servizi segreti tedeschi

Nell'aprile del 1943 venne destinato all'ufficio VI (il Sicherheitsdienst) dell'RSHA, con l'incarico di organizzare una piccola unità di commando (Friedenthaler Jagdverbände) con il compito di sviluppare la condotta di azioni di guerra sul modello dei commando inglesi, e che quindi si doveva affiancare ai già esistenti reparti Brandenburg dell'Abwehr: le prime missioni in Medio Oriente e in Russia, tuttavia, fallirono.

La liberazione di Mussolini

Dopo il 25 luglio 1943, Skorzeny venne inviato in Italia da Himmler con l'incarico di coadiuvare il generale Kurt Student, cui Hitler aveva affidato l'incarico di condurre l'Operazione Eiche (ovvero di cercare il luogo in cui Mussolini era tenuto prigioniero e di liberarlo). Secondo una corrente di pensiero Skorzeny non ebbe grande merito nella liberazione di Mussolini, dato che i suoi compiti di fatto si esaurirono nel momento in cui venne scoperta la prigione del duce sul Gran Sasso, che venne espugnata dai paracadutisti. E ufficialmente egli prese parte all'operazione (condotta il 12 settembre appunto da paracadutisti del Fallschirmjäger-Lehrbataillon), come osservatore. Secondo un'altra visione dei fatti, invece, Skorzeny ebbe il merito pieno della riuscita dell'operazione perché ebbe l'idea di portare con sé il generale Soleti che, facendosi riconoscere dai carabinieri che presidiavano la fortezza sul Gran Sasso intimando loro di non sparare, consentì la perfetta liberazione del duce che avvenne incredibilmente senza che venisse sparato un solo colpo. Infatti Skorzeny riuscì a presentarsi da Mussolini per annunciargli che per ordine di Hitler i tedeschi erano venuti a liberarlo senza affrontare alcuna reazione da parte degli italiani, totalmente disorientati dalla presenza del generale dei carabinieri Soleti alla cui vista lo stesso Mussolini, affacciatosi alla finestra, disse: "Non sparate, non vedete che è tutto in ordine? C'è un generale italiano!".

Ad ogni modo Skorzeny sfruttò al massimo l'occasione per autopromuoversi: insistette fino al punto delle minacce per salire sul leggero apparecchio Fieseler Storch che doveva condurre Mussolini all'aeroporto di Pratica di Mare, e da lì in Germania; lo Storch (velivolo da ricognizione pensato per appena due occupanti) corse un enorme rischio decollando da una breve discesa gravato dal peso del pilota, del corpulento Mussolini e del colosso Skorzeny. Ad ogni modo l'ufficiale delle SS fece in modo di essere presente in tutte le foto scattate al dittatore appena liberato e, grazie ad esse, la propaganda di Goebbels lo catapultò in una massiccia campagna divulgativa che lo rese il protagonista dell'operazione a danno del generale Student, comandante dei paracadutisti. Promosso al grado di SS-Sturmbannführer e decorato con la Croce di Cavaliere, a Skorzeny venne affidato il comando della sezione S (Operazioni speciali) del Sicherheitsdienst.

Nell'aprile del 1944 collaborò con Himmler alla pianificazione dell'operazione, poi fallita, condotta dall'SS-Fallschirmjäger Bataillon 500 per la cattura di Tito. Egli poté mettersi di nuovo in luce a seguito del fallito attentato di von Stauffenberg a Hitler del 20 luglio 1944, quando organizzò un'unità speciale delle SS che a Berlino iniziò la repressione.

In ottobre, con un altro colpo di mano, rapì a Budapest il figlio del reggente d'Ungheria, ammiraglio Horthy, occupando la sede del governo magiaro e impedendo a quest'ultimo di siglare un accordo di armistizio con le forze sovietiche. Per questo successo il 22 ottobre, a Rastenburg, venne promosso SS-Obersturmbannführer e incaricato nell'ambito dell'operazione Wacht am Rhein (l'Offensiva delle Ardenne), di occupare i ponti di Amay, Huy e Ardenne, sulla Mosa (Operazione Greif), con un'unità da lui stesso organizzata e diretta, la Panzerbrigade 150, che includeva nei suoi ranghi anche soldati tedeschi in uniforme americana reclutati nei ranghi della marina mercantile, che sapevano parlare l'inglese con accento e slang da Yankee.
La cattura e il processo

Fu catturato nel maggio del 1945 dagli americani, ma fu successivamente assolto da tutte le accuse (1947) per crimini di guerra. Il processo degli alleati fondava l'accusa su di lui fondamentalmente sull'impiego illecito in guerra di uniformi nemiche durante l'Operazione Greif. La difesa si batté sulla liceità dell'utilizzo di uniformi del nemico per accostarsi a quest'ultimo, purché si butti via l'uniforme quando si inizino i combattimenti. Cosa in ogni caso compiuta anche dagli alleati: in Ungheria erano stati catturati ufficiali britannici con divise tedesche e non furono fucilati, e la stessa cosa avevano fatto gli americani ad Aachen. Sull'utilizzo di travestimenti e carte d'identità nemiche da parte degli americani testimoniò infatti al processo anche un ufficiale inglese, il comandante Forrest Yeo-Thomas, con un gesto cavalleresco raramente compiuto nel dopoguerra: un inglese veniva a testimoniare a favore di un tedesco, un ex-nemico, cosa che diede grande vivacità al processo e una tensione notevole a tutto il suo svolgimento. Thomas affermò infatti che gli inglesi avevano usato non solo travestimenti ma anche distintivi nemici, armi nemiche, falsi documenti, tutto ad uno scopo: vincere la guerra e, parole testuali, "far fuori l'altro". Skorzeny venne così assolto e, sebbene formalmente trattenuto in Austria, fuggì facilmente in Spagna, allora governata dal caudillo Francisco Franco, di cui Skorzeny fu un sostenitore.
L'attività successiva al 1947

Si suppone che Skorzeny abbia avuto parte attiva nell'organizzare la fuga di ex soldati delle SS dalla Germania nell'ambito della cosiddetta organizzazione Die Spinne, il Ragno, simile per obiettivi all'organizzazione Odessa, ma ovviamente stante la segretezza dell'organizzazione medesima si conoscono solo dati parziali.

Secondo alcune testimonianze (tra cui quella di Adriano Monti, complice di Junio Valerio Borghese nel tentato golpe) sarebbe stato anche tra i promotori dell' organizzazione Geleme, una branca dei servizi segreti tedeschi durante la guerra, poi inserita tra le organizzazioni di intelligence fiancheggiatrici della CIA. Avrebbe fatto allo stesso Monti il nome di Giulio Andreotti come "garante politico" del colpo di stato di Borghese.


Ulteriori informazioni

Nato a Vienna nel 1908, Skorzeny effettuò ben quindici duelli alla sciabola negli ambienti universitari. Dopo Versailles, come la maggior parte dei suoi concittadini, Skorzeny fu convinto assertore dell’unificazione tra Austria e Germania detta Anschluss che vuol dire, appunto, fusione. Benché gli Austriaci si pronunciassero subito in tal senso tramite referendum, i vincitori rifiutarono quella fusione che sarebbe avvenuta solo più tardi, durante il Terzo Reich. Nel 1930 Skorzeny aderì al Partito Nazionalsocialista di Austria. Agli ordini di Kaltenbrunner, Skorzeny divenne guardia del corpo del Fuhrer. Nel 1940, incorporato alle SS, combattè in Olanda e in Francia. Fu poi inviato sul fronte jugoslavo con il grado di tenente. Il 29 luglio del 1943, compleanno di un Mussolini prigioniero da tre giorni, Hitler scelse Skorzeny per coordinare il piano di individuazione del luogo di prigionia del Duce nonché la sua liberazione. Il 12 settembre Skorzeny, Student ed altre SS pervengono sul gran sasso a Campo Imperatore e liberano Mussolini utilizzando dei piccoli velivoli detti “cicogne”. Da questo momento in poi a Skorzeny vengono affidate tutte le operazioni commando più audaci. Dal piano di uccisione di Tito a quello di cattura di Horthy, reggente ungherese che sta trattando il passaggio al nemico. Skorzeny addestra corpi speciali con uomini rana, alpinisti e sabotatori. Durante la campagna delle Ardenne (fine dicembre 1944) duemila agenti di Skorzeny che parlano perfettamente inglese s’infiltrano tra le fila alleate portando scompiglio con ordini falsi e contraddittori, modificando i cartelli stradali ecc. catturato nel maggio 1945 dagli americani Skorzeny è assolto da assurde accuse pretestuose nel 1947. Nel ’48 abbandona l’Austria e si reca a vivere in Spagna dove si mantiene attento osservatore degli eventi politici internazionali ai quali non è estraneo partecipando, con il banchiere nazionalsocialista svizzero Juneau, a diverse azioni in favore del Medio Oriente e della Palestina. Muore a Madrid nel 1975.

Edited by Claudio Bozzacco - 18/2/2020, 09:01
 
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view post Posted on 17/2/2020, 17:10




Nei primi anni in Spagna Otto Skorzeny frequentava il Pasapoga night club dove conosce Linda una ragazza del corpo di ballo delle Blue Bells Girls.Linda nome d'arte, era in realtà Bruna di Lodi.La loro relazione durò anni con la nascita di un figlio maschio di cui Skorzeny chiamò Vittorio nato a Roma nel 1956.A seguito di una avaria dicembre 1968 mentre era dretto a Roma anche per rivedere Linda e suo figlio viene riconosciuto e rimpatriato come persona non grata a Madrid.Linda a seguito di questo incidente viene conoscere tutta storia di Skorzeny che pagò con foglio di via da roma dove viveva con il figlio Vittorio. Il figlio comunque viene seguito in accordo con la sua ultima moglie Ilse von Finkestein anche dopo la morte di Skorzeny fino al 1976.Linda come ho detto si chiamava Bruna ed era ebrea sfuggita alla deportazione quando aveva 12 anni rifugiandosi in una stalla a Piazza Zaninelli a Lodi che dopo fu occupata dalle Ss ucraine.Questo gli costo finita guerra l'accusa di collaborazione con i nazisti ingiustamente obbligandola a lasciare Lodi per Milano. La conosce il marito di Kelly fondatrice delle Blue Bells Girls e viene assunta nel corpo di ballo per la sua forte somiglianza con l'attrice Ava Gadner. Inizia una nuova vita che la porterà viaggiare per tutta eueopa. Skorzeny non sapeva nulla delle origini ebraiche di Linda
 
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view post Posted on 17/2/2020, 18:03
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Gentile Stian grazie per le informazioni. Il fatto che Skorzeny avesse avuto una relazione con una ebrea rafforza la tesi secondo la quale quando è andato in Egitto ci è andato per conto del Mossad a cercare altri nazzisti.

Un saluto agli ebrei che si sarebbero interessati a questo forum.
Negli Stati Uniti ci sono interi centri commerciali che societa' composte da Montellesi hanno rilevato da ebrei.

Nel cimitero di Montella abbiamo Giovanni Palatucci, un poliziotto che è finito in un campo di concentramento dove è morto per cercare di salvare ebrei.



Edited by Claudio Bozzacco - 17/2/2020, 19:09
 
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view post Posted on 18/2/2020, 11:30
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Dalla Famiglia di questo Signore Ebreo una societa' con dei Montellesi ha rilevato IL Commercial Center a King Of Prussia in Provincia di Philadelphia in Pennsylvania USA

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