Il SS Salvatore e la sua forte influenza.

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view post Posted on 23/10/2007, 16:04
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Questa estate, nell'ambito dello speciale emergenza incendi, mi trovavo lungo via Ing Cianciulli, nel riprendere la montagna di Piscacco ove si stava sprigionando un nuovo incendio, ennesimo in quei giorni; da qui mi soffermai a guardare la montagna del SS Salvatore.

Feci caso alla conformazione triangolare della montagna, e alla struttura che la sormontava, cioè la chiesa.
Alla mente mi balenò l'occhio che sormonta la piramide, simbolo che spesso ritorna nelle storie del potere occulto, della massoneria, stampato sul dollaro e che alcuni rivedono anche in simboli di grosse multinazionali quali ad esempio il famoso provider America On Line e in altre grosse società.

Considerata la presenza del SS Salvatore sulla facciata di molte case del centro urbano, a grandezza naturale in piazza bartoli, di bronzo e a grandezza naturale presso la villa di celestino de marco. L'attaccamento della popolazione al simbolo, tanto a montella quanto all'estero; infatti il SS Salvatore viene rievocato a norristown, dove gli emigranti locali gli hanno dedicato una chiesa, oltre a tanti altri emigranti legati a questa figura in maniera molto intensa.

Inoltre, visto il suo nome che tanti montellesi portano, le miriadi di foto d'epoca che mostrano piazze stracolme al passaggio della statua che lo raffigura, le processioni, i festeggiamenti, le gare sportive, i voti e le varie storie misteriose che si raccontano di miracoli, apparizioni e una stranissima vicenda capitata a chi vi scrive e ad altri tre amici nel novembre del 95.
Tutto questo induce a dedurre che la figura del SS Salvatore, la montagna e lo spiazzale che lo ospita, sono carichi di energia spirituale. Sicuramente molto di più di un altro santo quale ad esempio san rocco, la madonna della neve o san francesco a folloni.

Chiese del santissimo salvatore, per ricordare il giorno della vittoria di belgrado dell'esercito del papa ai danni dei turichi di maometto secondo, ne sono state costruite tante in italia tra cui una ad esempio a terracina, ma in nessuna di queste il Santissimo Salvatore è raffigurato da un teenager come a Montella, ma da un uomo con la barba o al massimo da un neonato.

Tutte queste premesse ci portano alla conclusione che, quello che noi oggi chiamamo Santissimo Salvatore, è un riferimento spirituale della popolazione a valle della montagna da molto tempo prima del 1453, data della costruzione della chiesa.
IL ragazzo, "Dio Montanga?", già era venerato dalla popolazione di religione pagana, è stato solo cristianizzato e trasformato in SS Salvatore.

Il ragazzo Dio Montagna, oggi SS Salvatore, dall'alto e dal tempo dei tempi, forse anche dal cinquemila avanticristo, epoca del mitologico Enotro, osserva e controlla la valle.



Edited by Claudio Bozzacco - 27/10/2007, 11:19

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lupo irpino
view post Posted on 23/10/2007, 16:19




si probabilmente la tua disamina è corretta, non sono pochi gli esempi di feste pagane riprese dal cristianesimo e molto probabilmente anche questa del ss salvatore può essere inquadrata in tale contesto......sarebbe bello studiare gli albori del nostro amato ss salvatore...ma bisognerebbe trovare le fonti....questo non è certamente facile....
 
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view post Posted on 24/10/2007, 09:06
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Anche le confraternite, organizzazioni dove è forte la presenza dell'elemento religioso, il raggruppamento di persone spesso parte attiva nel tessuto sociale, la veste cerimoniale che comprende un cappuccio con due fori per gli occhi, che oggi viene portato alzato, sono un altro riferimento ai poteri forti, trasversali alla comunità, talmente radicati nella quotidianità e nella storia locale, che non ci facciamo più caso.

Edited by Claudio Bozzacco - 27/10/2007, 11:31

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view post Posted on 24/10/2007, 11:05
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luiginocapone
view post Posted on 24/10/2007, 12:04




CITAZIONE (Claudio Bozzacco @ 24/10/2007, 10:06)
Anche le confraternite richiamano quelle organizzazioni dove la presenza dell'elemento religioso, il raggruppamento di persone spesso parte attiva nel tessuto sociale, la veste cerimoniale che comprende un cappuccio con due fori per gli occhi, che oggi viene portato alzato, sono un altro riferimento ai forti poteri trasversali alla comunità, talmente radicati nella quotidianità e nella tradizione, che non ci facciamo più caso.

E' mia personale opinione che la genesi di queste confraternite è piuttosto vicina alla massoneria e che l'elemento religioso è pressochè formale.
Gli stessi simboli ( cappucco, vesti, ceri, etc...) richiamano tantissimo la massoneria.
Questo ovviamente, non significa che i componenti siano massoni...
 
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view post Posted on 11/11/2007, 11:22
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Percival
view post Posted on 6/1/2008, 10:37




Santuario S.S. Salvatore Montella.
Portone principale, piedritto a sinistra di chi entra.
La tradizione popolare vuole che si tratti di un impronta miracolosamente impressa dal piede del divino fanciullo.
Credenza che fa il paio con l'altra, meglio nota, del livido sulla fronte.

Edited by Percival - 6/1/2008, 11:34

Attached Image: piede.jpg

piede.jpg

 
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luiginocapone
view post Posted on 6/1/2008, 10:41




Quella del livido nn la so...Qual è?
 
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Percival
view post Posted on 6/1/2008, 10:50




C'è una macchia che somiglia ad un livido sulla fronte della statua venerata nel santuario.
Sembra che -in una data che non ricordo- la statua, colpita da un fulmine, sia caduta a terra e che il giorno successivo sia stata rinvenuta con quel livido sulla fronte.
Del restauro venne incaricato un artigiano locale, il quale non riuscì ad eliminare la macchia e, impressionato dal fatto, rinunciò all'esecuzione del lavoro, portato poi a termine dallo scultore bagnolese Trillo.

Edited by Percival - 6/1/2008, 11:35
 
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luiginocapone
view post Posted on 6/1/2008, 10:52




Grazie....qualche reminiscenza è riaffiorata...avevo già sentito qualcosa ma nn ricordavo...
 
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Percival
view post Posted on 6/1/2008, 10:56




L'episodio si verificò nel 1745. Il restauratore non si chiamava Trillo, bensì, Felice Delli Bovi (1834).
(Notizie tratte dal libro "Montella: tra note ed immagini", di Salvatore Moscariello, Tipografia Dragonetti, Montella, 1991, pagg. 114-118 )

Edited by Percival - 6/1/2008, 11:33
 
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view post Posted on 5/6/2008, 17:19
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Santissimo Salvatore: le origini del culto.
Claudio Bozzacco


La venerazione delle genti Montellesi verso il monte ove oggi sorge il Santissimo Salvatore risale ad epoca preistorica, e precisamente alle tribù di cultura presannioceltica scoperte da Domenico Cambria, localizzate tra le odierne Montella e Bagnoli, risalenti ad epoca Neolitica (20.000 – 10.000 a.c.); oltre che alla Montella Piccola descritta da Francesco Scandone, esistita fino all’ 88 a.c. , anno della sua distruzione, avvenuta per ordine di Lucio Cornelio Silla.
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Individuata tra i monti delle Malte e delle Mezzane in località Pariti, Montella Piccola si estendeva su di una piccola pianura agevole all’agricoltura, fornita dell’acqua dal fiume Calore e facilmente difendibile perché ben nascosta dai Monti che la contornavano, inclusa la cuspide piramidale che svetta maestosa e imponente per la sua particolare conformazione, alla sommità della quale è stata poi eretta la chiesa.
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La forma piramidale era sacra per le popolazioni antiche perchè fallica, quindi evocativa del mistero della vita.

Gli abitanti di Montella Piccola si estesero nell’area dei Fundani dopo aver guadato il fiume calore, forse anche grazie al ponte che poi fu detto Romano.
Agirarono la montagna piramidale divenuta oggetto di culto anche in considerazione del fatto che le suddette popolazioni divinizzavano la Natura.

Lo stesso Flavio Valerio Costantino, conosciuto anche come Costantino I° o Costantino il Grande, fu Mitraista*, ovvero devoto al Dio Sole, solo in seguito, per arginare lo sfaldamento dell’Impero, ebbe un’astuta intuizione strategicopolitica: convertire i Romani al Cristianesimo nel 312 d.c.

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La Cristianizzazione del culto per la montagna ove oggi sorge la chiesa dedicata al Santissimo Salvatore avvenne solo dopo il sei agosto 1453. Infatti in quell’anno Costantinopoli era caduta nelle mani dei Turchi di Maometto II che cercarono subito di risalire in Europa attraverso i Balcani. Cristiani e Turchi si batterono a Belgrado e la vittoria, il 6 agosto, fu, contro ogni speranza, degli assediati. La grande impresa ebbe tre protagonisti: san Giovanni da Capestrano, il capitano Giovanni Hunyadi e il cardinale Giovanni Carvajal. Il Papa Callisto III istituì, in memoria, la festa della Trasfigurazione, a simboleggiare la letizia che trasfigurò l'Europa.

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L’origine non Cristiana del culto verso il Santissimo Salvatore di Montella è dimostrata anche dalla sua rappresentazione iconografica.
Infatti gli altri Santissimi Salvatore di Terracina, di Cefalù, di Mitello Val di Catania, di Termini Imerese e altri, sono rappresentati da un neonato o da un uomo con la barba
(Gesù di Nazareth) e non da un ragazzo come a Montella, adornato con simboli cristiani solo dopo la Trasfigurazione.

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Il Santissimo Salvatore altro non è che la Cristianizzazione del Dio Montagna di Montella Piccola e dei Fundani.

La stessa cosa accadde per il Mitraismo. Infatti in molte raffigurazioni il Cristo viene rappresentato con raggi attorno alla testa come se fosse un sole.
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E’ in corso un acceso dibattito su questo argomento, per diversi studiosi Costantino I° anzicchè di convertirsi al Cristianesimo avrebbe trasformato la sua religione in quest’ultima.

In questo modo possiamo spiegare la viscerale e atavica venerazione delle genti Montellesi verso la figura oggetto di questo studio.
Essa è presente in ogni vicolo, in ogni casa, in ogni nome e richiama fiumi di persone alle sue celebrazioni: la prima per le vie del centro urbano la seconda sulla vetta della cuspide.
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In epoca più recente, ventesimo secolo, la figura del Santissimo Salvatore di Montella è stato riproposto negli Stati Uniti da comunità di Montellesi emigranti.
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Costoro, tra le varie figure religiose, hanno scelto proprio quella del Santissimo Salvatore non perché esclusiva della popolazione locale di origine, ma per i motivi citati sopra.



* Secono alcuni revisori Costantino non era esattamente Mitraista.
Il deus sol invictus di Costantino non va confuso con Mitra, nè con Elagabalo (divinità orientale, introdotta dall'omonimo imperatore) che pure erano considerati personificazioni del sole.
Il sole di Costantino era una divinità distinta, creata ad hoc per far digerire ai romani più conservatori concezioni religiose di matrice squisitamente orientali e come tali malviste dalla cultura tradizionale latina.
Esso è una derivazione di Helios, ossia dell'Apollo solare del Pantheon greco-romano, che man mano finì col divenire una divinità a sé, denominata deus sol invictus a cui veniva tributato un culto ufficiale, da parte di sacerdoti nominati e stipendiati dallo stato.
Il culto di Mitra presentava invece un carattere privato e quasi esoterico.

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È possibile che esistano connessioni tra Mitraismo ed Cristianesimo, come farebbero supporre alcune similitudini tra le due religioni, quali la celebrazione del Natale il 25 dicembre, l'esistenza di Paradiso e Inferno, e altre credenze simili tra la nascita di Gesù e quella di Mitra.

Una delle leggenda a suo riguardo narra che il dio decide di venire al mondo incarnandosi nel ventre di una vergine, e vede la luce in una grotta. I festeggiamenti per la sua nascita avvenivano il 25 dicembre (la Chiesa ha accettato solo nel IV secolo, più o meno nel 335 d.C., tale data come effettiva data di nascita di Cristo) e, sempre secondo la leggenda, Mitra avrebbe abbandonato il mondo terreno per tornare in cielo 33 anni dopo essersi incarnato. Il culmine delle cerimonie a lui dedicate era un banchetto a base di pane (prodotto a partire dal grano, cioè dal midollo del toro) ed acqua (o forse vino, prodotto dall'uva, cioè dal sangue del toro). Anche in questo caso, la somiglianza con il rito cristiano dell'eucarestia è molto spinta.


Edited by Claudio Bozzacco - 5/6/2008, 19:25
 
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www.montella.eu
view post Posted on 5/6/2008, 17:22




Bellissima clà, perchè non lo ampli e lo pubblichi sul monte?
 
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view post Posted on 5/6/2008, 17:27
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questo dovrebbe essere pubblicato sul prossimo numero
se non è ancora andato in stampa
intanto l'ho anticipato qua
mo lo metto pure a corredo del video su googlevideo
:D :D :D
 
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www.montella.eu
view post Posted on 5/6/2008, 17:59




Ok, l'aspetto allora
 
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17 replies since 23/10/2007, 16:04   1625 views
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