Giordano Bruno: De I'infinito universo et mundi

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Claudio Bozzacco
view post Posted on 17/2/2011, 06:40 by: Claudio Bozzacco
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Celebrazioni Bruniane a Montella

L'associazione Nazionale Libero Pensiero Giordano Bruno di Castelfranci, in collaborazione con il Liceo Statale R. D'Aquino di Montella, il Liceo Classico F. De Sanctis di Sant'Angelo dei Lombardi, l'Istituto Istruzione Secondaria Superiore L. Vanvitelli di Lioni, l'Associazione Giordano Bruno di Campagna, il Comune di Montella e il Comune di Bagnoli Irpino il 17-02-2011, anniversario della morte del Filosofo Nolano Giordano Bruno, anche quest'anno rinnova a Montella le Celebrazioni Bruniane.
La manifestazione inizierà alle ore 9,00 in piazza Sebastiano Bartoli con la deposizione della corona di alloro al monumento di Giordano Bruno voluto da Ferdinando Cianciulli il pioniere del socialismo irpino, e proseguirà alle ore 10,30 con un convegno presso l'Auditorium del Liceo Statale. D'Aquino. Filippo Bruno, filosofo e letterato, nacque a Nola nel 1548, assunse il nome di Giordano quando entra nell'ordine dei Domenicani, divenne dottore di teologia, ma cadde in sospetto di eresia presso i suoi superiori e per tale motivo subì un processo (1575). Deposto l'abito religioso, fuggì a Ginevra dove aderirà al calvinismo. Nel 1582 insegna alla Sorbona a Parigi, poi nel 1583-1584 fu a Londra, dove pubblica le sue opere filosofiche più importanti: La cena delle ceneri, De la causa, principio et uno, De l'infinito universo et mondi. Nel 1591 fu a Francoforte e poi a Venezia, invitato dal nobile Mocenigo che poi lo denuncia all'Inquisizione (1592). Trasportato nelle carceri romane (1593), rimase per sette anni in prigione senza ritrattare le sue opinioni teologiche. Il 17 febbraio del 1600 fu bruciato sul rogo a Roma, in Campo dei Fiori. Agli inizi del primo Novecento venne rivalutata la figura di Giordano Bruno a seguito degli avvenimenti che si susseguirono a catena durante il tumultuoso primo decennio del secolo e l'episodio della imponente manifestazione che aveva accompagnato l'erezione del monumento a Giordano Bruno a Roma in Campo dei Fiori, il luogo dove morirà al rogo, lascia un'ampia risonanza nell'avellinese, dove vi fu un netto risveglio dello spirito anticlericale, sotto la spinta delle forze radicali e socialiste. E proprio per dare maggiore impulso a questa azione fu fondata, in nome di Giordano Bruno, la sezione avellinese della Federazione Internazionale del Libero Pensiero, alla quale aderirono, in massima parte, i massoni di tendenze radical-socialiste. A presiedere la sezione , il cui programma si definiva laico democratico, sociale, fu chiamato l'esponente repubblicano Nicola Ferrara a cui succedette il prof. Fedele Bersanetti che fu costretto a dimettersi nel 1910 per essersi schierato contro i Partiti Popolari in occasione delle elezioni amministrative. Nel settembre del 1911 infine ne assunse la presidenza lo stesso venerabile della loggia Aurora, l'avvocato Tranquillino Benigni. Nelle attività del Libero Pensiero un ruolo di rilievo fu anche svolto dalla partecipazione femminile: Giovannina Morrone, moglie dell'esponente socialista Ferdinando Cianciulli, nell'agosto del 1911 nei locali del Libero Pensiero di Avellino tenne una conferenza sul tema La donna di fronte al clericalismo. D'altronde, le frasi memorabili alla Lapide a Bruno furono dettate da Giovanni Bovio, professore di filosofia del diritto alla Facoltà Federico II a Napoli, deputato nel 1876 per il partito repubblicano che teorizzò, una repubblica sociale basata sull'assoluta liberta di pensiero (Dottrina dei partiti in Europa) e alla cui scuola si era educata la maggior parte della intelighentia irpina che era uscita dal vicino ateneo napoletano. Anche in Irpinia ritorna di attualità il "mito" di Giordano Bruno grazie all'opera di sensibilizzazione di intellettuali come Ferdinando Cianciulli a Montella e Corradino Luciani (allievo di Giovanni Bovio) a Teora che divulgarono le idee del filosofo nolano come tentativo di restituire centralità a un martire del libero pensiero, infatti a Teora nel 1912 nacque una sezione del Libero Pensiero con circa 40 iscritti. Interverranno alla manifestazione: Severino Loiacono dirigente scolastico Liceo Statale R. D'Aquino, Ferruccio Capone Sindaco di Montella, Miranda Granese Consigliere Pubblica Istruzione Comune di Montella, Felice Storti Presidente Associazione Nazionale Libero Pensiero G. Bruno, Antonio Guerriero Procuratore della Repubblica, Incoronata Vivolo Assessore alla Cultura Comune di Bagnoli, Romualdo Marrandino srittore, Rodolfo Salzarulo docente di Filosofia, Vincenzo Lucido Dirigente scolastico Lioni, Adriana Maggio Associazione G. Bruno Campagna, Vito Limone componente C.F.F.I., Anna Dello Buono Dirigente scolastico, Alessandro Di Napoli poeta, Paolo Saggese scrittore, Guido del Giudice scrittore, Rosario Cianciulli storico locale, Gianni Marino archivio storico CGIL, Claudia Iandolo scrittrice, il Gruppo Artisti Altirpinia Libero Pensiero: Luciano Luciani, Antonio Restaino, Tiberio Luciani, Emidio De Rogatis, Maria Rachele Branca, Gianni Cataldo, Gabriella Aulisa, Agostino Dello Russo, Toni Salvo, Michele Prudente, Luigi Prudente e Luigi Di Guglielmo. In occasione della celebrazione annuale del filosofo Giordano Bruno, il pensiero dell'Associazione ha rivolto, come di consueto, alle scuole superiori della provincia. Un nuovo modo di pensare il cui centro c'è l'uomo. Il Rinascimento, il grande rinnovamento che segue al Medioevo e investe ogni ambito del sapere, con le sue capacità e le sue ragioni. Giordano Bruno, che mette radicalmente in discussione le idee medievali sull'anima, il cosmo e la divinità, incarna profondamente lo spirito della trasformazione e della ricerca di una nuova via al pensiero, mentre il suo tragico destino diviene l'emblema delle contraddizioni del suo tempo.
 
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