Giordano Bruno: De I'infinito universo et mundi

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Claudio Bozzacco
view post Posted on 26/11/2007, 12:34 by: Claudio Bozzacco
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Giordano Bruno, Estratto da "De la causa, principio et uno", 1584

È dunque l’universo uno, infinito, immobile; una è la possibilità assoluta, uno l’atto, una la forma o anima, una la materia o corpo, una la cosa, uno lo ente, uno il massimo et ottimo; il quale non deve poter essere compreso; e perciò infinibile e interminabile, e per tanto infinito e interminato e per conseguenza immobile; questo non si muove localmente, perché non ha cosa fuor di sé ove si trasporte, atteso che sia il tutto; non si genera perché non è altro essere che lui possa derivare o aspettare, atteso che abbia tutto l’essere; non si corrompe perché non è altra cosa in cui si cange, atteso che lui sia ogni cosa; non può sminuire o crescere, atteso che è infinito, a cui non si può aggiungere, così è da cui non si può sottrarre, per ciò che lo infinito non ha parti proporzionabili.

Giordano Bruno, di formazione Aristotelica, vestì la tunica Domenicana non per coinvolgimento di fede ma per proseguire i suoi studi filosofici protetto dall'ordine e per avere accesso alle grosse biblioteche.
La sua concezione dell'universo era che non vi era nulla al di fuori di questo. E quindi eventuali paradisi, inferni o purgatori si troverebbero all'interno dell'universo stesso, da qui l'interessamento del mondo ufologico sulle deduzioni del nolano.




Edited by Claudio Bozzacco - 6/1/2008, 14:28
 
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