Percival |
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| Concordo con Claudio. E’ stata un’iniziativa di notevole interesse e spero utile a riaccendere l’interesse per la storia più risalente del nostro paese, che per molti versi resta avvolta nel buio e presenta scarsissime certezze e innumerevoli domande tuttora prive di risposta. Un fascio di luce in queste tenebre può gettarlo la numismatica. Mi è parso questo il messaggio più importante che Gerardo Bruno ha voluto lanciare attraverso la sua brillante relazione. Ed infatti, dopo una sintetica ma esauriente panoramica sulla evoluzione del concetto di moneta dal periodo antico a quello classico con riferimenti anche a periodi più recenti, il relatore si è soffermato sul patrimonio numismatico locale, il tutto alternando considerazioni tecniche a simpatici e significativi aneddoti e ad ogni nozione facendo seguire un opportuno ed efficace esempio. Trattasi di monetazione di “riporto” , ossia non coniata in loco ma portata, appunto, dall’esterno e tanto più importante in quanto utile a ricostruire i rapporti, non solo economici, che le popolazioni locali intrattenevano con il resto della penisola ed in particolare, per il periodo antico, con le colonie greche. I non infrequenti ritrovamenti di monete recanti l’effige del tiranno Gerone (concentrati soprattutto nella zona Scuorzo-Tagliabosco) confermano, ad esempio, l’esistenza di particolari legami tra il nostro territorio e la “polis” di Siracusa, per la quale molti irpini combattevano come soldati di ventura. La relazione ha stimolato un vivace dibattito, nel corso del quale Bruno, sollecitato dall’acuta domanda posta da una delle partecipanti, ha provato ad abbozzare una sorta di mappa dei ritrovamenti locali di monete indicando la tipologia (greca, romana, medievale) prevalente in ogni zona.
Edited by Claudio Bozzacco - 10/12/2007, 12:29
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