Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
Situata nel cuore della parte più antica della città (Via dei Tribunali, ovvero il Decumano maggiore), è uno dei luoghi simbolo della Napoli "gotica" e misteriosa. Nell'ipogeo della chiesa è difatti allocato uno degli ossari più noti e risalenti della città partenopea (forse il più famoso dopo quello delle "Fontanelle" al Rione Sanità) e centro di pratiche cultuali in onore dei defunti o delle anime del Purgatorio.
L'ingresso della chiesa, rialzato rispetto al piano stradale, è raggiungibile tramite due scalinate laterali, al di sotto delle quali si apre una finestra munita di grata, che fornisce luce ed aria ai locali sottarrenei.
Ai lati della grata, ciascuno in corrispondenza di una rampa di scale, due teschi, adagiati sulle rispettive tibie come nella più classica iconografia funeraria, simboleggiano ad un tempo la destinazione funzionale del luogo e le anime del purganti, incutendo rispetto e reverenza anche al più svagato dei turisti.
Ed invero sono ben pochi coloro che, addentratisi tra le affascinanti penombre di Via dei Tribunali, tralascino di soffermarsi almeno per qualche istante presso questo luogo tenebroso e ricco di fascino.
L'osservatore più attento poi non potrà fare a meno di notare come davanti alla grata gli abitanti della zona e le donne in particolare, non facciano mai mancare fiori freschi e lumini votivi, sebbene l'ossario sia in disuso almeno dall' 800 e la maggior parte delle spoglie ivi raccolte non abbia neppure un nome.
La cosa può in effetti apparire bizzarra a chi non conosca l'importanza del culto dei defunti e delle anime purganti nella cultura popolare napoletana. E' qualcosa di complesso da spiegare, qualcosa che ci riconduce indietro nel tempo, molto al di là dello stesso cristianesimo.
Le anime dei morti infatti nella concezione napoletana influiscono potentemente sull'esistenza dei vivi e vengono viste come entità spiritualii benevole o, più raramente, malevole, da onorare e rispettare ed a cui rivolgersi, all'incirca come si farebbe con un santo, per ottenere vere e proprie grazie (guarigioni da malattie o incidenti, incolumità per viaggiatori, marinai, pescatori, militari ecc., vincite al lotto o in concorsi ecc.).
Le ossa, ed il teschio in particolare, rappresentano appunto il tramite materiale per stabilire un contatto con tali entità ultraterrene, contatto che spesso si "realizza" nella forma del sogno, in cui l'anima appare al devoto rivelando la sua identità e chiedendo ulteriori preci e suffragi.
Da qui l'importanza degli ossari, in cui sono ammassati i resti di persone non identificate e/o di umili origini le cui anime sono più bisognose di "refrisco" ("arrefresca' l'anima re li muorti") ossia di preghiere per abbreviare il periodo di permanenza in Purgatorio.
In passato, ma pare ancora oggi, era molto radicata l'usanza di "adottare" un anima "pezzentella" ossia di scegliere un teschio e prendersene cura ed onorarlo onde ottenere la sospirata "grazia".
Edited by Percival - 1/1/2008, 19:52Attached Image: 1.jpg