Edificato nei primi decenni del secolo XIV per volere dei regnanti angioini, lo stupendo complesso monastico venne in parte distrutto ed in parte danneggiato durante il bombardamento a tappeto effettuato da forze aeree americane il 4 agosto 1943.
Restaurato nell'originale stile gotico, fu restituito al culto nel 1953.
Nel corso del medesimo bombardamento, che colpì con particolare violenza il centro storico, un ordigno incendiario cadde sulla Chiesa del Gesù Nuovo sfondandone il tetto ma senza esplodere.
La ciclopica ogiva del proiettile è oggi custodita in un ambiente adiacente alla chiesa ed una lapide ricorda l'evento.
Nella stessa chiesa è possibile visitare un piccolo museo dedicato a San Giuseppe Moscati, nel quale è tra l'altro custodito l'arredamento del suo studio privato in Napoli.
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Dal 1940 al 1944 la città Napoli fu fatta oggetto di più di cento indiscriminati bombardamenti aerei (angloamericani, ma anche, in ridotta misura, tedeschi) che provocarono quasi 30000 morti.
Le incursioni venivano eseguite sia di notte che di giorno nella duplice forma dello
sganciamento di bombe incendiarie od esplosive da alta quota e del mitragliamento da bassa quota.
Obiettivi erano le postazioni militari e gli impianti portuali, ma anche le fabbriche, gli edifici pubblici, i tram e perfino assembramenti di persone.
Un inumano massacro di civili innocenti ed inermi compiuto a freddo ed in violazione di ogni regola e convenzione.
Non diversa sorte toccò a Roma, Milano e diverse altre città italiane, per non parlare di città tedesche come
DresdaEdited by Claudio Bozzacco - 12/1/2008, 12:02Attached Image: facciata.jpg