Pasqua? Passaggio!

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 22/3/2008, 10:16
Avatar

Iban IT54B03268223000EM000204548

Group:
Administrator
Posts:
5,795

Status:


Cari Lettori,
avrete ricevuto diversi auguri pasquali con foto di coniglietti, uova e colombe.
Invece di fare la stessa cosa vi informo sul loro significato.

Il termine Pasqua deriva dalla parola latina pascha e dall'ebraico Pesah, che significa “passaggio”. Il termine “Pasqua” ha due significati, che convivono tutt’oggi, a seconda che si stia parlando della tradizione ebraica o della tradizione cristiana.


Nei primissimi tempi del cristianesimo la Resurrezione di Cristo era ricordata ogni sette giorni, la domenica. Successivamente, però, la Chiesa cristiana decise di celebrare questo evento solo una volta all'anno. A questa decisione diverse correnti religiose si scontrarono nello stabilire il momento della celebrazione.

Nacquero così, nel mondo cristiano, gravi controversie, che si risolsero soltanto con il concilio di Nicea (325), in cui si decise, che la Pasqua doveva essere celebrata da tutta la cristianità nello stesso giorno. Il compito di stabilire, ogni anno, tale giorno fu affidato alla Chiesa di Alessandria, ma successivamente, nel 525, la Pasqua venne fissata fra il 22 marzo e il 25 aprile.

Oggi, la data si calcola scientificamente, basandosi sull'equinozio di primavera e la luna piena.
Ancora oggi però, la data della Pasqua presso le Chiese ortodosse, solitamente non coincide con quella della Chiesa cattolica, perché le Chiese ortodosse utilizzano un calendario lievemente diverso da quello gregoriano, così spesso la festa è celebrata dopo la data fissata per la cattolicità.


Il coniglietto pasquale

Tra i diversi richiami pasquali che fanno bella mostra di sé nelle vetrine dei negozi compare anche un simpatico coniglietto che porta delle uova. La sua presenza non è casuale ma si richiama alla lepre che sin dai primi tempi del cristianesimo era presa a simbolo di Cristo.
Inoltre, la lepre, con la caratteristica del suo manto che cambia colore secondo la stagione, venne indicata da sant'Ambrogio come simbolo della risurrezione.


Le uova di Pasqua
Apparentemente la tradizione dell’uovo pasquale sembra non avere niente a che fare con la tradizione cristiana della Pasqua, ma questa - come vedremo - è una convinzione errata.
Fin dagli albori della storia umana l'uovo è considerato la rappresentazione della vita e della rigenerazione. Questo lo possiamo vedere dall’uso simbolo che molte culture antiche facevano di esso. I primi ad usare l’uovo come oggetto benaugurante sono stati i Persiani che festeggiavano l'arrivo della primavera con lo scambio di uova di gallina.
Anche nella antica Roma erano, esistevano tradizioni legate al simbolo delle uova. I Romani erano soliti sotterrare nei campi un uovo dipinto di rosso, simbolo di fecondità e quindi propizio per il raccolto. Ed è proprio con il significato di vita che l'uovo entrò a far parte della tradizione cristiana, richiamando alla vita eterna.
Nella cultura cristiana questa usanza risale al 1176, quando il capo dell'Abbazia di St. Germain-des-Près donò a re Luigi VII, appena rientrato a Parigi dalla II crociata, prodotti delle sue terre, incluse uova in gran quantità. L'uso di regalare uova è collegato al fatto che la Pasqua è festa della primavera, dunque anche della fecondità e del rifiorire della natura. L'uovo è appunto simbolo della vita che si rinnova ed auspicio di fecondità.


La colomba
E' consuetudine nel periodo pasquale regalare la colomba, un dolce la cui forma ricorda quella di una colomba con ali distese.

La colomba richiama all'episodio del diluvio universale descritto nella Genesi, allorché ritornò da Noeè tenendo nel becco un ramoscello di ulivo, un messaggio di pace: il castigo divino concluso, le acque del diluvio si stanno ritirando, inizia un'epoca nuova per l'umanità intera. La colomba diventa quindi simbolo della pace


Cosa si indica con il termine “Pasquetta”?
Con il termine Pasquetta si indica, popolarmente, il primo lunedì dopo la domenica di Pasqua (propriamente chiamato: Lunedì dell'Angelo). Con questa festa si vuole ricordare l'apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme. E' consuetudine tra i cristiani, proprio per ricordare il viaggio dei due discepoli, di trascorrere questa giornata con una passeggiata "fuori le mura": una "scampagnata" fuori città.


Le campane mute.
Dal venerdì santo fino alla domenica di Pasqua, le campane delle chiese italiane non suonano, in segno di dolore per il Cristo crocifisso. Anche in Francia esiste questa usanza e ai bambini si dice che le campane sono votate a Roma. La domenica mattina, mentre i bambini guardano in cielo per scoprire se riescono a vedere le campane che ritornano, i genitori nascondono in casa uova di cioccolato.


Perché la data di Pasqua è "mobile".
Agli albori dei Cristianesimo, la risurrezione era ricordata ogni domenica. Successivamente, la Chiesa cristiana decise di celebrarla soltanto una voltal'anno, ma parecchie correnti religiose dibatterono tra di loro per stabilire la data dell'evento. Le controversie ebbero termine con il concilio di Nicea dei 325 d.C., che affidò alla Chiesa di Alessandria d'Egitto il compito di decidere ogni anno la data.


Come si calcola oggi la Pasqua.
Partendo dalle norme dei concilio di Nicea, per le quali la Pasqua doveva cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera, oggi la data si calcola scientificamente, sulla base dell'equinozio di primavera e della luna piena, utilizzando per il computo il meridiano di Gerusalemme, luogo della morte e risurrezione di Cristo. E' da notare come la data della Pasqua ortodossa non coincida con quella cattolica, perché la Chiesa ortodossa utilizza per il calcolo il calendario giuliano, anziché quello gregoriano. Pertanto, la Pasqua ortodossa cade circa una settimana dopo quella cattolica.

L'uovo di Pasqua come arte.
Oltre alla delizia delle uova di cioccolato, in tutto il mondo esistono tradizioni pasquali che prevedono la realizzazione di uova artistiche. In particolare, bellissime e famose sono le uova ucraine, dette Pysanky, ossia "cose che sono scritte sopra". Le Pysanky sono realizzate con un processo di tintura fissato con cera e donate in un cestino di vimini foderato d'erba.

Le streghe finlandesi.
Essendo la maggior parte degli scandinavi di religione luterana, la Pasqua assume un significato minore ed è considerata un giorno di vacanza. Il folklore finlandese vuole che le streghe volino in cielo tra il venerdì santo e la domenica di Pasqua. Infatti, in alcune zone della Finlandia si usa ancora accendere falò la notte dei sabato, in memoria dell'antica tradizione di scacciare le streghe dal proprio focolare domestico.

Approfondimenti sulla simbologia dell'uovo
Giorno di Pasqua giorno di festa.
Nella religione cristiana questa festa ha una grande importanza poiché simboleggia la resurrezione di Cristo, che con il suo sacrificio cancella le colpe umane.
Ma fra le pieghe di questa festa religiosa vi sono nascosti molti simboli e tradizioni di origine pagana, reminiscenze di una festa che originariamente di religioso poco aveva.

Il simbolo a tutti più conosciuto, oltre l'agnello e la colomba, è l'uovo. Che sia dipinto, di legno, di carta o solo disegnato, l'uovo assume in questo periodo una precisa connotazione.
Pensate anche agli uccelli: in primavera, periodo in cui cade la pasqua, iniziano a costruire il nido per deporre le uova. Il tutto è legato quasi da una magia rituale di vita.
L'uovo veniva quindi visto come un simbolo di fertilità magica, poiché non si riusciva a capire come potesse nascere da questo "oggetto" una vita. Erano considerati degli oggetti dai poteri speciali, in grado di portare vita.

Le uova, che per secoli erano state associate alla primavera, con l'avvento del cristianesimo divennero simbolo della rinascita, ma non più della natura, bensì dell'uomo stesso e quindi della resurrezione di Cristo.
C'è anche da dire che l'uomo antico credeva che, cibandosi di un animale divino, potesse rendersi partecipe di quella divinità e acquisire almeno un po' degli stessi poteri. E' forse per questo che noi le uova le facciamo di cioccolato e ne mangiamo a bizzeffe?

Lo scambio delle uova di pasqua ha origini antichissime e porta con sé usanze originali.
In Germania, ad esempio, la mattina della domenica di pasqua si organizza una vera e propria caccia all'uovo, uova nascoste dal coniglio pasquale, mentre in Inghilterra si fanno rotolare da un pendio delle uova sode, finché il guscio non sia completamente rotto.

L'idea del'uovo come oggetto sacro ha molte testimonianze: basti pensare all'uovo alchemico di Ermete Trismegisto o agli antichi romani, per i quali "omne vivum ex ovo". Una leggenda narra ad esempio che Maria Maddalena si presentò all'imperatore Tiberio con un uovo dal guscio rosso, o ancora la Vergine Maria donò a Ponzio Pilato un cesto di uova colorate per implorare la liberazione del Cristo.

Tremila anni fa i persiani consideravano l'uovo di gallina un segno augurale e un simbolo della rinascita della natura. In Russia e nell'Europa orientale la pasqua è la festa più grande poiché la primavera segna il ritorno alla vita e quindi anche qui l'uovo viene regalato come segno propiziatorio.

Per i primi cristiani, come detto, l'uovo rappresentava la resurrezione di Cristo, e dopo ogni messa di Pasqua venivano distribuite le uova benedette.
Circa nel XV secolo le uova sode dipinte a mano venivano servite a pranzo, ed in molti paesi europei si sparse il costume di servire per colazione un'omelette fatta con le uova deposte dalle galline il venerdì santo. Tale abitudine durò fino a che Luigi XIV ideò l'uovo di cioccolato. Un'altra ipotesi vuole che l'uovo di cioccolato ci sia pervenuto dall'America perché il cioccolato è una pianta d'origine messicana.

Nei paesi dell'est ancora oggi il guscio delle uova viene decorato con ricami preziosi o con fiori e foglie, mentre gli slavi lo decorano con oro e argento e gli armeni ci dipingono i santi.
In Grecia vengono dipinte di rosso, che in simbologia cristiana rappresenta il sangue della passione di Cristo; mentre in Austria e Germania di verde, per rappresentare la natura che sta sbocciando.


Ma le uova più famose e di alto valore furono indubbiamente quelle di un maestro orafo, Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette in commissione dallo zar Alessandro la creazione di un dono speciale per la zarina Maria.
Il primo Fabergé fu un uovo di platino smaltato bianco che si apriva per rivelare un uovo d'oro, che a sua volta conteneva un piccolo pulcino d'oro e una miniatura della corona imperiale.
Gli zar ne furono così entusiasti che ordinarono a Fabergé di preparare una serie di uova simili da donare tutti gli anni.

Per concludere, possiamo dire che la colomba è simbolo di pace, mentre l'agnello è anche il simbolo della pasqua ebraica. Pasqua deriva da Pesah, che vuol dire "passare oltre". Per gli Ebrei, Pesah simboleggia l'uscita dall'Egitto. La pasqua ebraica dura otto giorni, durante i quali ogni famiglia mangia agnello con erbe amare dopo avere cosparso con il suo sangue gli stipiti della porta di casa, a ricordo del gesto che aveva significato la salvezza dei loro primogeniti; mentre per i cristiani l'agnello ha un significato diverso: rappresenta il corpo innocente di Gesù crocifisso.

La benedizione delle uova pasquali è una tradizione ben radicata anche a Montella, oltre
alla produzione e al consumo di uova di cioccolato.
Leggendo questo post ora avremo qualche informazioni in più per capire
per quale motivo seguiamo certe ritualità.

Per saperne ancora di più clicca questa frase.

Attached Image: uovo.jpg

uovo.jpg

 
Top
www.montella.eu
view post Posted on 23/3/2008, 10:43




grazie per le informazioni, e BUONA PASQUA A TUTTI. Sapevo alcune di queste curiosità, come pure dell'albero di natale....
 
Top
view post Posted on 23/3/2008, 11:12
Avatar

Iban IT54B03268223000EM000204548

Group:
Administrator
Posts:
5,795

Status:


La Pasqua che festeggiamo altro non sarebbe che una festa della primavera cristianizzata.
In india la chiamano festa dei colori.
I colori come le uova sono conseguenza dell'arrivo della
primavera.
Primavera come rinascita che il cristianesimo ha aggiustato in resurrezione.

Attached Image: festa.jpg

festa.jpg

 
Top
view post Posted on 23/3/2008, 11:15
Avatar

Iban IT54B03268223000EM000204548

Group:
Administrator
Posts:
5,795

Status:


Solo un personaggio ambiguo, che della religione fa uso privato,
poteva strumentalizzare la cerimonia cristiana pasquale.

Benedetto XVI e le conversioni
Allam battezzato la notte di Pasqua
Sette gli adulti avviati alla fede cristiana. L’Ucoii: «Libera scelta»

ROMA — Per i credenti è il momento più importante dell’anno. La «madre di tutte le veglie », come la chiamava Sant’Agostino e come ricorda anche il libretto sistemato su ogni panca. È piena la Basilica di San Pietro per la veglia di Pasqua celebrata da Benedetto XVI. Fuori nemmeno le suore resistono alla tentazione di scavalcare la fila che da tre ore aspetta sotto la pioggia lungo il colonnato del Bernini. Ogni anno la veglia del Sabato Santo è l’occasione in cui il Papa battezza un piccolo gruppo di persone che, insieme al battesimo, fanno anche comunione e cresima. Quest’anno sono sette e tra loro c’è anche Magdi Allam, giornalista e scrittore nato in Egitto, vicedirettore ad personam del Corriere della sera, che così si converte al cattolicesimo e prende il nome di Magdi Cristiano Allam. La notizia era stata tenuta riservata fino all’ultimo per motivi di sicurezza.

Ma poco prima dell’inizio della veglia, il suo nome comincia a circolare. E allora è padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, a dare l’annuncio ufficiale: «Per la Chiesa cattolica — spiega — ogni persona che chiede di ricevere il battesimo dopo una profonda ricerca personale, una scelta libera e un’adeguata preparazione, ha il diritto di riceverlo ». L’unica condizione, ricorda ancora padre Lombardi, è «aver compiuto il cammino di preparazione spirituale». La veglia comincia alle nove in punto. Come sempre la Basilica è completamente al buio, con l’unica eccezione dell’altare. Dietro il baldacchino del Bernini, nella penombra, si intravedono i calici per le ostie: cento perché tanti saranno i sacerdoti che daranno la comunione al termine di quella che per i fedeli è la giornata del silenzio. Le luci tornano dopo l’ingresso del cero pasquale e del Papa, quando tutti i fedeli hanno acceso la candela che hanno in mano.

È il simbolo di questa cerimonia, il passaggio dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita. Il momento del battesimo arriva alle undici passate, dopo l’omelia. Prima la rinunzia («Rinunziate a Satana, origine di ogni peccato? Rinunzio»), poi la professione di fede. I diaconi versano due brocche d’acqua nella vasca battesimale. «Ego te baptizo in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti» ripete sette volte Papa Ratzinger mentre il coro canta Isti sunt agni novelli. Magdi Allam, abito scuro, teso, è il secondo. Subito dopo è il momento della cresima con i padrini e le madrine che consegnano ai sette neofiti la veste bianca e il cero. Benedetto XVI, circondato dai 30 cardinali che concelebrano, impone le mani sui cresimandi: «Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono. Amen». Al termine della veglia, intorno alla mezzanotte, arriva anche la comunione. E il Papa torna a rivolgersi ai sette neofiti in veste bianca: «Il corpo e il sangue di Cristo Signore vi facciano crescere sempre nella sua amicizia e nella comunione con tutta la Chiesa».

Nato al Cairo, Magdi Allam aveva studiato da piccolo in un collegio dei salesiani. Poi aveva deciso di trasferirsi in Italia, dove ha cominciato la sua carriera giornalistica. «Magdi Allam è un uomo adulto libero di fare la sua scelta personale» commenta l’imam Izzedin El Zir, portavoce dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche in Italia. «L’importante—aggiunge — è che ogni persona viva la sua religiosità in modo pacifico e rispettando le altre religioni ». Le critiche di Allam all’Ucoii? «Accettiamo le critiche, non le bugie», si limita a rispondere El Zir. «Rispetto per la scelta» anche da Yahya Pallavicini, vicepresidente della Comunità religiosa islamica che però avanza qualche «perplessità » per il momento e il luogo scelto «di così grande valore simbolico».

Lorenzo Salvia
23 marzo 2008
Corriere della Sera

Attached Image: ALLAMb1.jpg

ALLAMb1.jpg

 
Top
view post Posted on 5/4/2008, 15:36
Avatar

Iban IT54B03268223000EM000204548

Group:
Administrator
Posts:
5,795

Status:


L’APOSTATA EGIZIANO E IL PASTORE TEDESCO
A proposito della conversione di Magdi Allam

Siamo tra coloro che han sempre dubitato che Magdi Allam fosse davvero un musulmano. Ci risulta infatti difficile crederlo, visto che quando viveva in Egitto ha studiato in un collegio dei salesiani. Al massimo l’Allam era un musulmano all’acqua di rose, se non addirittura un sicofante fintosi musulmano per dare maggior credito alla sua personale crociata antislamica. Un battezzo-si-fa-per-dire quindi, che il Papa Ratzinger ha però voluto celebrare di persona, dando ad esso un significato non solo religioso, ma politico inequivocabile.
Colpisce il fotogramma pubblicato da Il Corriere della Sera del 23 marzo. L’Allam è di spalle mentre si vede il volto del Papa che gli da personalmente la benedizione. Un fotogramma inquietante che fissa in maniera indelebile il ghigno di soddisfatta complicità di Ratzinger. Un gesto gravissimo, che non è attenuato dalla dichiarazione vaticana di dissociazione dalle parole pronunciate dall’Allam il giorno successivo. Che parole? Parole di fuoco, parole cariche d’odio. Quanto sia mendace il piagnisteo vittimista per le minacce subite, è dimostrato dalla reiterazione della sua tesi più tipica, ovvero che «... La radice del male è insita in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale».
L’allam, forse esagerando definendo «storico» il gesto del Papa, non si trattiene da ulteriori invettive contro gli «estremisti islamici», denunciando, pensate un po’, la persecuzione di cui sarebbero vottime in Italia i convertiti dall’Islam al cattolicesimo, e, com’è nel suo stile, facendo poi appello allo Stato (di polizia) affinchè «li aiuti ad uscire... dalle tenebre e dalle catacombe».
Legittimato dalla sacra benedizione papale, forte di quella profana dello Stato (che non sarà sacra ma è armata di tutto punto), l’Allam non riesce a sfuggire al suo impulso di sbirro e delatore, malamante camuffato col consueto vittimismo.
Della persecuzione dei convertiti al cristianesimo non ne abbiamo traccia, mentre ne abbiamo, e anche troppe, di quella sistematica, asfissiante e crudele che subiscono centinaia di musulmani che sono spiati, pedinati, sequestrati e torturati (Abu Omar), terrorizzati, espulsi, reimpatriati, incarcerati spesso senza prove, dispersi nei penitenziari, segregati nei carceri speciali.
Cristo è morto, ma non dubitiamo che se esso fosse tra noi, sarebbe accanto a queste vittime quasi sempre innocenti, non certo ai lupi come Allam o ai pastori tedeschi con la papalina.
 
Top
SalEtneo
view post Posted on 24/1/2009, 05:49




Ciao!
Per pastori tedeschi ci sono riferimenti all'attuale Papa?
Grazie
Ciao
 
Top
view post Posted on 20/2/2009, 19:02
Avatar

Iban IT54B03268223000EM000204548

Group:
Administrator
Posts:
5,795

Status:


il pastore tedesco fu il titolo de il "Manifesto" all'indomani della proclamazione di ratzinger come nuovo papa
 
Top
view post Posted on 7/4/2012, 11:33
Avatar

Iban IT54B03268223000EM000204548

Group:
Administrator
Posts:
5,795

Status:


Gentili lettori,

dopo tre anni riprendiamo questo post con nuove informazioni sull'argomento.
Durante le celebrazioni pasquali avrete notato come i sacerdoti negli ultimi anni fanno riferimneto al significato della pasqua e alla sua origine per le altre tradizioni.

Nel comune di Montella il cristianesimo è molto presente e intrattiene un fitto dialogo con la storia e le tradizioni locali.

Sul monte più prossimo al centro urbano è posta la Chiesa della Madonna Della Neve dove si sale il venerdì santo per rievocare la via crucis.

jpg

jpg

jpg

Chiesa della Madonna Della Neve sul Monte
jpg


Chiesa della Madonna Delle Grazie di Fondana. Benedizione delle uova del Sabato Santo.
Video

jpg
 
Top
view post Posted on 8/4/2012, 12:00
Avatar

Iban IT54B03268223000EM000204548

Group:
Administrator
Posts:
5,795

Status:


Chiusura della messa di domenica di Pasqua presso Madonna delle Grazie.
Celebra Don Franco Di Netta.

Video
 
Top
view post Posted on 15/4/2012, 08:38
Avatar

Iban IT54B03268223000EM000204548

Group:
Administrator
Posts:
5,795

Status:


Buongiorno cari,

la Pasqua come la primavera porta allegria, speranza, voglia di progettare per prepararsi alla stagionte calda e luminosa.
L'eterna rinascita come l'eterno ritorno. Concetti filosofici e religiosi che si intrecciano.
Tante parole per dire sempre la stessa cosa.

Ad una settimana dal sabato santo a Montella nella Chiesa Madre di Santa Maria del Piano è stato celebrato il rito di ammissione all'ordine sacro.

Un nostro amico, Gildo Varallo, prima artista, poi escursionista, un giorno ha deciso di recarsi a Posillipo per fare degli studi con dei sacerdoti Gesuiti. Quindi sabato il Vescovo gli ha chiesto se voleva continuare questo cammino. Lui ha risposto di si in mezzo ad una folla di persona che, dopo la cerimonia, lo ha circondato in un caldo abbraccio.

Ho assistito alla cerimonia da questo banco.
jpg
E da qui l'ho documentata.

Video

jpg

Gildo Varallo
jpg

jpg

Edited by Claudio Bozzacco - 15/4/2012, 10:07
 
Top
9 replies since 22/3/2008, 10:16   1373 views
  Share