Johann Sebastian Bach

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Percival
view post Posted on 4/11/2008, 08:33




Johann Sebastian Bach

« In Bach vi è contenuta tutta la musica. »
(Claude Debussy)

Johann Sebastian Bach


Johann Sebastian Bach (Eisenach, 21 marzo 1685 – Lipsia, 28 luglio 1750) fu un compositore e organista tedesco del periodo barocco, di fede protestante, universalmente considerato uno dei grandi geni della musica di tutti i tempi.

Le sue opere sono notevoli per profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi, bellezza artistica.

Bach, esponente della famiglia di musicisti tedeschi più nota ai suoi tempi (il cognome "Bach" era addirittura usato come sinonimo di "musicista di corte"), operò una sintesi mirabile fra lo stile tedesco (di cui erano stati esponenti, tra gli altri, Pachelbel e Buxtehude), e le opere dei compositori italiani (particolarmente Vivaldi), dei quali trascrisse numerosi brani, assimilandone soprattutto lo stile concertante. La sua opera costituì la summa e lo sviluppo delle svariate tendenze compositive della sua epoca : il grado di complessità strutturale, la difficoltà tecnica e l'esclusione del genere melodrammatico resero tuttavia la sua opera appannaggio solo dei musicisti più dotati, e ne limitarono la diffusione su larga scala, in paragone alla popolarità raggiunta da altri musicisti contemporanei come Telemann o Händel.

Dopo la sua morte, la sua opera rimase nella semioscurità per molti decenni, e, solo nel 1829, l'esecuzione della Passione secondo Matteo, diretta a Berlino da Felix Mendelssohn Bartholdy, riportò alla luce la grandiosità dell'opera compositiva di Bach, che è da allora considerata il compendio della musica contrappuntistica del periodo barocco.

Anni della formazione
Misconosciuto?
Per lungo tempo si è ritenuto che Bach, in vita, fosse assai più noto come organista che come autore e che le sue composizioni — che erano diffuse tra i musicisti — fossero sconosciute al grande pubblico. A suffragare questa ipotesi, in un resoconto delle sedute del consiglio municipale di Lipsia dedicate alla scelta del nuovo Cantor della Thomasschule (la minuta del verbale è conservata alla Biblioteca di Stato di Berlino) è riportato l'intervento del consigliere Abraham C. Platz, che di fronte alla rinuncia prima di Telemann, poi di Graupner, che costringeva a considerare altri candidati, fra cui Bach, affermò che "dal momento che non si poteva ottenere il meglio, si doveva accettare una soluzione mediocre". Questa frase è stata spesso interpretata come una lamentela perché le finanze municipali non consentivano di pagare musicisti ritenuti migliori di Bach.

Tuttavia, a una più attenta lettura, l'immagine di un Bach considerato dai suoi contemporanei un musicista "di secondo piano" si rivela più un mito romantico che una verità storica. I dati relativi alle condizioni contrattuali dei suoi impieghi a Weimar e a Köthen, riportati dettagliatamente da Christoph Wolff, dimostrano che Bach era considerato a tutti gli effetti, nelle corti tedesche, uno dei musicisti più eminenti. Nelle città tedesche, il ruolo di Cantor (diversamente dalla posizione di Maestro di cappella in una corte) comportava considerevoli impegni didattici in varie discipline, oltre alla direzione delle attività musicali: non a caso il Cantor di Lipsia afferiva alla Thomasschule, istituzione scolastica prima che musicale. Per questo motivo, diversi consiglieri municipali non ritenevano le doti di virtuoso e compositore criteri prioritari per la scelta, anzi tendevano a diffidare di candidati potenzialmente inclini a sacrificare gli impegni didattici a favore dell'attività concertistica. Telemann (che era molto stimato a Lipsia, dove era stato prima studente universitario, poi organista e direttore musicale dell'Opera, fino al 1705) si era candidato, ma si era rifiutato di assumersi l'insegnamento del latino come richiesto dal contratto, e aveva alla fine deciso di mantenere l'incarico che aveva ad Amburgo (dove le autorità locali gli avevano aumentato gli emolumenti per convincerlo a restare); Christoph Graupner, ottimo musicista, e soprattutto ex-allievo della Tomasschule e dell'Università di Lipsia, non aveva ottenuto il nulla-osta dal landgravio dell'Hesse-Darmstad, dove era Maestro di Cappella. Quindi i consiglieri dovettero ripiegare sui candidati restanti, dei quali ignoravano le capacità come insegnanti. Bach era l'unico a non avere un titolo universitario, e pur dimostrando un'ottima conoscenza del latino (dovette sostenere un esame di teologia in quella lingua) aveva prospettato di pagare una terza persona che insegnasse latino al suo posto; ciononostante, l'esecuzione delle sue cantate a Lipsia aveva destato tale impressione che lo stesso consigliere Platz, rassegnato a non poter avere "il meglio" (cioè un ottimo docente che fosse anche un ottimo musicista), si "accontentò" di un grande musicista poco incline all'insegnamento delle materie non musicali, e votò a favore di Bach, che fu eletto all'unanimità. Il parere di Platz, pertanto, non è indicativo del prestigio di cui Bach godeva in quegli anni, ma solo dell'orientamento emerso nel consiglio municipale sul profilo del candidato ideale per quella carica. Nei ventisette anni che seguirono, sorsero fra il consiglio municipale, le autorità religiose e lo stesso Bach non poche controversie in merito a quali compiti dovessero ritenersi prioritari per il Thomaskantor, e poco dopo la morte dello stesso Bach un altro consigliere ebbe occasione di ribadire il concetto: «La scuola ha bisogno di un Cantor, non di un Capellmeister, ancorché ovviamente debba conoscere la musica»

Johann Sebastian Bach nacque a Eisenach, in Germania, nel 1685. Suo padre, Johann Ambrosius Bach, figlio di Christoph Bach, ricopriva in quella città la carica di musicista di corte, ruolo che comportava l'organizzazione della musica a carattere profano nella città, ma anche la supervisione dell'attività musicale nella chiesa locale, inclusa la direzione dell'organista di chiesa. Bach discendeva da una famiglia di musicisti professionisti che andavano dall'organista di chiesa, al musicista da camera nelle corti, includendo anche compositori: egli li superò tutti. Era del tutto normale per quel tempo che i figli assistessero al lavoro dei loro padri, cercando di impararne l'arte. Probabilmente anche J. S. Bach iniziò ripetendo la musica ascoltata in tenerissima età con gli strumenti che può suonare un preadolescente. L'albero genealogico della famiglia fu compilato per la prima volta dallo stesso Bach, che ne faceva risalire le origini a Veit (Viddus) Bach, mugnaio proveniente dall'Ungheria e appassionato suonatore di cetra, vissuto nella seconda metà del XVI secolo. Alla fine, si conteranno ben sette generazioni di musicisti, un record ancor oggi insuperato per una famiglia.

La madre di Bach, Elisabeth Lämmerhirt, morì molto presto e suo padre la seguì quando J.S. Bach era un ragazzo di soli 9 anni. J.S. Bach dovette trasferirsi presso il fratello maggiore Johann Christoph Bach organista a Ohrdruf in Germania. Durante la permanenza nella casa di suo fratello, J.S. Bach continuò a copiare, studiare, e suonare musica.

Fu a Ohrdruf che Bach iniziò ad imparare i principi del funzionamento dell'organo. Nel periodo degli studi, la sua curiosità lo spinse a contattare i grandi organisti della Germania come Georg Böhm, Dietrich Buxtehude e Johann Adam Reinken; nonostante i lunghi viaggi a volte necessari, andò spesso a sentirli suonare. Fu influenzato anche dalle opere di Nicholas Bruhns. Bach completò la scuola Latina quando aveva 18 anni, carriera già questa impressionante per quel tempo, considerando ad esempio che egli era il primo nella sua famiglia a terminare le scuole. Bach trovò posto come organista a Arnstadt nel 1703. Questo incarico non lo soddisfece — apparentemente si sentiva sacrificato nella piccola città — e presto cominciò a cercare altrove la sua fortuna. Grazie al suo virtuosismo, gli fu offerto presto un posto di organista più redditizio a Muhlhausen. Le prime composizioni pervenuteci risalgono appunto a questo periodo (compresa, secondo alcuni studiosi, la sua famosa Toccata e fuga in Re minore) ma, forse a causa dell'immaturità generale di questa "prima" produzione, gran parte delle composizioni di quegli anni non sono state tramandate.

Vita professionale

Non ancora soddisfatto dell'incarico di organista nella cittadina di Muhlhausen, nel 1708, Bach ottenne il ruolo di organista di corte e maestro di concerto presso la corte ducale a Weimar. Qui ebbe modo non solo di suonare l'organo, ma anche di comporre musica per organo e suonare un repertorio più vario di musica da concerto in collaborazione con gli altri strumentisti della corte ducale. Affezionato alla musica contrappuntistica, Bach compose la maggior parte del suo vasto repertorio di fughe nel periodo di Weimar, dove godeva dell'amicizia e della protezione del principe Johann Ernst, buon compositore. Probabilmente l'esempio più noto è costituito dal Clavicembalo ben temperato, che include 48 preludi e fughe, due per ciascuna scala maggiore e minore, un lavoro monumentale non solo per l'uso magistrale del contrappunto, ma anche per l'aver esplorato, per la prima volta, l'intera gamma tonale, la moltitudine delle scale, degli intervalli, delle tonalità. Ciò era stato reso possibile per gli strumenti con tastiera, dall'accordatura con il sistema temperato di Andreas Werckmeister e dalla moltitudine di modi espressivi che le piccole differenze tra i vari intervalli dettati dal nuovo temperamento rendevano possibili.

Durante il soggiorno a Weimar, Bach iniziò a lavorare sull'Orgelbüchlein per Wilhelm Friedemann. Il "libretto" della musica organistica doveva contenere musica tradizionale con inni della chiesa luterana: lo scopo principale doveva essere quello di istruire gli studenti di organistica. In realtà il lavoro, seppure incompleto svolge due grandi temi nell'opera di Bach. In primo luogo mostra il talento per la didattica, e in secondo luogo il suo amore per la tradizione corale sia come formula in sé, sia come sorgente d'ispirazione. La sua dedizione per la didattica è stata senz'altro notevole: non vi fu praticamente nessun periodo in cui non avesse studenti ed apprendisti a tempo pieno con sé, a volte persino studenti privati andavano a studiare a casa di Bach. Tra questi, anche notabili come Johann Friedrich Agricola. Ancora oggi gli studenti di tutti o quasi gli strumenti musicali incontrano le opere di Bach molto presto nei loro studi e spesso rivisitano con maggiore attenzione quelle tecnicamente più impegnative durante tutta la loro carriera.

La chiesa di San Thomas a Leipzig

Non appena iniziò a percepire le tensioni via via crescenti all'interno della corte ducale di Weimar, Bach iniziò di nuovo a cercare un lavoro più stabile, compatibile con i suoi interessi musicali. In seguito al brusco deteriorarsi dei rapporti col Duca, Wilhelm Ernst, che lo fece addirittura imprigionare per qualche giorno, nel dicembre del 1717, Bach si trasferì alla corte del principe Leopoldo di Anhalt-Köthen, dove prese servizio come maestro di cappella, o piuttosto, direttore di musica da camera. Se è pur vero che il principe Leopold, lui stesso musicista e grande estimatore del talento di Bach lo pagava bene e gli garantiva una considerevole tolleranza su ciò che componeva o suonava per lui, egli era calvinista ed i severi principi di questa religione rifiutavano la musica liturgica eccessivamente elaborata: per questo motivo la maggior parte delle opere di Bach in questo periodo fu di natura secolare. I Concerti brandeburghesi, così come molta altra musica strumentale (tra cui le suites), per violoncello solo, le sonate e le partite per violino solo, e le suite per orchestra sono frutto di questo periodo.

Nel 1723, J. S. Bach venne nominato Kantor (cantore) e direttore musicale della chiesa di San Thomas a Lipsia. Tale incarico richiedeva non solo che egli insegnasse a cantare agli studenti della scuola di canto, ma che fornisse anche settimanalmente musica per le due chiese principali di Lipsia. Andando ben oltre le richieste, Bach si sforzò di comporre un nuovo pezzo di musica da chiesa, una cantata, ogni settimana. Questa programmazione del lavoro, che tutto sommato era sostenibile dal momento che in pratica consisteva nello scrivere un'ora di musica ogni settimana, pur se in aggiunta ai più ordinari compiti della scuola, si rivelò per Bach talmente stimolante da indurlo a produrre musica realmente sublime, che è stata conservata per la maggior parte. Molte delle cantate di questo periodo sono ispirate alle letture bibliche domenicali della settimana secondo il calendario liturgico evangelico e utilizzando gli inni di Chiesa tradizionali come ispirazione per la composizione, come in Wachet auf! Ruft uns die Stimme e Nun komm, der Heiden Heiland.

Per i giorni delle solennità festive, quali il Natale, Venerdì Santo e Pasqua, Bach scrisse cantate e oratori di particolare bellezza, come ad esempio il Magnificat per il Natale, o di notevole complessità come la Passione secondo Matteo per il venerdì Santo. Il compositore stesso considerava la monumentale Passione secondo Matteo tra le sue opere migliori; nella sua corrispondenza, si riferiva a quest'opera come alla sua "grande Passione" e ne preparò con attenzione un manoscritto autografo che richiedeva per la sua rappresentazione la partecipazione di tutti i musicisti disponibili nella città. La rappresentazione bachiana dell'essenza e del messaggio della cristianità nella sua musica religiosa è così potente, accurata e bella, che in Germania il suo autore a volte viene considerato come un Quinto Evangelista.

Vita privata

Bach sposò una cugina di secondo grado, Maria Barbara Bach, il 17 ottobre 1707, dopo aver ricevuto una piccola eredità. Ebbero 7 bambini, 4 dei quali sopravvissero ai problemi dell'infanzia. Si sa ben poco di Maria Barbara, che morì improvvisamente a Köthen il 7 luglio 1720 mentre Bach era in viaggio con il principe Leopoldo.

Ancora a Köthen, Bach incontrò Anna Magdalena Wilcke, giovane soprano. Si sposarono l'11 dicembre 1721. Nonostante la differenza di età piuttosto marcata (lei aveva 17 anni di meno) la coppia ebbe un matrimonio molto felice. Anna aiutava Sebastian nella composizione (molte versioni definitive delle partiture sono di suo pugno), mentre lui la incoraggiava nel canto. Insieme ebbero 13 figli.

Tutti i figli di Bach, fin da piccoli, mostrarono una forte propensione musicale, cosa che dovette essere sicuramente motivo di orgoglio per il compositore, a mano a mano che gli anni passavano. I figli Wilhelm Friedemann Bach, Carl Philipp Emanuel Bach, Johann Gottfried Bernhard Bach, Johann Christoph Friedrich Bach, e Johann Christian Bach divennero tutti musicisti affermati, tra loro C. P. E. Bach fu un ottimo compositore, molto più famoso, ai suoi tempi, del suo celebre padre. In quel periodo non si poteva certo parlare di parità tra uomo e donna e molte erano le barriere nei confronti delle donne che intraprendevano una carriera professionale; nonostante ciò tutte le figlie di Bach si dedicarono al canto se non addirittura al professionismo musicale come strumentiste. Solamente una delle figlie di Bach si sposò, Elisabeth Juliana Friederica scelse come marito lo studente di Bach Johann Christoph Altnickol. La maggior parte della musica di Bach che è giunta fino a noi è passata attraverso i suoi figli, che preservarono la maggior parte di quello che C. P. E. Bach chiamava il "vecchio archivio Bach" dopo la morte del padre.
Wilhelm Friedemann Bach (1710 - 1784)

Johann Christoph Friedrich Bach (1732 - 1795)

Johann Christian Bach (1735 - 1782)

A Lipsia, Bach si trovò a suo agio con gli altri docenti dell'università; molti dei professori divennero padrini dei suoi figli ed alcuni degli uomini di lettere e dei teologi in servizio all'università fornirono i libretti per le sue cantate. Bach, negli ultimi anni della sua vita, ebbe una relazione di amicizia particolarmente redditizia sul piano artistico con il poeta Picander. Johann Sebastian e Anna Magdalena ospitavano spesso amici, famiglie e musicisti da tutta la Germania; i musici delle corti di Dresda e Berlino, così come altri musicisti tra cui Georg Philipp Telemann (uno dei padrini di Carl Philipp Emanuel), erano di frequente ospiti a casa di Bach e intrattenevano regolare corrispondenza con lui. È singolare che non si incontrò mai con Georg Friedrich Händel, pur essendo i due compositori nati nello stesso anno e nonostante Handel fosse stato diverse volte in Germania.

Ultimi anni

Negli anni trascorsi a Lipsia, per la precisione dal 1729 al 1741, Bach aveva composto delle cantate in media a cadenza settimanale, raccogliendo così un repertorio di musica religiosa che con relativamente poco lavoro di revisione e qualche adattamento gli permetteva di continuare un programma musicale di tutto rispetto per la Domenica e le altre festività comandate, pur coltivando in maniera serrata altri interessi in materia di musica di carattere più mondano, sia vocale, sia strumentale. Molte delle opere che datano in questi ultimi anni sono frutto della collaborazione del Collegium Musicum di Lipsia; tuttavia alcuni di essi consistono in composizioni maggiormente introspettive e astratte, veri capolavori che rappresentano il culmine dell'arte bachiana. Le cosiddette opere erudite iniziano con i quattro volumi del suo Clavier-Übung (esercizi alla tastiera), un insieme di opere per strumenti a tasti che includono le 6 Partite (Vol. I), il Concerto italiano, l'Ouverture alla francese (Vol. II) e le Variazioni Goldberg (Vol. IV).

È dello stesso periodo la Messa in Si minore, una messa cantata completa, in parte ricavata da pezzi già precedentemente composti. La Messa non è mai stata eseguita durante la vita di Bach, ma di fatto è considerata uno dei suoi capolavori di musica corale. Per due volte alla settimana, nel periodo di Lipsia, Bach si recava in un centrale caffè della città, ove dirigeva musica detta, appunto, da caffè. Si narra dell'incontro con il re Federico II di Prussia a Potsdam nel 1747. Questi aveva suonato un tema per Bach e gli chiese di improvvisare una fuga. Bach improvvisò una fuga a quattro voci, cosa assolutamente eccezionale[1]. Successivamente egli fece dono al re dell'Offerta Musicale, che comprendeva diverse fughe e canoni basate sul "tema reale". In seguito, utilizzando un proprio tema, Bach scrisse L'arte della fuga, 14 fughe (chiamate contrappunti da Bach) e 4 canoni, tutte basate sullo stesso tema e sue modificazioni, dimostrando la versatilità e la flessibilità di una singola melodia.
La riesumazione dei resti
Bach venne sepolto nella chiesa di san Giovanni a Lipsia. Quando questa fu bombardata durante l'ultima guerra, i suoi resti vennero trasferiti nella chiesa di san Tommaso dove riposano tuttora. Per riconoscere quale fosse la salma di Bach nella chiesa di san Giovanni, si ricorse all'aiuto delle cronache, che raccontano di due sole persone ivi sepolte in una bara di abete, e Bach era tra queste. Con l'ausilio di una maschera mortuaria del compositore poggiata sul cranio, poi, non vi furono dubbi. In base ai ritratti che possediamo e all'analisi del suo scheletro, sappiamo che Bach era alto circa 1,70 m e che era assai robusto di costituzione.

Come successe in seguito anche a Georg Friedrich Händel, negli ultimi mesi di vita Bach ebbe seri problemi di vista, fino ad arrivare alla completa cecità (la causa di questi problemi, secondo alcuni, potrebbe essere una forma di diabete da tempo non curata). Per questo motivo, nel marzo 1750 fu operato dall'oculista inglese Sir John Taylor, importante medico dell'epoca e non certo un ciarlatano, che si trovava a Lipsia per tenere delle conferenze nell'università cittadina: l'operazione ebbe successo e Bach guarì quasi del tutto dalla cataratta, ma in seguito ad un secondo intervento, effettuato qualche settimana dopo, le sue condizioni di salute peggiorarono e non solo per gli occhi, forse a causa della setticemia provocata da strumenti non sterilizzati. Martedì 28 luglio, così, il compositore si spense all'età di sessantacinque anni. Una leggenda racconta che Bach avesse riacquistato miracolosamente la vista poche ore prima di morire. Interessante, a proposito dell'operazione, il fatto che nove anni dopo Händel sarebbe morto per le stesse cause, anch'egli operato di cataratta dallo stesso medico.

Il contributo di Johann Sebastian Bach alla musica o, per utilizzare un'espressione resa popolare dal suo allievo Lorenz Christoph Mizler, alla "scienza della musica" è di frequente comparato al contributo di William Shakespeare alla letteratura inglese o di Isaac Newton alla fisica. Durante la sua vita compose oltre 1000 opere. Tra i discendenti di Johann Sebastian Bach vi è anche il noto scrittore americano Richard Bach. A Johann Sebastian Bach è stato intitolato il cratere Bach, sulla superficie di Mercurio oltre che l'asteroide 1814 Bach.

Bach-Werke-Verzeichnis

Il catalogo delle opere di Bach, noto come Bach-Werke-Verzeichnis (BWV), è stato redatto nel 1950 dal musicologo Wolfgang Schmieder. Tale catalogo comprende sia i lavori certamente scritti dal compositore, sia quelli che gli sono stati attribuiti nel corso del tempo (dei quali solo in parte è stato possibile identificare l'autore); la numerazione procede non per ordine cronologico, ma seguendo un criterio di classificazione basato sugli strumenti impiegati e sulla forma delle varie opere (cantata, corale, oratorio,...).





Concerto brandeburghese n.4, Movimento 1 (allegro) BWV 1049

La famosissima
Suite per Violoncello.

In musica, la suite (in francese successione) è un insieme di brani, per uno strumento solista, un complesso da camera o un'orchestra, correlati e pensati per essere suonati in sequenza. I pezzi che compongono una suite vengono chiamati tempi (o movimenti) e nella musica barocca sono tutti nella stessa tonalità.

concerto per piano BWV 1052, 3° movimento allegro

Attached Image: Bach_max.jpg

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