Amici di Saxetum,
come sapete montella conta circa 5mila emigranti di prima e seconda generazione.
Ma ci sono anche eredi di Montellesi emigrati tra fine ottocento e inizio novecento
che sono alla ricerca delle proprie origini e quando vengono a Montella si sentono
a loro agio. Inoltre queste persone conservano caratteri antropometrici Montellesi.
La fisionomia, l'atteggiamento e il temperamento dei boscaioli.
Tra questi c'è un certo Giovanni Bozzacco figlio di Aniello che era residente
a San Giovanni. Aniello probabilmente dedicò al rione il nome del figlio.
Aniello era fratello di Michele.
Michele era padre di Rosario (mio nonno).
Attualmente a Montella sono residenti Michele, Aniello e Rosario Bozzacco, che "
seppondano"
il loro antenati. Io stesso sono la "
sepponda" di un mio zio.
Questo Giovanni sarebbe emigrato negli stati uniti nei primi anni del novecento.
Avrebbe lasciato una poesia " L'esule Montellese" pubblicata su uno dei libri di Giovanni Belllo.
Inoltre pare che questo Giovanni scrivesse un volantino negli stati uniti "Il Ciabattino Rosso",
riportato sul libro di Mario Garofalo " Ferdinando Cianciulli, una vita per il socialismo" del 1986.
Un certo Stephan Voshall discendete di questo Giovanni,
attualmente è residente ad Atlanta in Georgia U.S.
Questo signore se pur di professione è agente assicurativo conserva la corpulenza di
un boscaiolo, i capelli scuri e folti, uno sguardo particolarmente vispo e penetrante,
a tratti invadente, tipico carattere familiare.
Sparsi per tutti gli stati uniti ci sarebbero almeno ottanta eredi di questo Giovanni che si ritroverebbero
nel mese di luglio in Ohio. Giovanni viene ricordato anche per il fatto che andava negli stati
uniti per tagliare la legna, metteva da parte i soldi per tornare in italia e portare
con se altri congiunti. Avrebbe fatto questa cosa per tre volte. Se considerate
che siamo agli inizi del novecento capirete l'impegno che questi viaggi richiedevano.
Tutta questa premessa per tornare all'oggetto della discussione.
Qualche anno fa furono raccolti dei fondi per costruire il monumento all'emigrante
sul SS Salvatore. Cosa fattibilissima considerato l'ampio spazio che c'è sulla famosa cuspide piramidale,
ma che non sarebbe stata approvata dal vescovo.
Le istituzioni sono state sempre molto attente a questo tema, pare che il presidente della provincia di allora, tal Maselli, abbia stanziato una somma da dedicare
a questa costruzione. Inoltre fu fatta una raccolta negli stati uniti alla quale seguì
una vicenda giudiziaria che pare si sia conclusa.
I soldi ci sarebbero ma il monumento non si potrebbe fare.
Vorrei sapere se qualcuno ha informazioni in merito.
Edited by Claudio Bozzacco - 21/7/2009, 19:03