Ieri mattina, organizzandoci nella tarda serata del mercoledi, decidiamo al volo di partire per l'Accellica Sud. Il sentiero non l'avevamo mai fatto ma eravamo sicuri di trovarlo e di approcciarlo al meglio. Partenza dagli 800 m dei Piani di Giffoni dove l'Accellica si vede nella sua forma integrale.
Il sentiero č bel segnalato dal CAI... in una prima deviazione bisognerą proseguire verso destra (a sinistra si va sempre su sentiero CAI a Capo di Fiume) verso un altro bivio con indicazioni. Prenderemo ancora a destra per l'Accellica (a sinsitra per il Butto della Neve) e proseguiremo all'interno del bosco. I primi tratti sono un po devastati dalla neve che c'č stata in inverno, ma dai 1100 metri lo scenario cambia e ci inerpichiamo su mulattiere scoperte fino all'ingresso del bosco sotto pareti calcaree dolomitche classico stile alburnino. La pendenza č alta e ci vogliono gambe forti per salire.
Dopo il tratto roccioso si prosegue all'interno di una faggeta alta e dal tappeto rosso per le foglie fino al raggiungimento di una struttura di legno a mo di rifugio.
Dal piccolo rifugio un albero ci indica di fuoriuscire dal bosco e proseguire lungo la spettacolare dorsale!
Una dorsale lunga e caratterizzata anche da alcuni passaggi rocciosi scoperti dove per facilitare il tutto sono posti dei cavi d'acciaio.
Incomincia a vedersi la spettacolare cima dell'Accellica Nord
Gli spettacolari strapiombi prima della Cima Sud
E finalmente sulla Cima Sud con lo sguardo rivolto in ringraziamento alla cittą di chi ci ha segnato il sentiero (Pontecagnano)
La coccinella che domina il libro di vetta
Dalla cima poi uno sguardo alla Savina e infine (non imitateci) una passeggiata fino al Ninno tramite la via ferrata 8senza imbragature)
Al ritorno l'Accellica si presentava con una veste primaverile e allora continuiamo su altri sentieri verso le sorgenti del Picentino e capo di Fiume, come ultime mete