Malleus Maleficarum - Traduzione italiana

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Percival
view post Posted on 2/11/2009, 10:02




Il Malleus Maleficarum (Martello delle Streghe) è il più famoso e famigerato manuale dell'inquisitore.
Redatto nel 1486 dagli inquisitori domenicani tedeschi Jacob Sprenger e Heinrich Kramer, l'opera espone le basi teoriche su cui si fondava la caccia alle streghe e le indicazioni pratiche che l'indagatore ecclesiastico avrebbe dovuto seguire per smascherare streghe ed eretici.
Molte delle credenze e delle superstizioni tuttora in auge (es.il Malocchio) non solo trovano nel Malleus "alimento e rifugio", ma vengono addirittura inserite a pieno titolo nel sistema dogmatico della chiesa cattolica.
L'obiettivo è dimostrare la realtà delle operazioni stregoniche, fornendo le conoscenze adeguate a reprimerne gli autori.
Il libro è diviso in tre parti. Ciascuna parte è al suo interno ripartita in questioni o domande, secondo lo schema del pro e contro.
Ciascuna questione risponde ad un quesito sulla materia.
Si procede anzitutto all'esposizione delle tesi che si intende confutare e di quella avversa.
Dopo tale esposizione gli autori manifestano la propria opinione, che ovviamente è l'unica legittima da un punto di vista dottrinale.

On line non esiste una versione in Italiano. Mi è sembrato perciò utile mettere mano ad una traduzione dalla edizione inglese del 1928.
Il libro presenta difatti un notevole interesse storico, antropologico e giuridico.

Per ora ho tradotto la Questione 1 della Parte 1.ma.

Avvertenza:
Va senza dire che il sottoscritto non è un traduttore professionale, per cui il sottostante lavoro va preso con beneficio d'inventario.
Credo comunque di aver sostanzialmente rispettato il contenuto dell'opera, anche in quei punti in cui la complessità dell'espressione e l'arcaicità del linguaggio hanno reso necessari "interventi di adeguamento" che la filologia non può che riprovare :D .




MALLEUS MALEFICARUM


PARTE I - Questione 1


Se credere nell'esistenza delle streghe è parte così essenziale della fede cattolica che l'ostinazione a sostenere il contrario sappia manifestamente di eresia.

Se il credere che esistano le streghe è una parte così fondamentala della fede cattolica che ostinarsi a mantenere il parere contrario sia indice di manifesta eresia.
Si sostiene che l'esistenza delle streghe non sia una dottrina cattolica: si veda il capitolo 26, domanda 5, dell'opera di Episcopus.
Si argomenta come segue: chiunque creda che una qualsiasi creatura possa essere cambiata in meglio o in peggio, o trasformata in un' altra specie o aspetto esteriore, se non dal Creatore di tutte le cose, è peggiore di un pagano o di un eretico.
Perciò ritenere che le streghe possano fare tutto ciò non è cattolico, ma chiaramente ereticale.
Inoltre, nessuna operazione di stregoneria ha un effetto permanente tra noi. Ed eccone la prova: se così fosse, ciò sarebbe effetto dell' opera dei demoni. Ma sostenere che i diavoli hanno il potere di modificare i corpi umani o di fare loro del male permanente, non sembra in accordo con l'insegnamento della Chiesa. In questo modo essi potrebbero distruggere il mondo intero e portarlo alla più totale confusione.

Inoltre, ogni alterazione che si verifica in un corpo umano - per esempio, uno stato di salute o di malattia - può essere ricondotta a cause naturali, come Aristotele ha mostrato nel suo libro 7 della Fisica. La più importante di queste cause è l'influsso delle stelle. Ma i diavoli non possono interferire con le stelle. Questa è l'opinione di Dionigi nella sua epistola a S.Policarpo. Questo è consentito solo a Dio. Pertanto è evidente i demoni non possono realmente effettuare alcuna trasformazione permanente nel corpo umano, vale a dire, nessuna vera metamorfosi. E così si deve attribuire la comparsa di queste trasformazioni a qualche causa oscura e occulta.

E ancora: la potenza di Dio è più forte di quella del diavolo, così le opere divine sono più reali delle operazioni demoniache. Dunque, così come è illecito ritenere che le arti malvagie del diavolo possono superare l'opera di Dio, così è illecito credere che le opere più nobili della creazione, vale a dire, l'uomo e la bestia, possano essere danneggiate o fuorviate dal potere del diavolo.

Inoltre, ciò che è a sua volta sotto l'influenza di un oggetto materiale non può avere potere su oggetti corporei. Ma i diavoli sono sottomessi a certe influenze delle stelle, tanto è vero che i maghi osservano il corso di alcune stelle al fine di evocare i diavoli. Se tanto è essi non hanno il potere di effettuare qualsiasi cambiamento in un oggetto corporeo e ne consegue che le streghe hanno un potere ancora minore di quello posseduto dai demoni.
Inoltre i diavoli non hanno alcun effettivo potere all'infuori di una certa arte sottile. Ma un' arte non può produrre in modo permanente una vera forma. (E un autore dice: Scrittori di alchimia sanno che non c'è speranza di una trasmutazione reale). Pertanto i diavoli da parte loro, anche facendo uso del massimo della loro arte, non possono causare alcuna guarigione o malattia permanente. E dunque se questi stati esistono, è in verità dovuto a qualche altra causa sconosciuta che non ha nulla a che fare con le operazioni dei diavoli o delle streghe.

Ma in un passo delle Decretali (33), si trova il contrario. "Se per stregoneria o qualsiasi arte magica consentiti dalla segreto, ma giustissima volontà di Dio, e aiutati dal potere del diavolo, ecc. . . . ".
Il riferimento è qui a qualsiasi atto di stregoneria, che possa ostacolare la consumazione del matrimonio. Affinché questo impedimento abbia effetto - sostengono le Decretali - possono concorrere tre cose, vale a dire, la stregoneria, il diavolo, e il permesso di Dio.
E ancora.
Il più forte può influenzare ciò che è meno forte. Ma il potere del diavolo è più forte di ogni potere umano (Giobbe XLI). Non vi è alcun potere sulla terra, che possa essere paragonato al suo, che è stato creato in modo che egli non teme nessuno.

Risposta.

Qui ci sono tre errori ereticali che devono essere esaminati e quando essi saranno stati confutati la verità sarà evidente. Alcuni scrittori, asserendo di basare la loro opinione sulle parole di S. Tommaso (IV, 24) quando egli tratta degli ostacoli determinati da incantesimi magici, hanno cercato di sostenere la non esistenza della magia.
Questa avrebbe carattere immaginario ed esisterebbe solo nella fantasia dell' uomo che attribuisce alla stregoneria ed agli incantesimi quegli effetti naturali, le cui cause non sono note.
Ci sono altri che non negano l'esistenza delle streghe, ma dichiarano che l'influsso delle operazioni magiche è puramente immaginario.
Una terza classe di scrittori sostiene anch'essa che gli effetti attribuiti ad incantesimi sono del tutto illusori e fantasiosi, pur non eslcudendo che il diavolo possa davvero prestare talvolta il suo aiuto ad alcune streghe.

Gli errori sostenuti da ciascuna di queste persone possono essere esposti e quindi confutati.
In primissimo luogo il loro carttere eretico è stato chiaramente dimostrato da molti scrittori ortodossi, e specialmente da S. Tommaso, il quale stabilisce che un simile parere è del tutto in contrasto con l'autorità dei santi.
Perché l'autorità delle Sacre Scritture dice che i diavoli hanno potere sui corpi e sulle menti degli uomini, quando Dio permette loro di esercitare questo potere.
Pertanto errano coloro che negano l'esistenza della stregoneria, affermandone la natura puramente immaginaria, ovvero credono che i diavoli esistono soltanto nella fantasia del volgo ignorante e che erroneamente gli uomini attribuiscano gli incidenti che accadono loro a qualche supposto diavolo, argomentando che la fantasia di certi uomini è così viva che pensano di vedere figure reali e sembianze che in realtà non sono altro che il riflesso dei loro pensieri e sono così tratti in inganno da queste false rappresentazioni da ritenere che esse siano le apparizioni di spiriti malvagi o anche gli spettri delle streghe.
Queste affermazoni sono in contrasto con la vera fede, che ci insegna che alcuni angeli caddero dal cielo e sono ora diavoli, e siamo costretti a riconoscere che per loro stessa natura possono fare molte cose portentose a noi non possibili. Orbene coloro che cercano di indurre gli altri a porre in essere questi malvagi portenti sono chiamati streghe. E perché l'infedeltà di una persona che è stata battezzata è chiamata tecnicamente eresia, ne deriva che queste persone sono chiaramente eretiche.

Per quanto riguarda coloro che sostengono gli altri due errori, quelli, cioè, che non negano che ci sono i demoni né che i demoni possiedano un potere naturale, ma che differiscono tra di loro sui possibili effetti della magia e le possibili operazioni delle streghe : una corrente di pensiero sostiene che una strega può veramente realizzare determinati effetti, ma questi effetti non sono reali bensì immaginari, l'altra scuola di pensiero non esclude che le persone colpite possano essere danneggiate dal demonio, ma afferma che le streghe si ingannano quando immaginano che questo danno è effetto delle loro arti.
Questo errore sembra essere basato su due passi dei canoni in cui sono condannate alcune donne che si illudevano o immaginavano di cavalcare nottetempo nei cieli al seguito di Diana o Erodiade.
Ciò si può leggere nel Canone.
Poiché queste cose capitano spesso per illusione e sono solo nella fantasia, ciò porta erroneamente a sostenere che tutti gli effetti della stregoneria sono mera illusione e fantasia.
In secondo luogo va esaminata l'affermazione secondo la quale colui che che crede e sostiene che una creatura può essere creata, cambiata in meglio o in peggio, o trasformata in qualche altro genere o sembianza da chiunque eccetto che da Dio, il Creatore di tutte le cose, è peggio di un pagano e di un infedele.
Perciò, a causa di queste parole "cambiata in peggio" dicono che un tale effetto, se frutto di stregoneria non può essere vero, ma deve essere puramente fantastico.
Ma in quanto questi errori sanno di eresia e contraddicono il significato evidente del Canone, noi per prima cosa dimostreremo le nostre tesi attraverso la legge divina, come anche il diritto ecclesiastico e civile.
Per iniziare, le espressioni del Canone devono essere trattate in dettaglio (anche se il senso del Canone sarà ancora più chiaramente spiegato nella domanda seguente).
La parola divina in molti luoghi comanda non solo di evitare ma addirittura di mettere a morte le streghe ed essa non infliggerebbe una pena così estrema se le streghe non facessero realmente e veramente un patto con i demoni allo scopo di causare ogni sorta di male.
Ed infatti la pena di morte non è inflitta ad eccezione di alcuni reati gravi e noti, ma la situazione è diversa con la morte dell'anima, che può essere causata dal potere di immaginaria illusione o anche dalla forza della tentazione.
Questa è l'opinione di S. Tommaso, quando discetta se sia male fare uso dell' aiuto dei diavoli (II, 7).
Nel capitolo 18 del Deuteronomio è ordinato che tutti i maghi e incantatori devono essere distrutti.
Anche il capitolo 19 del Levitico dice:" L'anima che frequenta maghi e indovini per fornicare con loro, io porrò la mia faccia contro di essa e la annienterò di mezzo al mio popolo".
E ancora, 20: "Un uomo, o una donna, nel quale vi è uno spirito di pitone o sia dedito alla necromanzia, sia fatta morire: essi saranno lapidati". Tali persone si dice che sono i pitoni attraverso cui il diavolo opera fatti straordinari.

Inoltre, deve essere tenuto presente, che a causa di questo peccato Ochozìa si ammalò e morì (IV. I. re Saul, I Paralipomenon, 10). Abbiamo, inoltre, gli autorevoli pareri dei Padri che hanno commentato le Scritture e che hanno trattato a lungo il potere dei demoni e delle arti magiche.
Gli scritti di molti dottori della Chiesa possono essere consultati nella seconda parte del Libro delle Sentenze e si troverà che sono tutti d'accordo sull'esistenza di maghi e stregoni che, attraverso il potere loro conferito dal demonio, sono in grado di produrre reali e straordinari effetti e che questi effetti non sono immaginari e che Dio permette che ciò accada.
Non voglio parlare di quei molti altri luoghi della sua opera in cui S. Tommaso in grande dettaglio discute operazioni di questo tipo. Come, ad esempio, nella sua Summa Contra Gentiles, (Libro 3, c. 1 e 2, in parte, questione 114, argomento 4).
E nel capitolo secondo del secondo libro, domande 92 e 94.
Si possono inoltre consultare i commentatori e gli esegeti che hanno scritto sui saggi ed i maghi di Faraone (VII Esodo).
Si può inoltre consultare quello che scrive S. Agostino nella Città di Dio, Libro 18, c. 17.
Si veda in aggiunta il suo secondo libro sulla Dottrina cristiana.
Molti altri dottori avanzano la stessa opinione e sarebbe il colmo della follia per un uomo di contraddire tutte queste autorità ed egli non potrebbe che considerarsi colpevole di eresia.
Non a caso un uomo che erra gravemente in una esposizione della Sacra Scrittura è giustamente considerato eretico.
E chi opina diversamente su questi aspetti inerenti alla fede che la Santa Romana Chiesa propugna è un eretico.
Vi è la Fede. :D

Edited by Percival - 4/11/2009, 08:24
 
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Viaggiatore02
view post Posted on 2/11/2009, 14:46




Sono d'accordo, il Malleus Maleficarum è davvero un testo da riscoprire. Io l'ho letto nella traduzione italiana dal latino Il martello delle streghe, pubblicato da Spirali
Steff
 
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Percival
view post Posted on 2/11/2009, 21:55




PARTE I-Questione 2

Se è in coerenza con la fede cattolica sostenere che, al fine di produrre qualche effetto magico, il Diavolo deve strettamente collaborare con la strega, o se l'uno senza l'altro, vale a dire, il diavolo, senza la Strega o, al contrario, potrebbe produrre un tale effetto.


Se è in coerenza con la fede cattolica sostenere che, al fine di produrre qualche effetto magico, il Diavolo deve strettamente collaborare con la strega o se l'uno senza l'altro, vale a dire, il diavolo, senza la Strega o, al contrario, potrebbe produrre un tale effetto.

E il primo argomento è questo: che il diavolo può realizzare magie senza la cooperazione di stregoni.
Così sostiene S. Agostino.
Tutte le cose visibili e tangibili che accadono possono (si crede) essere l'opera dei poteri inferiori dell'aria.
Ed appunto i mali del corpo e disturbi non sono certo invisibili, anzi, sono evidenti per i sensi, perciò possono essere causati dai diavoli.
Inoltre si apprende dalle Sacre Scritture delle catastrofi che si abbatterono su Giobbe, come il fuoco che cadde dal cielo e divorò le pecore ed i servi ed il vento violento che fece crollare la casa in modo che cadde sui suoi bambini e uccidendoli tutti.
Il diavolo, senza la cooperazione di streghe, sia pure col permesso di Dio, da solo è stato in grado di realizzare tutti questi disastri.
Perciò egli può certamente fare molte cose che sono spesso attribuite all'agire delle streghe.
E questo è evidente dal racconto dei sette mariti della giovane Sara, tutti uccisi da un diavolo.
Inoltre, qualunque cosa una potenza superiore può fare, è in grado di farla senza dipendere da un potere superiore ad essa, così come un potere superiore può compiere cose ancora più rilevanti senza fare riferimento ad una potenza inferiore.
Ma una potenza inferiore può provocare grandinate e portare a malattie senza l'aiuto di un potere più grande di se stesso.
Ed invero il Beato Alberto Magno nella sua opera De passionibus aeris dice che la salvia marcia, se utilizzata come egli stesso spiega e gettata in acqua corrente non mancherà di suscitare le più terribili tempeste.

Inoltre, si può dire che il diavolo fa uso di una strega non perché ne abbia effettivamente bisogno, ma perché vuole ottenere la perdizione dell'anima della strega.
Sul punto si può fare riferimento a quanto dice Aristotele nel libro III della sua Etica.
Il male è un atto volontario, il che è provato dal fatto che nessuno esegue un'azione ingiusta facendo del male meramente fine a se stesso. Un uomo che commette, ad esempio, uno stupro lo fa per il piacere.
Eppure la legge punisce coloro che hanno fatto del male, come se avessero agito al solo scopo di fare del male. Pertanto, se il diavolo agisce per mezzo di una strega egli sta semplicemente utilizzando uno strumento e dal momento che uno strumento dipende dalla volontà della persona che lo impiega e non agisce di sua spontanea volontà, la colpa dell'azione non dovrebbe essere imputata alla strega che, di conseguenza, non dovrebbe essere punita.
Ma un parere contrario sostiene che il diavolo non può da solo fare del male al genere umano così facilmente e prontamente come lo può fare attraverso le streghe.
In primo luogo si può considerare l'atto della generazione.
Ma per ogni atto che ha un effetto su un altro occorre venga stabilito una sorta di contatto. Ma poiché il diavolo, che è uno spirito, non può avere alcun tipo di contatto reale con un corpo umano, poiché non vi è nulla di comune tra di loro, egli si serve di alcuni intermediari umani e a questi si conferisce il potere di far male ai corpi.
E molti sostengono che ciò sia dimostrato nel capitolo 3 della Lettera di San Paolo ai Galati: O Galati insensati, che vi ha stregato al punto di farvi credere che non si deve obbedire alla verità?
E la glossa su questo passaggio si riferisce a coloro che hanno occhi malevoli ed infuocati che con un semplice sguardo possono danneggiare gli altri, soprattutto bambini.

Avicenna afferma questo (Naturalismo, Libro II 3, ultimo capitolo) dicendo: "Molto spesso l'anima può avere sul corpo altrui lo stesso potere che ha sul proprio corpo, come nel caso di chi attraverso l'influsso degli occhi attira ed affascina un altro con lo sguardo.
E lo stesso parere è sostenuto da Al-Gazali nei libri 5 ° e 10 ° della sua Fisica.
Avicenna suggerisce inoltre, anche se non ritiene assolutamente sicura questa opinione, che il potere dell'immaginazione può effettivamente trasformare i corpi estranei o dare l'impressione che essi si trasformano, nei casi in cui il potere dell'immaginazione è troppo sfrenata.
Riteniamo quindi che il potere dell'immaginazione non vada considerato come distinto da tutti gli altri poteri sensibili dell'uomo, poiché in un certo qual modo esso li include tutti.
E questo è vero perché il potere del pensiero può influire sul corpo di chi lo esercita, come, per esempio, quando un uomo è in grado di camminare lungo una stretta trave, distesa in mezzo a una strada. Ma tuttavia se questa trave venisse sospesa su acque profonde egli non avrebbe più il coraggio di camminarci sopra, perché la sua immaginazione imprimerebbe più fortemente nella sua mente l'idea di cadere, e quindi il suo corpo e la forza delle sue membra non obbedirebbero alla sua immaginazione che gli imponesse di camminare scioltamente e senza esitazione.
Questo cambiamento può essere paragonato all'influenza esercitata dagli occhi di una persona .
Attraverso tale influsso si può agire concretamenta a livello mentale, pur in assenza di qualsivoglia trasformazione reale e corporale.
Inoltre, se si dubita che un tale cambiamento può essere causato da un organismo vivente influendo attraverso la mente su qualche altro organismo vivente, si può rispondere così.
I corpi degli uccisi perdono sangue dalle loro ferite se posti alla presenza del loro assassino.
Quindi anche senza alcun potere mentale gli organismi sono in grado di produrre effetti meravigliosi.
E così un vivo se passa vicino al cadavere di un uomo ucciso, anche se non è a conoscenza della presenza del corpo morto, è spesso preso da paura.
Ancora.
Ci sono alcune cose in natura che sono dotate di poteri occulti la cui ragione l'uomo ignora: un esempio è la calamita che attira l'acciaio e molte altre cose del genere, che S. Agostino cita nel libro 20 della Città di Dio.

E così le donne, al fine di apportare cambiamenti negli altrui corpi a volte fanno uso di oggetti e sostanze che superano le nostre conoscenze, ma questo senza alcun aiuto diabolico.
E perché questi rimedi sono misteriosi non dobbiamo quindi attribuire la loro efficacia al potere del diavolo od ai malefici operati dalle streghe.
Inoltre, le streghe utilizzano alcune strane immagini ed amuleti, che sono solite deporre sotto gli architravi delle porte delle case, o nei prati, dove pascola il bestiame o anche dove gli uomini si riuniscono e così lanciare incantesimi sulle loro vittime, spesso portandole alla morte.
E dato che tali straordinari effetti possono derivare dall'uso di queste immagini sembra che la loro influenza sia paragonabile a quella degli astri sui corpi umani.
E non solo i corpi naturali sono influenzati dai corpi celesti ma anche i corpi artificiali.
E siccome i corpi naturali possono trarre addirittura beneficio da alcuni influenze dall'origine segreta, ma buona, anche gli organi artificiali possono ricevere una tale positiva influenza.
Quindi è chiaro che coloro che compiono opere di guarigione possono anche operare per mezzo di tali influenze positive, senza che ciò abbia nulla a che vedere col potere diabolico.
Inoltre sembra che gli eventi più straordinari e miracolosi siano quelli causati dall'opera della natura stessa, che è in grado di realizzare cose meravigliose e terribili.
E' quanto evidenzia S. Gregorio nel suo secondo dialogo.
E ancora.
I santi compiono miracoli, a volte per mezzo della preghiera a volte direttamente.
Vi sono esempi di entrambi i casi nelle scritture: S. Pietro pregando risuscitò Tabitha, che era morta.
Uccise Anania e Saffira rinmproverandoli per le loro menzogne, senza far ricorso ad alcuna preghiera.
Quindi un uomo con il potere della sua mente può cambiare un corpo materiale in un altro o può farlo passare dalla salute alla malattia e viceversa.
Inoltre sebbene il corpo umano sia di natura più nobile rispetto a qualsiasi altro ente, a causa delle passioni esso è soggetto a cambiamenti e diventa caldo o freddo, come avviene con gli uomini adirati o in preda alla paura.
Un cambiamento addirittura maggiore avviene per quanto riguarda gli effetti della malattia e della morte, che per la loro potenza possono notevolmente cambiare un corpo materiale.

Ma alcune obiezioni devono essere accolte.

L'influsso della mente non può agire su una qualsiasi forma materiale tranne se non attraverso l'intervento di un intermediario, come abbiamo detto sopra.
E queste sono le parole di S. Agostino nel libro che abbiamo già citato: Non è da credersi che gli angeli caduti dal cielo debbano obbedire a qualsiasi cosa materiale, poiché essi debbono obbedire a Dio solo.
E tanto meno può un uomo col suo potere naturale produrre straordinari e malefici effetti.

La risposta deve essere data, poiché ci sono anche oggi molti di coloro che sbagliano radicalmente su questo punto, trovando giustificazioni alle streghe addossando tutta la colpa alle arti diaboliche o attribuendo i cambiamenti che esse operano a qualche alterazione naturale.
Questi errori possono essere facilmente confutati.

In primo luogo attraverso la descrizione delle streghe, che S. Isidoro dà nella sua opera Etymologiae (c. 9): Le streghe sono così chiamate a causa della nera oscurità della loro colpa, vale a dire, perché le loro azioni sono più malvagie di quelle di eventuali altri malfattori. Egli continua: esse scatenanano e perturbano gli elementi atmosferici con l'aiuto del diavolo, suscitando terribili grandinate e tempeste. Inoltre, egli afferma che esse pervertono la mente degli uomini, spingendoli alla follia, all'odio ed a passioni disordinate.
E ancora , egli continua, attraverso l'influsso dei loro terribili incantesimi, come una dose di veleno, possono distruggere la vita.
E le parole di S. Agostino, nel suo libro su La Città di Dio, cadono molto a punto, poiché ci dice che maghi e streghe esistono davvero.I Maghi, anche detti stregoni, sono così chiamati a causa della grandezza delle loro cattive azioni.
Sono quelli che con il permesso di Dio disturbano gli elementi atmosferici, deviano le menti degli uomini, in modo da far perdere loro la fede in Dio, e col terribile potere dei loro malefici uccidono gli esseri umani, senza ricorre al veleno od alla siccità.
Come Lucano dice: Una mente che non è stato danneggiata da una pozione nociva può soccombere all'azione dei malefici.
Poiché avendo invocato i diavoli in loro aiuto essi osano accumulare mali sugli uomini e perfino distruggere i loro nemici con i loro incantesimi. Ed è certo che in operazioni di questo tipo la strega lavori in stretta collaborazione con il diavolo.

In secondo luogo, le disgrazie sono di quattro tipi: benefiche, malefiche, operate dalla stregoneria e naturali.
Benefiche sono le disgrazie inflitte coll ministero degli angeli buoni, così come le disgrazie malefiche procedono dagli spiriti maligni.
Mosè colpì l'Egitto con dieci piaghe attraverso il ministero degli angeli buoni mentre i maghi di Farone erano solo in grado di eseguire tre di questi miracoli con l'aiuto del diavolo.
Allo stesso modo la pestilenza che cadde sulla gente per tre giorni a causa del peccato di David decimando il popolo e i 72.000 uomini dell'esercito di Sennacherib uccisi in una sola notte, sono stati miracoli operati dagli Angeli di Dio ossia da Angeli buoni e timorati del Signore che ne eseguivano i comandi.

Disgrazie distruttive, invece, sono quelli opera di angeli cattivi, per mano dei quali i figli di Israele nel deserto vennero spesso perseguitati.
E quei danni, che sono male allo stato puro, vengono cagionati dal diavolo per mezzo dei maghi e delle streghe.
Ci sono anche disgrazie naturali, che in un modo o nell'altro dipendono dalla congiunzione di corpi celesti, come ad esempio la carestia, la siccità le tempeste e simili effetti della natura.
È evidente che c'è una grande differenza tra tutte queste cause, circostanze e avvenimenti.

Ed invero Giobbe è stato afflitto dal demonio con una malattia dolorosa, ma questo non è servito allo scopo.

A questo punto qualcuno troppo intelligente o troppo curiososi potrebbe obiettare che Giobbe è stato perseguitato con questa malattia dal diavolo senza l'aiuto di stregoni o streghe.

Risponderemo che al tempo di Giobbe non esistevano maghi e streghe e tali abomini non erano ancora praticati.
Ma la Provvidenza di Dio ha voluto che tramite l'esempio di Giobbe gli uomini conoscessero il potere che il diavolo ha anche sui buoni, in modo che noi imparassimo a stare in guardia contro Satana e affinché con l'esempio di questo santo patriarca la gloria di Dio risplenda maggiormente, dal momento che nulla accade se non è Lui a volerlo.

Edited by Percival - 3/11/2009, 19:36
 
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Percival
view post Posted on 4/11/2009, 08:35




Procedo a pubblicare la traduzione della Questione 3 della Parte I.
Il lavoro procede abbastanza rapidamente, anche se non posso dedicarci tempo ed energie più di tanto
Sto anche revisionando le parti già tradotte, eliminando quanti più errori ed imperfezioni possibili e limando il tutto anche sotto il profilo stilistico.
Credo che per domani sarà pronta anche la questione n. 4.


MALLEUS MALEFICARUM

Parte I - Questione III

Se i bambini possono essere generate da incubi e succubi*.

(Nota del Traduttore: Nella demonologia Incubi sono i diavoli che, in un rapporto sessuale, svolgono funzioni maschili, Succubi quelli che svolgono funzioni femminili).

Ad una prima considerazione può sembrare non conforme alla fede cattolica sostenere che i bambini possono essere generati da diavoli, ossia da Incubi o da Succubi.

Infatti Dio stesso, prima che il peccato entrasse nel mondo, ha istituito la procreazione umana, avendo Egli creato la donna da una costola dell'uomo affinché gli fosse compagna.
E disse loro: Crescete e moltiplicatevi (Genesi II, 24).
Allo stesso modo dopo che il peccato era venuto al mondo, Dio disse a Noè: crescete e moltiplicatevi ( Genesi IX, 1).

Nel tempo della nuova legge, inoltre, Cristo ha confermato questa unione: Non avete letto, che chi ha creato gli esseri umani fin dal principio, li creò maschio e femmina? (S. Matteo XIX, 4).

Pertanto, gli uomini non possono essere generati in alcun modo diverso dall'unione tra uomo e donna.

Tuttavia si può sostenere che i diavoli possono prendere parte al concepimento ed alla generazione non come causa fondamentale ma come una causa secondaria e artificiale, interferendo nel normale accoppiamento, al fine di ottenere lo sperma umano da utilizzare.

Obiezione. Il diavolo sarebbe in grado di eseguire questo atto in ogni stato della vita, vale a dire, sia durante lo stato matrimoniale che al di fuori dello stato matrimoniale.
Ora non è possibile che possa eseguirlo nel primo stato, perché allora l'atto del diavolo sarebbe più potente dell'opera di Dio, che ha istituito e confermato questa santa istituzione come uno stato di continenza e di fedeltà.
Né può farlo in qualsiasi altro stato della vita: poiché non abbiamo mai letto nella Scrittura che ciò sia possibile.
Inoltre, generare un figlio è l'atto di un corpo vivente ed i diavoli non possono conferire la vita ai corpi che essi assumono.
Infatti la vita procede formalmente solo dall'anima e l'atto di generazione è proprio soltanto di organi fisici dotati di vita corporea.
Pertanto, i corpi che i demoni assumono non possono procreare.
Tuttavia può affermarsi che che i diavoli non assumono un corpo per conferirgli la vita, ma per conservare per mezzo di esso lo sperma umano e passarlo ad un altro corpo.

Tuttavia, per raccogliere lo sperma umano da una persona e trasferirlo ad un altra e necessario poter muovere i corpi da un posto all'altro.
Ma i diavoli non hanno il potere di muovere i corpi da luogo a luogo.
Si argomenta,infatti, che l'anima è una pura essenza spirituale e tale è anche il diavolo, che è uno spirito.
Ma l'anima non può spostare un corpo da un luogo all'altro, tranne quel corpo in cui alberga ed al quale dà la vita.
Ne deriva che i diavoli non possono spostare un corpo da un luogo all'altro, all'infuori di quello da essi animato.
e quindi neppure spostare lo sperma umano da un luogo all'altro, da un corpo all'altro.

Inoltre, ogni azione viene eseguita attraverso il contatto fisico e in particolare l'atto della generazione.
Ma non sembra possibile che vi possa essere alcun contatto tra il demonio ed i corpi umani, dal momento che tra esseri spirituali e corpo umano non vi è alcun effettivo punto di contatto.

Pertanto egli non può iniettare lo sperma in un corpo umano, poiché a tale scopo dovrebbe compere un'azione corporale, cosa che il diavolo non può fare.

Inoltre i diavoli non hanno alcun potere di spostare quei corpi che in un ordine naturale sono più vicini e simili a loro, come ad esempio, i corpi celesti e quindi a maggior ragione non hanno alcun potere di muovere queii corpi che sono più distanti e dissimili dalla loro natura.
Che i diavoli non hanno alcun potere di spostare i corpi celesti si dimostra così: la forza che muove e il movimento generato sono un'unica e sola cosa, come scrive Aristotele nella sua Fisica.
Ne conseguirebbe, pertanto, che i diavoli per poter muovere i corpi celesti dovrebbero avere identica natura celestiale con questi, il che è del tutto falso, sia a nostro parere che secondo il parere dei platonici.

Tuttavia S. Agostino (Sulla Trinità, III) dice che i diavoli raccolgono lo sperma umano, per mezzo del quale sono in grado di produrre effetti fisici. Ora atteso che questo non può essere fatto senza un movimento locale ne deriva i demoni sono in grado di trasferire lo sperma che essi hanno raccolto e di iniettarlo in altri corpi.

Inoltre come Walafrido Strabone dice nel suo commento su Esodo VII, II ("E Faraone chiamò i saggi e i maghi"):"i demoni si aggirano per la terra, raccogliendo ogni sorta di seme e sono in grado di utilizzarlo e trasmetterlo a diverse specie".

E ancora nella glossa a Genesi VI lo stesso autore fa due osservazioni sulle parole: "E i figli di Dio videro che le figlie degli uomini...."

Prima osservazione: per figli di Dio si intendono i figli di Seth e per figlie degli uomini le figlie di Caino.
Seconda osservazione: i giganti vennero generati non dall'uomo ma da alcuni angeli caduti che si accoppiarono con delle donne.

Ed invero la Bibbia dice che i Giganti erano sulla terra.

Risposta.

Per ragioni di brevità si omette di trattare molte cose concernenti il potere del demonio e delle sue opere nell'ambito della stregoneria.

Il lettore pio può accettare tutto come provato o se desidera approfondire può trovare ogni punto chiaramente spiegato nella seconda parte del Libro delle Sentenze.

E così vedrà che i diavoli eseguono tutte le loro opere in modo consapevole e volontario, poiché la natura intelligente che era stata loro conferita prima della caduta non è stata cambiata.

Vedi anche Dionigi nel suo quarto capitolo sull'argomento: "la loro natura (dei demoni) è rimasta intatta e molto splendida, sebbene non possano utilizzarla a scopi beneci".

E per quanto riguarda la loro intelligenza, troverà che (i demoni) eccellono in tre punti: nella comprensione, nella loro lunga esperienza e nel poter beneficiare delle rivelazioni destinate agli spiriti più alti.

Egli troverà descritto anche il modo in cui attraverso l'influsso delle stelle, i demoni apprendono le caratteristiche dominanti dei singoli uomini, in modo da individuare i soggetti più predisposti ed inclini alla stregoneria su cui esercitare le loro subdole pressioni.

E per quanto riguarda la volontà dei demoni, il lettore troverà che essa tende immutabilmente al male e che continuamente essi peccano di superbia, invidia, avarizia e sozza lussuria e che Dio, per la propria gloria, permette loro di lavorare contro il Suo volere.
In questo modo arriverà a comprendere che con queste due qualità dell'intelletto e della volontà i diavoli possono compiere meraviglie, sicché non vi è alcun potere in terra che possa essere paragonato al loro.
Non vi è alcun potere sulla terra che possa essere paragonato a lui (Satana), che è stato creato tale da aver paura di nessuno. (Giobbe XLI).
Ma qui la glossa specifica che, anche se non teme nessuno, i demonio è pur sempre soggetto ai meriti dei Santi.

Il lettore apprenderà anche come il diavolo arriva a conoscere i pensieri del nostro cuore, come egli possa trasformare i corpi in modo sostanziale e disastroso, con l'aiuto di un intermediario, come può spostare i corpi da un luogo all'altro e modificare le sensazioni esteriori ed i sentimenti interiori in misura inimmaginabile e come egli può cambiare l'intelletto e la volontà di un uomo, anche se indirettamente.

E però sebbene tutto questo sia pertinente alla nostra presente indagine, vogliamo da ciò solo trarre alcune conclusioni relative alla natura dei diavoli e quindi procedere nella discussione dello specifico oggetto della nostra questione.

Orbene i teologi hanno definito i demoni come spiriti immondi, ma non di natura completamente immonda.

Secondo Dionigi c'è in loro una follia naturale, una concupiscenza rabbiosa, una fantasia sfrenata come si vede dai loro peccati spirituali di orgoglio, invidia ed ira.

Per questa ragione essi sono i nemici della razza umana: la loro mente è razionale, ma è una razionalità senza parole; sottili in malvagità, bramosi di fare il male, sempre fecondi di nuovi inganni, cambiano le percezioni e le emozioni degli uomini, confondono chi veglia, turbano con i sogni il dormiente, portano malattie, suscitano tempeste, si travestono da angeli di luce, generando l'inferno intorno a loro, usurpano dalle streghe il culto dovuto Dio e per mezzo di loro realizzano incantesimi, cercano di ottenere il dominio sui giusti e di molestarli per quanto è in loro potere, sono inviati agli eletti per tentarli al peccato e sono sempre in agguato per la distruzione degli uomini.

E anche se hanno mille modi di fare del male e hanno cercato fin dalla loro caduta di realizzare scismi nella Chiesa, di rendere vana la carità, di infettare con il fiele dell'invidia la dolcezza degli atti dei santi e in ogni modo di sovvertire e perturbare la razza umana, tuttavia il loro potere rimane confinato alle parti intime del corpo umano, da cui fuoriescono le deiezioni (V. Giobbe XLI) .

Ed infatti tramite la lussuria i demoni hanno molto potere sugli uomini e negli uomini la fonte di lussuria si trova proprio nelle parti intime, perché è da quelle che lo sperma proviene ed è diretto.

Quindi una volta messe in chiaro tali premesse, necessarie per una corretta comprensione della questione, deve affermarsi che è conforme alla fede cattolica sostenere che gli uomini possono a volte essere generati per mezzo di Incubi e Succubi ed è in contrasto con le parole dei Santi e con la tradizione della Sacra Scrittura mantenere il parere opposto.

E questo è dimostrato come segue.

S. Agostino in un unico luogo pone questa domanda, non però in relazione alle streghe, ma con riferimento proprio alle opere dei demoni ed alle favole dei poeti e lascia la questione in qualche dubbio.

Nel suo De CiVitate Dei, libro 3, capitolo 2, dice: Noi lasciamo aperta la questione se fosse possibile per Venere dare alla luce Enea attraverso il coito con Anchise.

Un analogo interrogativo Agostino pone in relazione a passi delle Sacre Scritture in cui si racconta che gli angeli del male giacquero con le figlie degli uomini generando i giganti, esseri che poi riempirono la terra e che altro non erano che uomini straordinariamente grandi e forti.

La difficoltà è risolta nel libro 5, capitolo 23, con queste parole: E' una credenza molto generale, la cui verità è attestata da molti per esperienza diretta o almeno per esperienza riportata da uomini di indubbia affidabilità, che i Satiri ed i Fauni (che sono comunemente chiamati Incubi) sono apparsi a donne invereconde e hanno chiesto e ottenuto l'amplesso con loro.

E che certi demoni (che i Galli chiamano Dusii) assiduamente perseguono e raggiungono questo obiettivo. Tali azioni immonde sono suffragate da tanti testimoni credibili che costituirebbe impudenza il negarle.

Più tardi nello stesso libro confuta l'affermazione secondo la quale il passo della Genesi circa i figli di Dio (cioè i figli di Seth) e le figlie degli uomini (cioè di Caino), non si riferisce ai demoni Incubi, poiché l'esistenza di tali esseri non è credibile.

A questo proposito vi è la glossa di cui abbiamo trattato prima.

In essa Agostino afferma che non è assurdo credere che i Giganti di cui parla la Bibbia vennero generati non dagli uomini ma da angeli o da alcuni demoni che si invaghirono delle donne umane.

A simili conclusioni porta la glossa al capitolo XIII del libro del profeta Isaia, in cui questi preannuncia la desolazione di Babilonia ed i mostri che l'avrebbero abitata.

Egli dice: gli uccelli notturni la popoleranno e i Satiri faranno in essa le loro danze.

Per Satiri devono intendersi i demoni, poiché la glossa dice che i Satiri, creature selvagge dei boschi, sono una specie di demoni chiamati Incubi.

E di nuovo nel capitolo XXXIV di Isaia, si profetizza la desolazione del paese degli Idumei, che perseguitavano gli ebrei, dicendo: E sarà luogo di dimora di draghi e posto di convegno per gli uccelli notturni e le bestie feroci del deserto . . .

Tale passo, secondo la glossa, intende riferirsi a mostri e demoni.

Commentando lo stesso passo il Beato Gregorio afferma che tali mostri e demoni non sono altro che le divinità dei boschi che i Greci chiamavano Pan ed i latini Incubi, sotto diverso nome.

Allo stesso modo la pensa il Beato Isidoro che, nell'ultimo capitolo del suo libro 8, afferma: Satiri sono coloro che sono chiamati Pan in greco e in latino Incubi.

Ed essi sono chiamati Incubi per il fatto di sovrapporsi nell'atto sessuale. Perché spesso travolti dalla lussuria verso le donne si accoppiano con loro.

Ed i Galli li chiamano Dusii, perché sono diligenti in queste bestialità.

E il diavolo oggi comunemente chiamato incubo era chiamato Fauno dai Romani.
A questo essere il poeta Orazio si è rivolto quando ha scritto: O Fauno, che ogni ninfa rincorri per amore, sui campi assolati della mia terra. cammina leggero...

Edited by Percival - 4/11/2009, 10:00
 
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Percival
view post Posted on 5/11/2009, 13:22




Parte I - Questione IV

È cattolico affermare che tutti gli spiriti immondi, indistintamente, svolgano le funzioni di Incubi e Succubi ?

E sembra che sia così, poiché affermare il contrario equivarrebbe a sostenere che vi è divisione di mansioni e quindi un certo ordine tra i demoni.

Si è sostenuto che a differenza del Bene, in cui vi sono sono diversi gradi e ordini (cfr. S. Agostino, nel suo libro sulla natura del bene), il male si basa sulla confusione.

Ma come tra gli Angeli buoni tutto è ordine, così tra gli angeli malvagi tutto è disordine e quindi essi tutti, senza ordinata distinzione di ruoli, seguono queste pratiche.

Giobbe X.: Una terra tenebrosa come l'oscurità stessa, regione di morte, ombra e disordine, dove la luce e le tenebre sono tutt'uno.

Si osserva tuttavia in proposito: se tutti i demoni seguono indifferentemente queste pratiche, questa inclinazione può essere dovuta alla loro natura, al peccato o alla punizione.

Ma essa non viene dalla loro natura, dal momento che essi tutti senza distinzione sono rivolti al peccato, come è stato messo in chiaro nella questione precedente.

Pertanto tali inclinazioni sono dovute al peccato o alla pena loro inflitta per lo stesso.

Si consideri poi che dove il peccato è maggiore, vi è la pena più severa e che gli angeli superiori peccarono più gravemente per cui debbono più degli altri dedicarsi a queste sozze pratiche.

Questo porterebbe ad affermare che non tutti i demoni indistintamente si dedicano alle attività proprie dei succubi e degli incubi.

Di questo fatto possono essere date anche spiegazioni diverse.

Si sostiene che dove non c'è disciplina o obbedienza non può esservi distinzione di mansioni e che tra i demoni non vi è ordine o disciplina né accordo alcuno . Proverbi XIII.: Tra i superbi c'è sempre contesa.

Ma contro questo vi è la primo glossa a Corinzi , XV: Finché vi sarà il mondo vi saranno angeli sovraordinati ad altri angeli, uomini sovraordinati ad altri uomini e demoni ad altri demoni.
Anche in Giobbe XL si parla delle scaglie della pelle del Leviatano, che simboleggiano le membra del diavolo e di come esse siano ordinate saldamente unite una all'altra.

Pertanto vi è fra i demoni diversità, sia di ordine gerarchico che di azione.

Un'altra questione che si pone è se gli angeli buoni possano trattenere i demoni dal compiere tali lubriche pratiche.

Va detto che gli angeli al cui comando gli influssi satanici sono soggetti sono chiamati Poteri, come dicono S. Gregorio e S. Agostino (De Trinitate, 3).

Gli spiriti ribelli e peccatori sono soggetti agli spiriti obbedienti, pii e giusti.

E le creature che sono più perfette e più vicino a Dio hanno autorità sulle altre: tutto questo ordine di preferenza è inizialmente racchiuso in Dio ed è condiviso dalle sue creature in misura maggiore o minore secondo che siano piùo meno vicine a Lui.

Quindi gli angeli buoni, che sono più vicini a Dio hanno la preferenza rispetto ad i diavoli ed esercitano il potere su di loro.

E a coloro che sottolineano che i diavoli riescono a compiere tanto male senza essere ostacolati e che quindi non sono soggetti ad Angeli buoni che potrebbero bloccarli oppure se anche sono ad essi soggetti allora il male che fanno è causato dal comportamento negligente degli angeli buoni, si risponderà che gli angeli sono i ministri della sapienza divina e che quando la sapienza divina, per i suoi imperscrutabili disegni, permette che il male sia fatto da uomini o da demoni, i suoi ministri non potranno né vorranno certamente opporsi.


Risposta.

E' conforme al cattolicesimo sostenere che vi è un certo ordine di azioni interne ed esterne ed una certa gradazione gerarchica tra i demoni.

Ne consegue che un certo genere di abomini viene commesso dai demoni degli ordini più bassi ed è precluso, invece, a quelli degli ordini più alti a causa della maggiore nobiltà della loro natura.

Si ritiene generalmente che ciò derivi da una triplice congruità nel senso che questo ordine è determinato dalla natura dei demoni, dal loro grado malvagità e dalla sapienza divina.

Ma più in particolare dalla loro natura.

Vi è concordia sul fatto che sin dall'inizio della Creazione vi erano alcuni angeli di natura superiore, in quanto essi differiscono tra loro per forma e non ci sono due angeli simili nella forma.

Questo secondo l'opinione più generale che concorda con le parole dei filosofi.

Dionigi afferma, inoltre, nel suo decimo capitolo sulla gerarchia celeste che nello stesso ordine ci sono tre gradi distinti e dobbiamo concordare con questo. Vedi anche S. Tommaso (II, 2).

Poiché il peccato non toglie ai demoni la loro natura ed i diavoli dopo la caduta non hanno perso i loro doni naturali, come è stato detto prima, e le operazioni delle cose scaturiscono dalle loro condizioni naturali.

Pertanto i demoni avendo tra loro diversa natura svolgono anche diverse funzioni.

Questo si armonizza anche con la sapienza divina, in quanto ciò che esiste di ordinato è fatto tale da Dio (Romani XIII).

E poiché i demoni sono stati deputati da Dio alla tentazione degli uomini e al castigo dei dannati essi possono agire sugli uomini con molteplici e diversificati mezzi.

L'ordine si accorda anche con la loro malvagità.
Essi infatti sono in guerra con la razza umana, che combattono in modo ordinato, perché così pensano di fare un danno maggiore agli uomini, come è in effetti.
Ne consegue che i demoni non condividono in modo uguale le loro abominazioni più indicibili.
E questo è più specificamente dimostrato come segue.
Poiché, come è stato detto, l'operazione segue la natura della cosa, ne consegue anche che coloro che sono subordinati quanto a natura devono a loro volta essere subordinati quanto alle azioni, proprio come avviene nel mondo corporeo.

Ed infatti poiché gli organismi inferiori sono per naturale ordine delle cose soggetti ai corpi celesti, di modo che le loro azioni e movimenti sono soggette alle azioni ed ai movimenti dei corpi celesti, e dato che i diavoli, come è stato detto, differiscono tra loro per natura ne consegue che essi differiscano tra loro anche nelle azioni fisiche e in particolare nel compiere gli abomini in questione (Incubi e Succuni).

Da ciò si è concluso che essendo la pratica di queste cose abominevoli per la maggior parte estranea alla nobiltà della natura angelica, così anche nelle azioni umane i più repellenti e bestiali atti dell'uomo sono da considerarsi in sé e per sé e non in quanto frutto della natura umana e dell'atto della procreazione.

Infine, poichè vi sono, come si ritiene, demoni decaduti da ogni ordine, non è fuor di luogo sostenere che quei diavoli che sono caduti dal coro angelico più basso siano dediti a svolgere questi e altri abomini confacenti alla loro natura.

Inoltre deve essere attentamente osservato che, sebbene la Scrittura racconti che gli Incubi ed i Succubi concupivano le donne, da nessuna parte si legge che essi siano mai caduti in vizi contro natura.

E non parliamo solo di sodomia, ma di ogni altro peccato in cui l'atto sessuale viene erroneamente effettuato al di fuori del canale giusto.

E l'enormità di tale peccato è dimostrata dal fatto che i diavoli stessi, di qualsiasi ordine, lo detestano e provano vergogna a macchiarsene.

E sembra che la glossa sul Cap. XIX di Ezechiele voglia significare questo quando dice: io ti darò nelle mani degli abitanti di Palestina (per abitanti di Palestina si intenda i demoni) che arrossiranno delle vostre iniquità (per iniquità si intenda vizi contro natura).

Nessun peccato è da Dio così spesso punito con la morte vergognosa di moltitudini.


Infatti molti dicono, e si crede veramente, che nessuno può senza pericolo perseverare nella pratica di questo genere di vizi al di là del periodo della vita terrena di Cristo, che durò per trentatré anni, a meno di non essere salvato da qualche grazia speciale di Redentore.

E questo è dimostrato dal fatto che sono stati spesso irretiti da questi vizi ottuagenari e perfino centenari, che avevano fino a quel momento condotto la propria vita secondo la disciplina di Cristo, e, dopo aver abbandonato lui ed essersi dati a tali pratche hanno incontrato le più grandi difficoltà a liberarsene.

Inoltre, i nomi dei diavoli indicano quale ordine vi è in mezzo a loro e quale ufficio è assegnato a ciascuno.

Perché sebbene le Scritture utilizzino per comodità un unico nome, quello del diavolo, esse nel contempo ci insegnano che mentre alcuni demoni presiedono ad un certo tipo di azioni riprovevoli altri demoni presiedono ad altri tipi di vizi.

E' prassi della Scrittura definire tutti i demoni con un unica parola, "diabolus" o spirito immondo, dalla parole Dia, che significa due, e bolo, che vuol dire morso, perché egli stritola due cose, il corpo e l'anima.

E questo secondo l'etimologia diretta della parola, anche se in greco diabolus significa chiuso in carcere, che pure è calzante, dal momento che non gli è permesso di fare il male a suo piacimento.

Diabolus può anche significare precipitato in basso, dal momento che egli cadde dall'alto del cielo in basso verso la terra, sia in materiale che figurato.

Egli è anche chiamato Demonio, cioè bramoso di sangue, dal momento che egli brama e persegue il peccato con una triplice conoscenza: essendo potenti nella sottigliezza della sua natura, nella sua età lunga esperienza, e nel'essere a parte della rivelazione riservata agli spiriti buoni.

Egli è chiamato anche Belial, il che significa senza giogo o Maestro, poiché egli ardisce lottare contro colui al quale dovrebbe essere soggetto.

Egli è chiamato anche Belzebù, il che significa signore delle mosche, cioè delle anime dei peccatori che hanno lasciato la vera fede in Cristo.

Egli è chiamato anche Satana, che vuol dire: l'Avversario. (v. S. Pietro. I,2): Poiché il vostro avversario, il diavolo va ecc . ecc.

Inoltre è pure detto Behemoth, cioè Bestia, perché rende gli uomini bestiali.

Il diavolo che presiede al vizio della lussuria è chiamato Asmodeo, che vuol dire creatura del giudizio, poiché a causa di questo peccato una sentenza terribile venne eseguita su Sodoma e quattro altre città.

Allo stesso modo il diavolo dell' orgoglio porta il nome di Leviatano, il che significa che vuol dire "cosa aggiunta", perché quando Lucifero tentò i nostri progenitori Adamo ed Eva promise che avrebbe aggiunto la Divinità alle prerogative di cui erano già dotati. A suo riguardo il Signore ha detto tramite Isaia: Io sono visitare su Leviathan, il serpente antico e tortuoso.

E il diavolo dell' avarizia e dell'avidità è chiamato Mammona, come dice anche Cristo nel Vangelo (S. Matteo VI): Voi non potete servire a Dio, ecc

In sintesi affermiamo:

In primo luogo, che il bene può esistere senza il male, ma il male non può esistere senza il bene, poiché esso si riversa sulle creature, che sono state create buone in sé.

E, pertanto, i demoni, nella misura in cui conservano la natura originale, sono ordinati tra loro in conformità di tale natura e per le loro azioni vedere in Giobbe, X.

In secondo luogo, si può affermare che i diavoli deputati a tentare l'uomo non sono in Inferno, ma si aggirano nei cieli inferiori ed hanno un ordine tra loro diverso da quello che avranno all'Inferno.

E si può dire che anche all'inferno esisteranno tra loro diversi gradi sia di potere, che di severità della pena, di modo che solo alcuni e non altri sarnno deputati a tormentare le anime dannate.

Ma questa diversa gradazione gerarchica verrà da Dio, piuttosto che dai demoni stessi, così come anche i loro tormenti.

In terzo luogo, quando si dice che i diavoli superiori, per aver maggiormente peccato, sono maggiormente puniti e devono quindi, in ragione del maggiore stato di degrado della loro natura, devono essere più portati alla commissione di azioni lubriche, si risponde che il peccato di ribellione da loro commesso influisce sulla pena, e non sulla loro natura - che non ha nulla a che vedere con il peccato commesso o con la punizione a cui sono sottoposti - e quindi è a causa della loro nobiltà della natura che questi demoni superiori non sono dediti a tali immonde azioni.

E perciò anche se tutti gli spiriti impuri sono desiderosi di fare del male, alcuni lo sono più di altri, nella misura in cui la loro natura è maggiormente sprofondata nell'oscurità.

In quarto luogo, affermiamo che vi è accordo tra i diavoli, ma di cattiveria, piuttosto che di amicizia, in quanto essi concordemente odiano gli uomini e si sforzano di fare tutto ciò che è in loro potere contro la giustizia.

Un tale accordo si trova tra i malvagi, i quali si riuniscono fra loro in bande es eleggono a capi coloro le cui capacità sembrano essere maggiormente idonee al perseguimento dei loro iniqui scopi particolari.


In quinto luogo, anche se tutti i demoni sono per decreto divino confinati - ora nella bassa atmosfera e poi in inferno - ciò non vuol dire, che essi attualmente sono sottoposti alle medesime pene ed ai medesimi obblighi: poiché più nobile è la loro natura e maggiore il loro potere, più pesanti sono i tormenti a cui sono sottoposti. Vedi Sapienza VI: "Il più potente soffe i tormenti più potenti".
 
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Percival
view post Posted on 7/11/2009, 09:21




Parte I - Questione V

Qual è la causa dell' aumento delle Opere di stregoneria? Come mai la pratica della stregoneria è aumentata in modo così notevole?


È in qualche modo conforme alla retta fede cattolica ritenere che l'origine e lo sviluppo della stregoneria derivano dall'influenza dei corpi celesti o dalla abbondante malvagità degli uomini e non dalle abominevoli azioni di demoni Incubi e Succubi?

E sembra che tutto ciò scaturisca dalla malvagità dell'uomo.
Invero S. Agostino, nel libro LXXXIII, sostiene che la causa della depravazione dell' uomo sta nella sua spontanea volontà, sia che pecchi da sè, che dietro altrui istigazione o suggerimento.
E quindi se le streghe sono corrotte dal peccato ciò non è a causa del diavolo, ma della loro stessa umana volontà.
Nello stesso luogo si parla di libero arbitrio, dicendo che ognuno è causa della sua propria malvagità.

S. Agostino ragiona così: il peccato procede dal libero arbitrio, ma il diavolo non può distruggere il libero arbitrio, poiché questo deporrebbe contro la libertà che Dio ha concesso all'uomo di peccare o meno: di conseguenza il diavolo non può essere la causa del peccato di stregoneria o di qualsiasi altro peccato.

Ed ancora. Nel libro del Dogma Ecclesiastico si dice: Non tutti i nostri cattivi pensieri sono sollevati dal diavolo, ma a volte essi nascono dal nostro autonomo giudizio.

Ed ancora si sostiene che se le stelle non fossero causa delle azioni umane, sia buone e cattive, gli astrologi non avrebbero potuto così spesso predire la verità sull'esito delle guerre e di altri atti umani: quindi esse sono in qualche modo una causa.

Si aggiunge che le stelle influenzano i diavoli stessi nell'operare taluni incantesimi e quindi possono a maggior ragione influenzare i gli uomini.

Tre prove vengono addotte di questa tesi.

1) Che alcuni uomini, chiamati Lunatici, sono molestati dai diavoli solo in determinati periodi temporali ed i diavoli non si comporterebbero così, ma piuttosto li molesterebbero in ogni momento, se essi stessi non fossero profondamente influenzati da alcune fasi della Luna.

2) Che i negromanti osservano alcune costellazioni per l'invocazione dei demoni, cosa che non farebbero se non sapessero che quei diavoli sono soggetti alle stelle.

3) Che, secondo S. Agostino (De Civitate Dei, 10), i diavoli impiegano alcuni organismi inferiori, come le erbe, le pietre, gli animali alcuni suoni e voci e figure.
Ma dato che i corpi celesti sono più potenti rispetto ai corpi inferiori ne deriva che le stelle hanno un'influenza molto più grande di queste cose.

E le streghe sono le più soggette dacché le loro azioni si fondano sull'influenza di tali organismi e non sull'aiuto di spiriti maligni.

E l'argomento è supportato dal I Libro dei re XVI dove si narrà che Saul fu irritato da un diavolo, ma si calmò quando David ebbe suonato la sua arpa davanti a lui, e il male si dileguò.

Ma in senso contrario si osservi quanto segue.

E 'impossibile produrre un effetto senza adeguata causa e le gesta delle streghe sono tali che non potrebbero essere compiute senza l'aiuto dei demoni, come è dimostrato nella descrizione delle streghe in S. Isidoro, Etica VIII:"Le streghe sono così chiamati dall'enormità dei loro incantesimi, perché disturbano gli elementi e confondono le menti degli uomini, e senza bevanda velenosa, ma solo attraverso incantesimi, distruggono le anime, ecc."
Ma effetti di questo tipo non possono essere causati per l'influenza degli astri con l'azione di un uomo.
Inoltre, dice Aristotele nella sua Etica che è difficile sapere qual'è l'origine prima del pensiero umano e mostra che esso deve essere qualcosa di estrinseco all'uomo.
Perché tutto ciò che inizia, ha una causa precedente al suo inizio.
Ora un uomo comincia a fare ciò che vuole e comincia a volere a causa di alcune pre-suggestioni le quali non possono scaturire all'infinito da una suggestione precedente ma devono avere una qualche punto primigenio di origine estrinseco all' uomo.
Ad esempio la causa prima originaria del bene si dice di essere Dio, che non è la causa del peccato.
Ma allo stesso modo anche per la volontà diretta al male ed al peccato, ci deve essere una causa estrinseca.
E tale causa non può che essere il diavolo, in particolare nel caso delle streghe poiché, come è dimostrato in precedenza, le stelle non possono influire su tali atti.
Pertanto, la verità sul punto è semplice.

Inoltre, ciò che ha potere sul motore ha potere sul movimento che è causato dal motore.
Ora, ciò che muove la volontà è qualcosa che è percepito attraverso i sensi o l'intelletto, entrambi i quali sono soggetti al potere del diavolo.

Secondo S. Agostino (libro 83): Questo male che viene dal diavolo, si insinua in tutti gli approcci sensuali, si annida nelle immagini, si adatta ai colori, si attacca ai suoni, si nasconde nella collera e nell'illecita conversazione, si diffonde attraverso gli odori ed i sapori e ottenebra con particolari esalazioni tutti i canali della comprensione.
Quindi è evidente che il diavolo ha il potere di influenzare la volontà, che è direttamente la causa del peccato.

Inoltre, tutto ciò che disponga della scelta fra due modi di agire ha bisogno di qualche fattore determinante prima di procedere alla scelta dell'azione da compiere.

E il libero arbitrio dell'uomo ha la scelta tra il bene e il male, quindi quando l'uomo intraprende il peccato, ha bisogno di qualcosa che lo determini verso il male.
E questo sembra principalmente essere opera del diavolo, in particolare per ciò che concerne le azioni delle streghe, la cui volontà ha optato decisamente per il male.

Sembra quindi che la malvagià volontà del demonio sia la causa della malvagia volontà nell'uomo, in particolare nelle streghe.

E l'assunto può essere motivato in tal modo: proprio come un angelo buono aderisce al bene, così fa un Angelo malvagio con il male, ma mentre il primo conduce l' uomo al bene, il secondo lo conduce appunto al male. Perché, dice Dionigi, è legge fissa ed immutabile della divinità che ciò che è più basso sia causato da ciò che è più alto.

Risposta.

Coloro che sostengono che la stregoneria ha la sua origine nell'influenza delle stelle sono colpevole di tre errori.
In primo luogo, non è possibile che essa sia stata causata da astrologi, cartomanti ecc.
Perché se ci si chiede se gli uomini siano indotti alla stregoneria per l'influenza delle stelle, allora, in considerazione della varietà dei caratteri degli uomini e per la difesa della vera fede, si debbono distinguere due modi in cui il carattere umano può essere causato dalle stelle: o in maniera assoluta e necessaria, oppure in modo parziale e contingente.

E per quanto riguarda la prima affermazione essa non è solo falsa, ma assolutamente eretica e contraria alla corretta religione cristiana.

Ed infatti chi sostiene che ogni azione umana deriva di necessità dall'influsso delle stelle toglie tutti i meriti e, di conseguenza, tutte le colpe: elimina quindi la grazia e di conseguenza la gloria divina.

La stessa giustizia subisce pregiudizio da questo errore, dal momento che esso attribuisce alle stelle la colpa del peccatore - il quale si sente, così, innocente del peccato - e stimola l'uomo al culto ed all'adorazione delle stelle.

Ma per quanto riguarda l'affermazione che i carattere umano possa essere occasionalmente mutato o determinato dalle stelle, essa non è contraria né alla ragione né alla fede.

Perché è evidente che la disposizione di un corpo infliuenza in molteplici forme gli umori ed il carattere dell'anima, perché in genere l'anima imita la complessione del corpo, come è detto nei Sei Principi.

Perciò i collerici sono adirati, i sanguigni sono gentili, i malinconici sono invidiosi ed i flemmatici sono pigri.

Ma questo non vale in assoluto, poiché l'anima è padrona del suo corpo, soprattutto quando è aiutata dalla grazia.

Quindi, poiché la forza delle stelle influenza la formazione e la qualità degli umori dell'uomo, si ritiene concordemente che possa avere una qualche influenza anche sul carattere, ma molto debole: perché la virtù della natura umana ha più effetto sulla qualità degli umori che non quella delle stelle.

Perciò S. Agostino (De Civitate Dei, V), nel trattare della storia di due fratelli che si ammalarono e guarirono contemporaneamente, approva la spiegazione data da Ippocrate, piuttosto che quella data da un astronomo.

Ed invero Ippocrate individuava la causa della simultanea guarigione nella somiglianza degli umori (1) dei due fratelli, mentre l'astronomo sosteneva che essa fosse dovuta all'identità dei loro oroscopi.

La risposta del medico fu la più appropriata, poiché egli addusse la più potente e immediata causa.

Così, dunque, va detto che l'influenza delle stelle può in qualche modo favorire la malvagità delle streghe, essendo provato che esiste una tale influenza sui corpi che li predispone a compiere questo tipo di abominazioni, piuttosto che un altro genere di opere, viziose o virtuose che siano: ma questa disposizione non deve essere ritenuta necessaria, immediata e sufficiente, bensì remota e contingente.

Né è valida quell'obiezione che si basa sul libro dei Filosofi sulle proprietà degli elementi, in cui si dice che i regni sono svuotati e le terre spopolate alla congiunzione di Giove e Saturno, e si inferisce da questa tesi che poiché queste catastrofi sono al di fuori del libero arbitrio degli uomini, l'influenza delle stelle ha potere superiore al libero arbitrio.

E infatti può rispondersi che in questo passo il filosofo non intende dire che gli uomini non possono resistere all'influenza esercitata da queste costellazioni nel favorire i conflitti, ma che non lo faranno.

Inoltre Tolomeo nell' Almagesto ha detto: Un uomo saggio sarà il comandante delle stelle.

Infatti, anche se, avendo Saturno ha una influenza malinconica e malvagia e Giove un'influenza molta buona, la congiunzione di questi due pianeti può portare gli uomini a liti e discordie, attraverso il libero arbitrio, gli uomini possono resistere a quella inclinazione e molto più facilmente con l' aiuto della grazia divina.

E ancora non è valida l'obiezione di citare il passo S. Giovanni Damasceno dove egli dice (Libro II, cap. Vi) che le comete sono spesso il segno della morte del re.

Perché a ciò sarà risposto che il parere di S. Giovanni Damasceno non è una prova della ineluttabilità delle azioni umane.

Poiché S. Giovanni ritiene che una cometa non è una creazione naturale, né è una delle stelle fisse del firmamento; perciò né il suo significato, né la sua influenza sono naturali.

Sempre secondo lui le comete non sono delle stelle che sono state create dal principio del mondo, bensì sono create per una particolare occasione e poi sciolte per comando divino.
Questo è il parere di S. Giovanni Damasceno.

Ma Dio predice con un tale segno la morte del re, e non quella di altri uomini, perché i re sono personaggi pubblici e dalla loro morte può sorgere la discordia e la confusione in un regno. Ed inoltre gli Angeli custodiscono i re per il bene generale ed i re nascono e muoiono sotto il ministero degli Angeli.

E non vi è alcuna difficoltà nel parere dei filosofi secondo cui una cometa è un conglomerato caldo e secco, generato nella parte superiore dello spazio vicino al fuoco, ossia un globo formato dalla congiunzione del vapore caldo e secco che assume le sembianze di una stella.
E le parti non aggregate di quei vapori si depositano all' estremità di quel globo e sono una sorta di complemento ad esso (coda).

E secondo questo modo di vedere, non per un'influenza propria, ma solo per caso, le comete predicono le morti causate dalle infermità calde e secche.

E infatti poiché per la maggior parte i ricchi sono alimentati con cibi di natura calda e secca, in queste occasioni molti di essi muoiono, tra cui re e principi.

E questo punto di vista non è lontano da quello di S. Giovanni Damasceno, a ben guardare, tranne per quanto riguarda il rulo e la cooperazione degli Angeli, che nemmeno i filosofi possono ignorare.

Perché in effetti una cometa può essere formato anche per azione di un angelo.

Così avvenne per la stella che annunciava la morte del dotto S. Tommaso che non era una delle stelle fisse del firmamento, ma era stata formata da un angelo con alcuni materiali di comodo, e, dopo aver svolto l'ufficio cui era destinata, fu di nuovo sciolta.

Da ultimo a difesa del punto di vista della dottrina cattolica occorre confutare gli errori di coloro che traggono gli oroscopi e dei matematici che adorano la dea fortuna.

Di questi S. Isidoro (Etica, VIII. 9) dice che il loro nome deriva dal fatto che essi studiano le stelle delle natività e sono comunemente chiamati anche "matematici"; e nello stesso libro, capitolo 2, dice che la fortuna ha il suo nome dalla casualità ed è una sorta di dea che si fa beffe degli affari umani in modo casuale e fortuito.
Per questo ella è chiamata cieca, dato che corre qua e là, senza nessuna considerazione per alcuno ed è indifferente al bene e al male.
Questo secondo Isidoro.
Ma credere che esista una dea o che il danno arrecato agli enti e alle creature dalla stregoneria in realtà non deriva dalla stregoneria, ma da quella stessa dea della Fortuna, è pura idolatria:così come affermare che le streghe sono nate proprio allo scopo di eseguire tali atti nel mondo è ugualmente estraneo alla fede nonché all'insegnamento generale dei filosofi.

Chi lo ritiene può consultare la Summa contra Gentiles di S.Tommaso (Libro III, domanda 87, ecc), dove troverà molte cosein questo senso.
Tuttavia un punto non deve essere omesso, per il bene di coloro che magari non hanno grande quantità di libri.

È stato osservato che tre aspetti sono da prendere in considerazione a proposito dell'uomo, che sono diretti da tre cause celesti, vale a dire, l'atto della volontà, l'atto dell'intelletto, e l'atto del corpo.

Il primo di questi è disciplinato direttamente ed esclusivamente da Dio, il secondo di un angelo e il terzo da un corpo celeste.

Per cui la scelta e la volontà sono direttamente governate da Dio per le buone opere, come dice la Scrittura in Proverbi XXI: Il cuore del re è nelle mani del Signore, egli volge a suo piacimento.E se ciò è detto per i re, valga a maggior ragione per i loro sudditi.

Anche S. Paolo dice: Dio, ci ha fatto volere ed eseguire ciò che è buono.

Edited by Percival - 7/11/2009, 10:38
 
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Percival
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Questione VI (completa)
Si tratta di uno dei passaggi più interessanti del libro, in cui è chiaramente evidente l'impostazione misogina che permeava i cacciatori di streghe

Parte I - Questione VI

In merito alle streghe che si congiungono carnalmente con i Demoni. Perché sono le donne ad essere principalmente dedite a tali malvage superstizioni ?


Vi è anche, per quanto riguarda le streghe che si accoppiano con i diavoli, una certa difficoltà nell'esame dei metodi con cui questi abominevoli accoppiamenti sono consumati.

Per ciò che concerne il diavolo: in primo luogo, di cosa è costituito il corpo che egli assume per congiungersi carnalmente; in secondo luogo, se l'atto è sempre accompagnato dall'iniezione di sperma sottratto ad uomini; in terzo luogo, per quanto riguarda il tempo, se tali accoppiamenti avvengano più spesso in determinati periodi che in altri, in quarto luogo, se l'atto è invisibile o meno a tutti coloro che si trovano nelle vicinanze.
Su ciò che concerne le donne: deve essere chiesto se ad accoppiarsi col demonio sono solo coloro che sono stati concepiti con l'intervento dei demoni stessi o se, invece, si tratta di coloro che sono stati consacrati al demonio dalle ostetriche al momento della loro nascita e, infine, se il piacere che si trae da tali accoppiamenti è meno intenso.
Qui non siamo in grado di rispondere a tutte queste domande, sia perché il nostro è uno studio a carattere generale sia perché nella seconda parte di questo lavoro saranno singolarmente spiegate tutte queste operazioni, come si vedrà nel quarto capitolo, dove si farà separata trattazione di ciascuna.

Pertanto, dobbiamo ora prendere in considerazione soprattutto le donne, e in primo luogo, perché questo tipo di perfidia si trova più comunemente in questo sesso debole che in quello maschile.

E la nostra indagine sarà prima di ordine generale, cioè relativa alle condizioni generali della donna; successivamente essa si occuperà nel particolare soprattutto di individuare quale tipo di donne sono più inclini alla superstizione e della stregoneria, e in terzo luogo, si sofffermerà più specificamente sulle ostetriche, che superano tutte le altre in malvagità.

Perché la superstizione si trova principalmente nelle donne.

Per quanto riguarda la prima domanda, perché la stregoneria attecchisca molto più tra le donne che che tra gli uomini (circostanza questa da consierarsi assodata, dal momento che è accreditata dalla esperienza reale oltre che da attendibili testimonianze): senza in alcun modo sminuire il sesso femminile in cui Dio comunque si è coimpiaciuto e glorificato, diciamo che gli uomini hanno individuato per questo fatto ragioni diverse, che tuttavia concordano in linea di principio.

Perciò è bene, anche al fine di mettere in guardia le donne, parlare di queste cose atteso che l'esperienza spesso dimostra che esse sono interessate all'argomento, a patto che la questione venga esposta con discrezione.

Secondo alcuni dotti ci sono tre cose in natura che non conoscono la moderazione, nella virtù come nel vizio: la lingua, gli ecclesiastici, e la donna, e quando queste tre cose superano i limiti imposti dalla loro condizione possono raggiungere le altezze più grandi e le profondità più infime della bontà e del vizio.

Quando sono disciplinati da uno spirito buono eccellono in virtù, ma quando esse sono disciplinate da uno spirito maligno, si abbandonano ai vizi peggiori.

Questo è evidente nel caso della lingua, dal momento che tramite il suo ministero la maggior parte dei regni sono stati portati nella fede di Cristo e lo Spirito Santo apparve sopra gli apostoli di Cristo in lingue di fuoco.

Altri dotti predicatori hanno avuto una lingua benefica, come quella dei cani che leccarono le ferite e le piaghe del moribondo Lazzaro.

Perciò si dice: Con lingua canina voi salvate le vostre anime dal nemico.

Per questo motivo S. Domenico, il capo e padre dell'Ordine dei Predicatori, è rappresentato nella figura di un cane che abbaia, con una fiaccola accesa in bocca: perché ancora oggi egli con il suo abbaiare riesce a tenere lontano il lupo dell'eresia dal gregge di pecore di Cristo.


E 'anche un fatto di esperienza comune che la lingua di un uomo prudente può sottomettere una moltitudine vociante, perciò non ingiustamente Salomone canta molto in loro lode, in Proverbi (10) : Sulle labbra dell'assennato si trova la sapienza. E ancora.
(20) Argento pregiato è la lingua del giusto, il cuore degli empi vale ben poco. Le labbra del giusto nutriscono molti, gli stolti muoiono in miseria.
E perciò aggiunge nel capitolo 16: All'uomo appartengono i progetti della mente,
ma dal Signore viene la risposta della lingua.

Ma riguardo alla lingua maledica troverete scritto in Ecclesiastico (28,14): Una lingua malèdica ha sconvolto molti,
li ha scacciati di nazione in nazione;ha demolito forti città e ha rovinato casati potenti. E per lingua maledica si intende quella di una terza parte che dispettosamente o imprudentemente interferisce tra due contendenti.

In secondo luogo, per quanto riguarda gli Ecclesiastici, vale a dire, chierici e religiosi di ambo i sessi, S. Giovanni Crisostomo così commenta il passo evengelico, "egli scacciò dal tempio loro che compravano e vendevano": dal sacerdozio può nasce tutto ciò che è bene e tutto ciò che è male .
S. Girolamo nella sua epistola a Nepoziano (?) dice: Evitare come la peste un prete che pratica il commercio, che è salito dalla povertà alla ricchezza, da una condizione infima ad una di agiatezza.
E il Beato Bernardo nella sua Omelia 23 sui Salmi dice dei chierici: Se un sacerdote dovesse manifestarsi apertamente come un eretico, che sia cacciato e messo a tacere. Se si tratta di un nemico violento, lasciate che tutti gli uomini buoni fuggano da lui.

Ma come facciamo a sapere quali sono quelli da scacciare o da cui fuggire? Perché tra di essi ve ne sono di amichevoli ed ostili, pacifici e litigiosi, di natura altruista o assolutamente egoistica.

E in un altro luogo: I nostri vescovi sono diventati lancieri, e da pastori, tosatori del gregge.
E per vescovi qui si intendono quegli Abati orgogliosi che impongono ai loro sottoposti fatiche pesanti che essi non oserebbeero sfiorare con il loro dito mignolo.

E S. Gregorio dice sui pastori: Nessuno fa più male nella Chiesa di colui che, avendo il nome o l'ordine della santità, vive nel peccato, perché nessuno osa accusarlo di peccato, e quindi il peccato è ampiamente diffuso, poiché il peccatore è onorato per la santità del suo ordine.

Il Beato Agostino parlando dei monaci a Vincente il Donatista dice:non ho problemi a confessare alla tua carità ed al cospetto del Signore nostro Dio, ciò che la mia anima ha potuto osservare da quando ho iniziato a servire Dio, cioè le grandi difficoltà che ho vissuto per il fatto che è impossibile trovare uomini peggiori o migliori di quelli che onorano o disonorano i monasteri.

Della malvagità delle donne si parla di in Ecclesiastico XXV: Non c'è testa sopra la testa di un serpente: e non c'è ira sopra l'ira di una donna.
E meglio dimorare con un leone o con un drago che tenere casa con una donna malvagia.
E tra le molte cose dette nei passi che seguono e precedono sulla donna malvagia, vi è la seguente: Tutte le malvagità non sono che piccolezze a fronte della malvagità della donna.

Perciò S. Giovanni Crisostomo così commenta il passo evangelico "non è bene sposarsi" (S. Matteo XIX): Che altro è la donna, se non un nemico dell' amicizia, una punizione inevitabile, un male necessario, una tentazione naturale, una calamità auspicabile, un pericolo domestico, un danno delizioso, un male della natura, dipinto con bei colori !

Tuttavia, esssendo un peccato ripudiarla, la convienza con lei è una tortura necessaria; poiché o commettiamo adulterio ripudiandola o dobbiamo sopportare una quotidiana lotta.

Cicerone nel suo libro secondo della Retorica dice: i desideri degli uomini, li conducono verso un unico peccato, ma la lussuria delle donne li conduce a tutti i peccati, poiché la radice di tutti i vizi della donna è l'avarizia.

E Seneca nelle sue tragedie: Una donna o ama o odia, non c'è una terza possibilità. E le lacrime della donna sono un inganno, perché possono nascere da vero dolore o possono essere una trappola. Quando una donna pensa da sola, pensa male.

Ma per le donne buone vi sono altrettanti elogi e leggiamo che esse hanno portato beatitudine agli uomini ed hanno salvato i popoli, terre e città, come è evidente nel caso di Giuditta, Debora, e Esther.

Vedi anche la Prima Lettera ai Corinzi (VII): Se una donna ha un marito che non crede, non sia obbligata a lasciarlo, poiché il marito non credente è santificato dalla moglie credente.

E in Ecclesiastico (26): Beato l'uomo che ha una moglie virtuosa, poiché il numero dei suoi giorni sarà raddoppiato. E in tutto questo capitolo si trovano analoghi elogi dell'eccellenza delle donne virtuose, come anche nell'ultimo capitolo dei Proverbi, riguardante, appunto, una donna virtuosa.

E tutto ciò è reso evidente, anche nel Nuovo Testamento, relativamente alle donne, alle vergini e alle altre sante figure femminili che hanno ha portato nazioni e regni lontano dal culto degli idoli, nel seno della religione cristiana.

Chi consulta l'opera di Vincenzo di Beauvais (in Spe. Histo., XXVI. 9) troverà illustrati i fatti meravigliosi della conversione dell'Ungheria da parte della cristianissima Gilia e di quella dei Franchi da parte di Clotilde, la moglie di Clodoveo.
Perciò in molti dei rimproveri che leggiamo nei confronti delle donne, la parola donna è usata per indicare la concupiscenza della carne.

Altri ancora hanno propugnato altri motivi per cui le donne sono più soggette alla superstizione rispetto agli uomini.
E la prima è che sono più credule e poiché lo scopo principale del diavolo è quello di corrompere la fede, egli preferisce attaccare le donne.V. Ecclesiastico (19:4) Chi si fida con troppa facilità è di animo leggero,chi pecca danneggia se stesso.
La seconda ragione è che le donne sono naturalmente più impressionabili e più pronte a ricevere l'influenza di uno spirito disincarnato e quando questa influenza è benigna esse divengono molto buone, ma quando l'influenza è maligna divengono molto cattive.

Il terzo motivo è che sono linguacciute ed incapaci di nascondere alle compagne i segreti delle arti malvagie di cui sono a conoscenza e, dal momento che sono deboli, trovano un modo facile e segreto di vendicarsi attraverso la stregoneria.

Vedi Siracide, come citato sopra:E' meglio dimorare con un leone con un drago che tenere casa con una donna malvagia. Tutte le malvagità sono piccolezze a fronte della malvagità della donna.
E a questo può aggiungersi che, essendo molto impressionabili, tendono ad agire di conseguenza.

Ci sono anche altri autori che avanzano altre motivazioni e nell'avvalersi di tali opinioni predicatori devono essere molto attenti. Perché è vero che nel Vecchio Testamento le Scritture contengono molte cattive opinioni sulle donne - e questo a causa della prima tentatrice, Eva e delle sue imitatrici, ma poi nel Nuovo Testamento, troviamo un cambiamento di nome, per cui Eva diventa Ave (come dice S. Girolamo) e il peccato di Eva è cancellato dalla benedizione di Maria.

Pertanto i predicatori devono sempre elogiare il più possibile le donne.


Ma poiché ai nostri tempi questa perfidia (la stregoneria) è più diffusa nelle donne rispetto agli uomini, come si apprende dall'esperienza reale, se qualcuno è curioso di sapere il motivo, si può aggiungere a quanto è già stato detto quanto segue: che, poiché esse sono più deboli sia nella mente e corpo, non è sorprendente che esse soggiacciano maggiormente agli incantesimi della stregoneria.


Anche per quanto riguarda l'intelletto o la comprensione delle cose spirituali esse sembrano essere di natura diversa dagli uomini, un fatto che viene garantito dalle autorità, sostenuta da vari esempi tratti dalle Scritture. Terenzio dice: Le donne sono intellettualmente come i bambini. E Lattanzio (Institutiones, III): Nessuna donna ha mai capito la filosofia, tranne Temeste. Si veda, inoltre, Proverbi (11), dove nel descrivere una donna si dice: Come un gioiello d'oro sul muso di un porco, è la donna avvenete che manca di discrezione.



Ma la ragione naturale è che essa è più carnale di un uomo, come si evince dalle sua molte abominazioni carnali. E va notato che c'era un difetto nella formazione della prima donna, poiché essa venne formata da una costola curva, cioè da una costola del seno, che si piega come se fosse in una direzione contraria all' uomo.
E poiché attraverso questo difetto essa è un animale imperfetto, si inganna sempre.

Per cui Catone dice: Quando una donna piange, sta tessendo insidie. E ancora: Quando una donna piange, sta lavorando ad ingannare un uomo.
E questo è dimostrato dalla moglie di Sansone, che lo ingannò, convincendolo a rivelarle la risposta all'enigma che egli aveva proposto ai Filistei.

Ed è evidente nel caso della prima donna (Eva) che aveva poca fede, perché quando il serpente le chiese perché, con Adamo, non mangiassero di ogni albero del Paradiso, lei rispose: Di ogni albero, ecc - forse perché si muore.
In tal modo dimostrò di dubitare, e di confidare poco nella parola di Dio.

E tutto questo è indicato dall'etimologia della parola, poiché Femina proviene da Fe (fede) e Minus, in quanto è sempre più debole nel mantenere e conservare la fede.
E questo fa parte della sua natura femminina, sebbene sia per grazia che per natura la fede non è mai venuta meno nella Beata Vergine, anche al momento della Passione di Cristo, quando venne meno in tutti gli uomini.
Pertanto, una donna malvagia è per sua natura più facile a vacillare nella sua fede, e di conseguenza ad abiurarla, il che è la radice della stregoneria.
E per quanto rigiuarda la sua altra qualità mentale, vale a dire, la sua naturale inclinazione; quando odia qualcuno che in passato ha amato, essa ribolle di rabbia e di impazienza in tutta la sua anima, così come le maree del mare sono sempre agiatate e ribollenti.
Molte autorità alludono a questa causa. Ecclesiastico (XXV): Non vi è alcun ira maggiore delll'ira di una donna.
E Seneca (Tragedie, VIII): nessuna potente fiamma o rigonfiarsi di venti o arma mortale è da temere come la lussuria e l'odio di una donna ripudiata dal letto matrimoniale.

Ciò è dimostrato anche dal caso della donna che falsamente accusò Giuseppe e lo fece in carcere perché non aveva acconsentito a commettere adulterio con lei (Genesi xxx).

E veramente la causa più potente fra quelle che contribuiscono ad un aumento delle streghe è la rivalità tra coloro che sono sposati e le donne e gli uomini non sposati.
E se succede così anche tra le sante donne, cosa accadrà tra le altre?
Ed infatti si può vedere in Genesi (21) quanto insofferente ed invidiosa di Agar, quando questa concepì un figlio o quanto Rachele, che non ppotava avere figli, fosse gelosa di Leah ed Anna, che era sterile, della fertile Peninnah (Libro I dei Re, 1), come Miriam mormorò e parlò male di Mosè e venne perciò colpita dalla lebbra e come Marta fu gelosa della sorella Maria Maddalena (S. Luca, 10).
Su questo puntoi vedasi Ecclesiastico (16): inutile chiedere ad una donna pareri riguardo apersone di cui sono gelose. Il che equivale a dire che è sempre inutile chiedere alle donne pareri, poiché vi è sempre gelosia, ossia invidia, in una donna malvagia.
E se le donne si comportano così tra di loro a maggior ragione lo faranno nei riguardi dell'uomo.

Edited by Percival - 19/11/2009, 09:18
 
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Malleus Maleficarum

Parte 1 Questione VII

Se le streghe possano influenzare le menti umane verso l'amore o l'odio.



Ci si chiede se i diavoli, per mezzo delle streghe, possano modificare o incitare le menti degli uomini, all'amore disordinato o all' odio e si sostiene che, seguendo le precedenti conclusioni, non possono farlo.
Perché ci sono tre cose in uomo:la volontà, la comprensione, e il corpo.
Il primo è governato da Dio (per, Il cuore del re è nelle mani del Signore), la seconda è illuminata da un angelo, mentre il corpo è governato dai movimenti delle stelle.
E come i diavoli, non possono effettuare cambiamenti nel corpo, tanto meno hanno il potere di suscitare l'odio o l' amore nell'anima. ed è evidente, infatti, che sebbene i demoni abbiano più potere sulle cose materiali, che sulle cose spirituali, essi non possono determinare cambiamenti neanche nel corpo, come è stato spesso provato.

A questo proposito viene citato quanto è stato detto prima e cioè che chiunque crede che una qualsiasi creatura possa essere cambiata in meglio o peggio, trasformato in un altro genere o apparenza, se non dal Creatore di tutte le cose, è peggio di un pagano e un eretico.

Inoltre, tutto ciò che agisce secondo un progetto conosce il suo effetto.
Se, dunque, il diavolo potesse cambiare le menti degli uomini, verso l'odio o l'amore, egli sarebbe anche in grado di vedere i pensieri interiori del cuore, ma questo è contrario a ciò che viene detto nel Libro del Dogma Ecclesiastico: Il diavolo non può vedere i nostri pensieri interiori. E di nuovo nello stesso passo: Non tutti i nostri pensieri vengono dal demonio, ma a volte essi derivano dalla nostra scelta.

Inoltre, l'amore e l'odio sono una questione di volontà, la quale è radicata nell'anima, e pertanto, non possono essere causati dal diavolo con le sue astuzie. La conclusione è che solo Colui (come dice S. Agostino) che l'ha creata è in grado di entrare nell'anima.

Inoltre, non è valido sostenere che siccome i demoni possono influenzare le emozioni interiori, pertanto, essi possono governare la volontà.
Perché le emozioni sono più forti della forza fisica e il diavolo non può produrre alcun effetto per via materiale, come ad esempio la formazione di carne e sangue, e quindi a maggior ragione non può produrre effetti sulle emozioni od attraverso di esse.

Ma in senso contrario.
Si dice che il diavolo tenti gli uomini non solo visibilmente ma anche invisibilmente, ma questo non potrebbe essere se egli non fosse in grado di esercitare una qualche influenza sulla mente interiore.

Inoltre, S. Giovantenni Damasceno dice: Tutto il male e tutta la sporcizia è ideata dal diavolo. E Dionigi, de Divin. Nom. IV: La moltitudine di demoni è la causa di ogni male, ecc


Risposta. In primo luogo, bisogna distinguere un tipo di causa da un altro: in secondo luogo, mostreremo come il diavolo possa influenzare il potere interiore della mente, cioè le emozioni, e in terzo luogo, trarremo le appropriate cinclusioni.

E per quanto riguarda il primo punto, è da considerare che la causa di tutto può essere di due specie: diretta o indiretta.

Infatti, quando qualcosa predispone le condizioni di qualche effetto, si dice essere una causa occasionale e indiretta di tale effetto. In questo modo si può dire che chi taglia la legna è la causa del fuoco.

E, analogamente, si può dire che il diavolo è la causa di tutti i nostri peccati, perché incitò il primo uomo al peccato, inclinazione tramandata a tutto il genere umano . E in questo senso sono da intendere le parole di S. Giovanni Damasceno e Dionigi.

Ma una causa diretta è quella che provoca direttamente un effetto, e in questo senso il diavolo non è la causa di ogni peccato.
Perché tutti i peccati non sono commessi su istigazione del diavolo, ma alcuni sono di nostra scelta.
Ed Origene dice: Anche se il diavolo non esistesse, gli uomini bramerebbero egualmente il cibo il sesso e cose del genere. E da queste passioni disordinate possono derivare rilevanti conseguenze, a meno che tali appetiti non siano ragionevolmente contenuta.
Ma a frenare tali disordinati desideri è quella parte del libero arbitrio dell'uomo sulla quale anche il diavolo non ha alcun potere.

E perché questa distinzione non è sufficiente a spiegare come il diavolo a volte produce una frenetica infatuazione amorosa, è inoltre da notare che sebbene egli non possa causare l'amore disordinato direttamente conculcando la volontà di un uomo, lo può fare per mezzo della persuasione.
E questo ancora una volta in due modi, visibilmente o invisibilmente. Visibilmente, quando appare alle streghe sotto spoglie umane e parla loro materialmente, persuadendole a peccare.
Così egli ha tentato i nostri progenitori nel Paradiso terrestre, sotto forma di un serpente, e così ha tentato di Cristo nel deserto, apparendogli in forma visibile.

Ma non è da pensare che questo sia l'unico modo in cui egli influenza l'uomo, perché in tal caso nessun peccato procederebbe dalle istruzioni del diavolo, eccetto quelli da lui direttamente suggeriti in forma visibile.
Pertanto, va detto che egli istiga l'uomo al peccato anche invisibilmente.
E questo in due modi: con la persuasione o per disposizione.

Con la persuasione, egli presenta qualcosa alla comprensione come una buona cosa. E questo lo può fare in tre modi: presentandola all'intelletto o alla percezione interiore o a quella esteriore. E per quanto riguarda l'intelletto, l'intelletto umano può essere aiutato da un buon Angelo a capire una cosa per mezzo dell' illuminazione, come dice Dionigi; e capire una cosa, secondo Aristotele, vuol dire subire una cosa: dunque il diavolo può imprimere alcune forme sull'intelletto, attraverso il quale l'atto di comprensione è generato.

E si può affermare che il diavolo può fare questo con il suo potere naturale, che non è, come era stato dimostrato, diminuito.
E' da dire, tuttavia, che non può farlo per mezzo di illuminazione, ma con la persuasione. Perché l'intelligenza dell'uomo è di questa condizione che, quanto più è illuminata e quanto più conosce la verità tanto più è in grado di difendersi dagli inganni. E perché il diavolo vuole che la sua illusione sia permanente, le persuasioni che egli utilizza non possono essere chiamate illuminazioni: anche se possono essere definite rivelazioni, nel senso che quando usa invisibilmente la persuasione, per mezzo di impressioni egli impianta qualcosa nei sensi interni o esterni. E così l'intelletto razionale è convinto a compiere determinate azioni.


Ma su come egli è in grado di creare un impressione sul senso interno, è da notare che il corpo, per sua congenita natura, è porato ad essere spostato dallo spirito, il che è reso palese dai nostri stessi corpi, che sono spostati dalle anime, e lo stesso avviene con le stelle.
Ma non è per sua natura adatto a essere direttamente assoggettato alle influenze e per influenze intendiamo quelle esterne, non quelle con le quali esso è stato informato.
Per questo è necessario il concorso di alcuni agenti materiali, come è dimostrato nel libro VII della Metafisica.
La materia corporea obbedisce, naturalmente, ad un angelo buono o cattivo, come per il movimento locale, ed è a causa di questo che i diavoli possono, attraverso il movimento raccogliere lo sperma ed utilizzarlo per la produzione di risultati stupefacenti.
Così come accadde che i maghi di Faraone produssero serpenti e animali reali, attraverso l'azione congiunta di agenti attivi e passivi.
Quindi non c'è nulla che impedisca ai diavoli di portare ad effetto tutte le azioni che appartengono alla sfera del moto locale e della materia corporea, se Dio non lo impedisce.


E ora esaminiamo come può il demonio, attraverso il movimento locale, eccitare la fantasia e le percezioni sensoriali interiori di un uomo a mezzo di apparizioni ed impulsi ad agire.
E' da notare che Aristotele (De somno et Uigilia) spiega la causa delle apparizioni nei sogni, attraverso il movimento locale, per il fatto che, quando un animale dorme, il sangue scorre per la sede più intima dei sensi, da cui discendono i movimenti o le impressioni che restano da impressioni passate conservate nella mente o nella percezione interiore, e queste sono fantasie o immaginazioni, che sono la stessa cosa secondo S. Tommaso, come verrà dimostrato.
Perché la fantasia o immaginazione è come se fosse il tesoro delle idee ricevute attraverso i sensi.
E attraverso questo accade che i diavoli suscitino una percezione interiore, che è il potere di conservare nella mente immagini, che sembra essere una nuova impressione ricevuta dal mondo esterno.
È vero che non tutti sono d'accordo a questo, ma se qualcuno vuole occuparsi di tale questione, si deve considerare il numero e la sede delle percezioni interiori.
Secondo Avicenna, nel suo libro sulla mente, questi sono cinque, vale a dire: senso comune, fantasia, immaginazione, pensiero e memoria.
Ma S. Tommaso, nella prima parte della domanda 79, dice che sono solo quattro, dal momento che fantasia e immaginazione sono la stessa cosa. Per timore di prolissità tralascio molte delle cose che sono state dette in materia.

Solo questo occorre osservare, che la fantasia è il tesoro delle idee, ma la memoria sembra essere qualcosa di diverso.
Infatti la fantasia è il tesoro o deposito delle idee ricevute attraverso i sensi, ma la memoria è il tesoro o deposito degli istinti, che non sono pervenuti attraverso i sensi (innati).
E ben vero quando un uomo vede un lupo, fugge via, non a causa del suo colore o brutto aspetto, che sono le idee ricevute attraverso i sensi esterni e conservate nella sua fantasia, ma perché il lupo è il suo nemico naturale.
E questo lo sa attraverso un istinto o paura, che è a parte dal pensiero, che ha riconosciuto il lupo come ostile, ma un cane come amichevole.
Ma il deposito di quegli istinti è la memoria.
E la ricezione e la conservazione sono due cose diverse negli animali, poiché quelli che sono di un temperamento umido ricevono facilmente, ma conservano male, e al contrario avviene con quelli in cui prevalgono umori asciutti.

Per tornare alla questione. Le apparizioni che vengono nei sogni dei dormienti derivano dalle idee conservate nel deposito della loro mente, attraverso un movimento naturale locale, causato dal flusso del sangue verso la prima e più intima sede delle loro facoltà di percezione.
Parliamo di un moto locale instrinseco nella testa e nelle cellule del cervello.
E questo può avvenire anche attraverso un simile moto locale creato dai demoni.
Simili cose possono accadere non solo nel sonno, ma anche a coloro che sono sveglii. Anche in questi, infatti, i diavoli possono suscitare e stimolare le percezioni interne e gli umori, in modo che le idee conservate nel deposito delle loro menti vengano rappresentate e fatte apparire alle facoltà di fantasia e immaginazione, in modo da sembrare assolutamente reali.
E questo si chiama tentazione interiore.

E non c'è da meravigliarsi che il diavolo possa fare questo con la sua propria forza fisica, dal momento che ogni uomo, da solo, da sveglio, può volontariamente trarre dalla sua mente le immagini che vi sono conservate, in modo da richiamare a sé l' immagine di qualsiasi cosa gli piaccia. Ammesso questo, è facile individuare le cause dell'eccessiva infatuazione in amore.

Ora ci sono due modi in cui i demoni possono, come è stato detto, suscitare questo tipo di immagini.
Talvolta essi operano senza incatenare la ragione umana, come è stato detto in materia di tentazione, e con l'esempio della fantasia volontaria.
Ma a volte l'uso della ragione è del tutto incatenato, come ad esempio nel caso di certe persone affette da difetti naturali, dai pazzi e dagli ubriaconi.

Quindi non c'è da stupirsi che i demoni possano, con il permesso di Dio, tenere in catene la ragione di alcuni uomini, e questi uomini sono chiamati deliranti, perché i loro sensi sono stati portati via dai diavoli.
E ciò viene fatto in due modi: con o senza l'aiuto di streghe.

Difatti Aristotele, nell'opera che abbiamo citato, afferma che chi vive in passione è mosso anche solo da ineze, come un amante è mosso anche dalle più deboli attrattive della persona amata e lo stesso dicasi per chi odia.
Pertanto, i diavoli, che hanno imparato dalle azioni degli uomini quali sono le passioni cui essi sono principalmente soggetti, li spingono a questa sorta di disordinato amore o odio, imprimendo il loro scopo nell'immaginazione degli uomini in manera tanto più forte ed efficace quanto più facile.
Come è più facile per un amante evocare l'immagine del suo amore dalla sua memoria e conservarla piacevolmente nei suoi pensieri.

Ma essi operano anche per i tramite della stregoneria, quando fanno queste cose attraverso e su iniziativa delle streghe, a seguito di un patto stipulato con loro.
Ma non è possibile trattare di tali questioni nel dettaglio, a causa del gran numero di casi, sia tra il clero sia tra i laici.
Basti pensare a quanti adulteri molti hanno ripudiato le mogli più belle per spasimare per le più vili delle donne!

Siamo a conoscenza di una vecchia che, secondo il racconto comune dei fratelli ancora oggi viventi in quel monastero, in questo modo non solo aveva stregato e poi ucciso tre successivi Abati e fatto uscire di senno il quarto.
Lei stessa ha confessato pubblicamente, e non ha paura di dire: ho fatto così e lo faccio ed essi non possono resistere dall'amarmi poiché hanno mangiato così tanto del mio sterco. E ne mostra la lunghezza sul braccio.
Confesso, inoltre, che, poiché non abbiamo avuto modo di perseguirla o metterla sotto processo, essa sopravvive ancora oggi
Va nuovamente ricordato che il diavolo attrae invisibilmente l'uomo al peccato, non solo per mezzo della persuasione, come già detto, ma anche per mezzo di disposizione.
Ed anche se ciò non è molto pertinente, va comunque detto che attraverso siffatto monito della disposizione e degli umori degli uomini, egli rende alcuni più disposti all'ira, o alla concupiscenza o ad altre passioni.
Perché è evidente che l'organismo dell'uomo è cosi formato da renderlo più incline alla concupiscenza e all'ira e simili passioni e quando queste sono risvegliate egli è più propenso ad arrendersi a loro.
Ma perché è difficile citare i precedenti, quindi si deve trovare un metodo più semplice per esporli, ad ammaestramento del popolo.
E nella seconda parte di questo libro trattiamo appunto dei rimedi con i quali gli uomini così stregati possono essere liberati dalla malìa.

Edited by Percival - 31/12/2009, 13:09
 
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Percival
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Malleus Maleficarum

Parte 1 Questione VIII

Se le streghe possano affievolire il potere di generazione od ostacolare l'atto venereo.



Ora, il fatto che adultere e prostitute siano quelle che principalmente si danno alla stregoneria trova riscontro negli incantesimi che le streghe operano sull'atto di generazione.
E per rendere più chiara la verità, si prenderanno in considerazione le argomentazioni di coloro che sono in disaccordo con noi su questo tema.
Da alcuni si sostiene che tali incantesimi non siano possibili, dacché se lo fossero andrebbero a colpire anche coloro che sono sposati e se ciò fosse ammesso, quindi, dal momento che il matrimonio è opera di Dio e la stregoneria è il diavolo, l'opera del diavolo sarebbe più forte di quella divina.
Ma se tali incantesimi possono colpire solo fornicatori e non sposati, ciò implica il ritorno al parere per cui la stregoneria non esiste realmente, ma solo nella fantasia degli uomini, il che è stato smentito dalla prima questione.
Oppure vi dovrà essere un altro motivo per cui la stregoneria colpisce i non sposati e non gli sposati, e l'unica ragione possibile è che il matrimonio è opera di Dio.
E poiché, secondo i teologi, questo non è valido, resta ancora l'argomento che renderebbe l'opera del diavolo più forte di Dio, e poiché sarebbe disdicevole per fare una tale affermazione, è anche disdicevole sostenere che la stregoneria possa ostacolare l'atto venereo.
E ancora si argomenta che il diavolo non può ostacolare le altre azioni naturali, come mangiare, camminare e in piedi, come si evince dal fatto che, se tanto fosse stato in suo potere, avrebbe potuto distruggere il mondo intero.
Inoltre, poiché l'atto venereo è comune a tutte le donne, se esso potesse essere ostacolato lo sarebbe con riferimento a tutte le donne, ma non è così, e dunque il primo argomento è buono.
Ed invero i fatti dimostrano che non è così, perché quando un uomo dice di essere stato stregato, egli è ancora perfettamente in potenza per quanto riguarda le altre donne, anche se non con lei con il quale è in grado di accoppiarsi, e la ragione di questo è nella sua volontà (NdT coartata dalla stregoneria), per cui egli non può portare ad effetto nulla in materia.
Per contro sostiene il vero il capitolo delle Decretali (Se per effetto di sortilegio ecc): come è anche il parere di tutti i teologi e canonisti, che hanno trattato il tema degli ostacoil alla consumazione del matrimonio causati dalla stregoneria.
Ma vi è anche un'altra ragione: poiché il demonio è più potente dell' uomo, e l' uomo può ostacolare il potere generativo avvalendosi di erbe che portano frigidità o qualsiasi altro mezzo imaginabile, a maggior ragione può effettuare questa operazione il diavolo, essendo egli dotato di maggiori conoscenza e maggiore scaltrezza.
Risposta. La verità emerge abbastanza evidente da due elementi che sono già stati trattati, anche se il metodo attraverso cui avviene l'ostruzione non è stato espressamente dichiarato. Infatti è stato dimostrato che non è vero che la stregoneria esiste solo nella fantasia degli uomini, e non di fatto, ma che realmente ed effettivamente innumerevoli stregonerie possono accadere, con il permesso di Dio. È stato dimostrato, anche, che Dio lo permette di più riguardo ai poteri generativi, a causa della loro maggiore corruzione, che nel caso di altre azioni umane. Ma in merito al metodo con cui l'ostruzione è procurata, è da notare che essa non riguarda solo il potere generativo, ma anche i poteri dell' immaginazione e della fantasia.
Riguardo a questo, Pietro di Palude (III, 3) descrive cinque metodi.Egli dice che il diavolo, che è uno spirito, ha il potere su una creatura corporea di provocare o impedire un movimento locale. Quindi può impedire agli organi sessuali di avvicinarsi a vicenda, direttamente o indirettamente, interponendosi egli stesso in qualche forma corporea.
In questo modo è successo per il giovane che era stato consacrato ad un idolo e, tuttavia, sposò una giovane fanciulla, e non era di conseguenza in grado di accoppiarsi con lei.
In secondo luogo come egli può eccitare un uomo ad accoppiarsi così può congelare in lui il desiderio di farlo, tramite la forza di cose segrete di cui conosce meglio di chiunque la potenza.
In terzo luogo, egli può anche disturbare la percezione di un uomo e la sua fantasia facendogli apparire odiosa la donna :poiché come già detto egli ha il potere di influenzare l'immaginazione.
In quarto luogo, egli può direttamente impedire l' erezione del membro, adeguata all' generazione, così come gli è possibile impedire il movimento locale.
In quinto luogo, può impedire il flusso dello sperma, con la chiusura dei condotti seminali, in modo che non scenda nei canali generativi, o ricada indietro, o non fuoriesca, o in qualsiasi altro modi fallisca nella sua funzione
E continua, in accordo con quanto affermato da altri Padri e Dottori.
Ed invero Dio permette al demonio un maggiore margine di manovra nei confronti di questo atto, attraverso il quale il peccato è stato prima diffuso nel mondo, rispetto ad altri tipi di atti umani. Allo stesso modo i serpenti sono più soggetti alle magie rispetto ad altri animali.
E poco dopo afferma (Pietro della Palude N.d.R): E la stessa cosa può avvenire per la donna, poiché il diavolo può ottenebrare la sua mente in modo da farle considerare suo marito così odioso, da non per mettergli per nessun motivo al mondo di giacere con lei.

Dopo di che egli vuole trovare la ragione per cui gli uomini più delle donne sono vittime di incantesimi stregonici in campo sessuale. E lui dice che ciò avviene in quanto è più semplice ostacolare il rapporto sessuale impedendo l' erezione dell'uomo, e quindi più gli uomini che donne sono stregati.
Si potrebbe anche sostenere da qualcuno che cio' dipenda dal maggior numero di donne superstiziose rispetto agli uomini. Oppure che gli uomini fanno questo per dispregio delle mogli o che entrambi entrambi desiderino procurarsi occasione di adulterio, ed il pretesto per cercarsi altri amanti.
Ma aggiunge ancora (Pietro della Palude) che Dio permette al diavolo di infierire piu sui peccatori che sui giusti.
Disse infatti l'angelo a Tobia: "Il diavolo acquista potere su coloro che si votano alla fornicazione, ed eccezionalmente anche sui giusti come Giobbe, ma non al punto da recare danno alla capacita' di generare, e quelli soggetti a tale influenza dovranno rendere confessione e compiere altre buone opere in modo che la ferita si purifichi e la medicina non sia applicata invano.

Si risponde in via incidentale ad alcuni dubbi sulla convivenza matrimoniale

Se si domanda perche' a volte l'atto venereo viene impedito solo
nei riguardi di una donna e non di altre, la risposta di Bonaventura e'
la seguente: o perche' la strega o lo stregone attaccano merce' il
diavolo una determinata persona o perche' e' Dio a non permettere che
l'impedimento si estenda ad ogni altra persona.
La volonta' di Dio e' imperscrutabile, come accadde per la moglie di Tobia.
Per quanto riguarda le modalita' impiegate dal demonio per ottenere l'effetto impeditivo e' da dirsi che cio' non avviene merce una lesione esteriore dell'organo, bensi' intervenendo sull'uso dello stesso. Si tratta di un impedimento artificiale e non naturale ne' permanente, per cui il demonio puo'provocarlo in danno di taluni e non di altri, cosi' come puo' togliere il desiderio sessuale nei confronti di una donna e conservarlo nei confronti di altre,mediante un'erba, una pietra o altro sortilegio.

continua ....

Edited by Percival - 3/11/2012, 09:29
 
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Piergiorgio
view post Posted on 4/1/2013, 16:02




Grazie, magnifico lavoro. Spero che continui fino a completarlo. PC
 
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Laura49
view post Posted on 14/4/2015, 08:26




Congratulazioni davvero...lei dovrebbe fare un giro in Papua Nuova Guinea e contattare il Melanesian Research Institute !!!
 
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Overblackholes
view post Posted on 30/8/2015, 11:51




Ciao! Vedo che hai pubblicato, ormai da tempo immemore, la prima parte..non riesco a trovare le eventuali altre due (se le hai tradotte)...vorrei poterlo leggere integralmente..grazie per l'aiuto!
 
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view post Posted on 2/9/2015, 21:08
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Iban IT54B03268223000EM000204548

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E'stato distrutto il tempio di bel o baal in Siria da parte dell'isis. Questo tempio simboleggia l'adorazione al dio pagano zeus sincretizzato in Belzebù, signore delle mosche. Le streghe che adorano satana,il quale offre loro godimento e conoscenza, dovrebbero aver ricevuto un brutto colpo con questa demolizione. Ma le streghe trovano i loro luoghi di culto anche nei luoghi isolati, sui monti e le più potenti interagiscono con spiriti o diventano loro stesse spiriti per bisbigliare nelle orecchie delle persone e farle cadere in tentazione. Confonderle o portarle al suicidio per portare l'anima del peccatore mandante delle streghe.

Edited by Claudio Bozzacco - 3/9/2015, 22:20
 
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Luigi Giupponi
view post Posted on 28/3/2016, 19:00




Ringrazio per l' eccellente lavoro svolto. Oso sperare in un seguito molto atteso. Grazie
 
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13 replies since 2/11/2009, 10:02   30393 views
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