Storia di Nusco

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view post Posted on 26/11/2009, 11:46
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Iban IT54B03268223000EM000204548

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L'altro giorno ho incontrato il Prof Gennaro Passaro.
Mi ha detto che di recente ha pubblicato un libro sulla Storia di Nusco
stampato da Dragonetti.

Gli ho chiesto conferma circa la teoria di un'invasione araba giunta fino a Nusco
dopo la battaglia di Otranto.
Il professore ha confermato la teoria e mi ha chiesto come lo sapevo.
Gli ho riferito di averlo appreso da altri storici.

I Turchi ammazzavano gli uomini e inseminavano le donne.
In alcune aree dell'entroterra Nuscano vi sono delle comunità antropiche dalla
pelle molto scura. Caratteri simili si presentano in tutta l'area pugliese fino al Barese.

La teoria di un gene saraceno conservato a Nusco non piace a Passaro.
Però si spiega come mai sulle chiese montellesi vi sono diversi riferimenti ai Templari.
Infatti i Cavallieri Templari combattevano contro i Musulmani.

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Davanti al portone della chiesa madre di Montella c'è un sacerdote con una spada.
Un monaco guerriero, un Templare.

image

La madonna della Libera ha tre croci Templari.
Due sulle mani e una sulla gola.
Vuol dire che tutto quello che tocca, fa e dice la Madonna della Libera
è opera dei Templari.

Madonna della Libera. Come è raffigurata nell'omonima chiesa Montellese.

image

Sulla sinistra della chiesa c'è una struttura collabente detta Ospedale.
Ospedale non come lo intendiamo oggi ma nel senso di luogo di cura ed ospitalità per i pellegrini.
I Cavallieri Ospedalieri di San Giovanni difendevano i pellegrini e successivamente confluirono
nei Templari.
La chiesa della Libera si trova nel rione di San Giovanni.
A tutto c'è una spiegazione.
:B):

http://it.wikipedia.org/wiki/Cavalieri_Ospitalieri


La storia moderna di Nusco è legata ad un simbolo. Quello dello scudo crociato.
In particolare vi sono alcune facciate di case ed opere pubbliche che evocano il simbolo.
Lo stesso in uso ai Templari.

image

E' solo un caso?
:shifty:

Per chi non è della zona aggiungo che Nusco confina con Montella.
La chiesa della Libera si trova a Montella e fronteggia la collina dove è arrocata Nusco.

Madonna della Libera ovvero che ci Liberi.
Da chi? Dai Saraceni.
Lo scudo crociato che ha caratterizzato la storia moderna di Nusco è il segno del compimento dell'opera dei Templari?

:unsure:

Edited by Claudio Bozzacco - 16/1/2010, 15:22
 
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Percival
view post Posted on 28/11/2009, 09:44




Nusco fu saccheggiata (forse più di una volta) dai saraceni-arabi di Bari, guidati dall'emiro Seodan, nella seconda matà del IX secolo d.C..
L'assedio di Otranto è del 1480 (XV secolo).
Seodan aveva tolto Bari ed i territori circostanti ai bizantini e li governava come emiro in nome del califfo di Bagdad.
Dal quartier generale pugliese compiva frequenti incursioni in tutta la Campania saccheggiando paesi e monasteri e facendo prigionieri che poi vendeva sul mercato degli schiavi.
Gli arabi di Seodan erano in ottimi rapporti con i Longobardi di Salerno, tanto che, secondo l'anonimo autore del Chronicon Salernitanum, non era infrequente a Salerno la presenza di ambasciatori saraceni provenienti da Bari.
E' certo che questi ambasciatori nei loro viaggi transitavano per l'alta valle del calore e quindi dovevano conoscere molto bene le nostre zone.

Quanto ai templari non è che sia proprio peregrina l'ipotesi di un loro "collegamento" sia pure indiretto con Montella.
Non si deve dimenticare infatti che il nostro territorio ha subito la dominazione angioina per più di un secolo e mezzo.
Gli angioni erano una dinastia francese, strettamente imparentata con i monarchi di Parigi: Carlo I d'Angiò era fratello del re di Francia Luigi IX, detto il Santo, animatore della VII ed VIII crociata (1249-1250), nel corso delle quali si distinsero i templari.
Carlo II d'Angiò, anche lui protettore dei templari dell'Italia Meridionale, visitò Montella nel 1284 e vi si fermò per tre giorni.
Nel 1293 Carlo II riservò al regio demanio (ossia a sé stesso) il feudo di Montella, come parco di caccia.
La dominazione angioina proseguì con il ramo dei principi angioini di Taranto (a partire da Filippo I, fratello di Carlo II) che possedettero direttamente il nostro paese.
Ovviamente a presenziare Montella e ad occuparsi del feudo non erano in prima persona questi illustri esponenti della famiglia reale, bensì loro emissari, spesso nobili o cavalieri francesi, magari reduci dalle crociate.
Ad esempio il milite Giovanni Maillard custodiva il feudo ed il Castello di Montella, quale fiduciario di Carlo II, mentre tal Giovanni Caupons (Capone?), era governatore per conto dei nobili francesi Guglielmo de Mareches e Baldoino de Corbohans.




 
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