Angeologia di Carlo Maria Martini

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view post Posted on 28/2/2010, 11:52
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Perché esistono gli angeli?
uniscono l'uomo e l'infinito
di Carlo Maria Martini
http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Maria_Martini

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Eminenza, perché esistono gli angeli?
Michele Toriaco - Torremaggiore (Foggia)

Una lettera brevissima, ma che apre un campo assai vasto di riflessioni, di ipotesi e di ricerche. Anzitutto il mio interlocutore sembra avere la certezza che gli angeli esistano, in quanto domanda sul loro perché. Non sarei così sicuro che egli possa trovare tutti consenzienti sulla esistenza degli angeli.

Succede un po’ agli angeli come ad altre realtà: per un certo tempo sono come di moda e molti ne parlano; in un altro tempo sono come relegati nel limbo della dimenticanza. Il nostro momento storico, salvo alcune eccezioni, è piuttosto un tempo di dimenticanza. Non è sempre stato così. Per esempio san Tommaso nella sua Summa Theologiae dedicava ben quindici delle sue «Questioni» agli angeli.

Molti autori riformati rifiutano la venerazione degli angeli e non pochi dubitano della loro esistenza. I razionalisti, come è ovvio, la negano del tutto, mentre il grande teologo protestante Karl Barth riconosce agli angeli un ruolo straordinario nel piano di Dio. Io ritengo che noi ne sappiamo poco sugli angeli: tuttavia essi esistono e la Scrittura ne parla più volte come di esseri celesti e messaggeri di Dio. Perché esistono? Appare conveniente che ci siano, oltre all’uomo, che è un essere corporeo, anche altri esseri che siano come intermediari tra l’uomo e l’infinità assoluta di Dio. Come dice il Salmo 8,8: «hai fatto l’uomo poco meno degli angeli di gloria e di onore lo hai coronato». La realtà degli angeli è anzitutto una realtà di fede e il motivo ultimo della loro esistenza è, come per noi uomini, la bontà di Dio che vuole comunicarsi a esseri capaci di dialogare con lui.

Scrive Paolo che senza la risurrezione di Cristo la nostra fede è vana. Ma Gesù risorto, anziché mostrarsi al popolo e convincere tutti della sua divinità, appare ai discepoli, già convinti che egli fosse il Cristo: dunque, una testimonianza «sospetta». Il pagano Celso aveva notato l’aporia: «Quando in carne ed ossa non era creduto, senza posa annunciava a tutti la sua novella, quando invece risuscitando dai morti avrebbe offerto una sicura garanzia, allora apparve di nascosto ad una sola donnetta e a quelli della sua confraternita» (Discorso sulla verità, II 70b).
Antonio Zandonati - Rovereto (Trento)

Le dirò sinceramente che per qualche tempo sono stato anch’io turbato da questo fatto, che è esposto chiaramente in un discorso di Pietro negli Atti degli Apostoli (10, 40-42): «Dio lo ha risuscitato, al terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua resurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio». Dicevo a Gesù: «Tu hai voluto morire davanti a tutto il popolo, così che ogni persona che entrava o usciva da Gerusalemme potesse vederti nei tuoi ultimi istanti. Perché quando sei risorto non sei apparso a tutto il popolo, così che tutti ti potessero vedere?». Ho superato questo turbamento riflettendo su quattro cose.

Primo, che non si era trattato, di un’apparizione a una donnetta, ma a testimoni diffidenti e increduli. I racconti dopo la risurrezione mostrano chiaramente che i discepoli non si lasciarono convincere facilmente che quell’uomo apparso a loro era davvero Gesù vivo e vero. Secondo: ho riflettuto sulle parole e sui gesti straordinari di Gesù durante il suo ministero pubblico. Sono parole e gesti che superano il tempo e hanno un sapore di eternità. Parole che nessun uomo oserebbe pronunciare, gesti di cui la gente dice: «Non abbiamo mai visto nulla di simile» (Mc 2,12). Terzo, le profezie che facilitarono anche agli apostoli l'accettazione della risurrezione di Cristo e della sua missione nella storia. Quarto: l’anelito alla permanenza oltre la morte che è in ciascuno di noi. Mi pare che il Signore ci abbia dato motivi sufficienti per la ragionevolezza del nostro credere, ma non ce li abbia dati così schiaccianti da costringere in qualche modo la nostra libertà. La fede è sempre un fidarsi di Dio e un buttarsi nelle sue braccia.

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Sto leggendo il libro «Perché è Santo» di Slawomir Oder e sono rimasto turbato e amareggiato dalla notizia che Papa Wojtyla si flagellasse. Perché infliggere punizioni al proprio corpo, dono di Dio?
Bernardo Colussi - San Vito al Tagliamento (Pordenone)

Nessuno che abbia un po’ di conoscenza della storia dell’ascetica si stupirà di piccole afflizioni corporali, (digiuni, cilici ecc.) motivate dal fatto che, come diceva un asceta del buon tempo antico «il corpo sappia che deve servire». V’era anche il desiderio di riparare per tutti i peccati che si commettevano nel mondo. È forse improprio parlare di «flagellazione», perché si pensa a quella dolorosissima che dovette subire Gesù e che veniva praticata senza risparmio per i condannati a morte. Nella ascesi si trattava piccole penitenze, che non erano dannose per il corpo. Non si deve quindi pensare a una sorta di autolesionismo o di masochismo. Il corpo è, come lei dice, dono di Dio, ma si deve anche tener conto della sua propensione alla comodità e alla golosità. Oggi l’ascetica insiste meno su queste pratiche, benché esse siano ancora esercitate. Si è preso maggiormente coscienza del fatto che già il vivere con un certo ordine in questa società disordinata e caotica è in sé una penitenza.

Eminenza, ho un dubbio: che la preghiera «Requiem aeternam dona eis Domine et lux perpetua luceat eis, requiescant in pace» sembri poco cristiana. Mi fa pensare al Paradiso come a un grande dormitorio. Non sarebbe meglio se suonasse così: «Gaudium aeternum dona eis Domine et lux perpetua luceat eis, gaudeant in pace et in laetitia».

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Augusto Colonnelli - San Donato (Milano)

La preghiera proposta è certamente bella e chi vuole la può recitare così. Ma anche la preghiera tradizionale è bella perché secondo la pregnanza biblica del termine «Requies» va intesa non come un sonno, ma come il giusto riposo che segue alle battaglie della vita. La «luce eterna» è lo splendore del Verbo che illumina ogni cosa (cfr. Apocalisse 21.23: «La città non ha bisogno della luce del sole né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello»). Similmente il «requiescant in pace» è l’augurio di entrare con pienezza nello shalom, che è, secondo la Scrittura, la sintesi di tutti i doni di Dio.

Ascoltavo con attenzione il prologo in forma breve del Vangelo secondo Giovanni quando ho avuto un «tonfo» al cuore nel sentire: «La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta». Nella mia mente e nel mio cuore giravano le parole ascoltate e conosciute da sempre: «La luce splende nelle tenebre ma le tenebre non l’hanno accolta». Un completo ribaltamento del rapporto luce tenebre dopo circa duemila anni?
Antonio Cerino - Roma

Del verbo greco sottostante si può dare una duplice versione: «vinta» o «accolta». La gran parte degli esegeti greci, a partire da Origene, stanno per la prima interpretazione. Negli esegeti moderni si trova piuttosto la seconda. È quella che è stata seguita anche dai revisori della Bibbia in italiano. Si può oscillare tra le due tradizioni, ma non si ha un ribaltamento del rapporto «luce/tenebre» bensì una duplice possibilità di intesa dell’azione delle tenebre.

"Voi, voi che noi amiamo, voi non ci vedete, non ci sentite, ci credete molto lontani eppure siamo così vicini. Siamo messaggeri che portano la vicinanza a chi è lontano, siamo messaggeri che portano la luce a chi è nell'oscurità, siamo messaggeri che portano la parola a coloro che chiedono. Non siamo luce, non siamo messaggio: siamo i messaggeri. Noi non siamo niente, voi siete il nostro tutto. Lasciateci vivere nei vostri occhi, guardate il vostro mondo attraverso noi, riconquistate insieme a noi lo sguardo pieno d'amore, allora noi saremo vicini a voi e voi a Lui.

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Edited by Claudio Bozzacco - 29/3/2010, 09:21
 
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view post Posted on 14/4/2010, 12:24
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Cari lettori,

apro una bretella in questo post anche se si discosta leggermente dal tema principale.
Si tratta della vicenda pedofilia e vaticano.

Innanzitutto c'è da precisare che se un prete è stato pedofilo non vuol dire che i preti sono pedofili.
Inoltre la campagna diffamatoria mossa ai danni della chiesa attraverso i media in questi giorni appare quasi pilotata da qualcuno come se avesse l'intenzione di indebolirla.
Molti giornali e televisioni ci stanno dando dentro.

L'origine del problema ha semplicemente ragioni di tipo storico e politico.
Alle origini nel cristianesimo i sacerdoti si potevano sposare.
Sant'Agostino dice:
Ama e fa che vuoi.
Questo vuol dire che il credente o il sacerdote possono e potevano fare anche sesso. Infatti in alcune scissioni del cristianesimo ci sono anche sacerdoti che si sposano.
Però nei secoli passati nella chiesa cristiana questo fatto creava problemi di eredità.
Infatti il figlio del sacerdote che non avesse continuato sulle orme del padre ne diveniva lo stesso erede.
Questa eredità avrebbe potuto creare problemi di carattere patrimoniale alla chiesa.
Così fu vietato il matrimonio ai sacerdoti.

Questa condizione però crea dei disagi nel sacerdote.
Questi disagi possono manifestarsi nella pedofilia.
Nei secoli passati alcuni monasteri erano veri e propri bordelli.
La pedofilia è solo l'aspetto che balza sui giornali.
Ma di casi di sodomia e di altre espressioni collaterali della sessualità tra i prelati ve ne è a bizzeffe.
Corre voce che ancora oggi alle feste organizzate dai Cardinali nelle ville Romane siano presenti figure femminili.
Avete mai sentito parlare di Emanuela Orlandi? Era una ragazzina di 15 anni figlia di un signore che lavorava al Vaticano e che all'improvviso scomparve.

Purtroppo nella chiesa c'è questo problema.
Sesso/Patrimonio.
Magari si potrebbe trovare una formula giuridica per consentire ai sacerdoti di avere figli senza però che questi ereditino cattedrali.

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Sono sicuro che Ratzinger è d'accordo con me e sicuramente ci sarà un gesuita esperto di diritto che potrà trovare una soluzione.

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Ratzinger è il più grande Teologo vivente.
Se scrive un libro su questo tema la prima copia la compro io.
Se invece ne ha già scritti in merito indicatemi.
:rolleyes:

Edited by Claudio Bozzacco - 14/4/2010, 20:14
 
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lakiazza
view post Posted on 14/4/2010, 19:03




" Fede, ragione, verità e amore ".....leggiti questo libro allora claudio....
ovviamente un libro con un tema predominante come quello da te esplicitato, non l ho scrivera' mai.....ma in quello che ti ho citato da' spiegazioni a 360°
 
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view post Posted on 6/5/2010, 21:37
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ANGELI E DIAVOLI

Cominciamo con una breve premessa di carattere filosofico utile a comprendere il significato del cosiddetto Male presente sul nostro pianeta. Un giorno il Venerabile Reggitore di questo Sistema Solare volle creare uno spazio virtuale a scopo didattico, un vero e proprio pianeta-scuola all'interno del quale alle anime fosse consentito di evolvere sviluppando più consapevolezza. Un ambiente dove un'anima potesse gradualmente accorgersi di esistere e costruirsi gli strumenti per incrementare la sua conoscenza del mondo. Allora Egli mise in azione dei Ministri, cioè delle forze coscienti che predisponessero questo particolare pianeta. Tali forze costruttive portano in manifestazione la Sua idea, sono i messaggeri della Sua volontà: gli angeli (dal gr. angelos = messaggero).

Apriamo un inciso per dire che un "principio" o una "forza" sono degli esseri viventi coscienti, e non qualcosa di inanimato o astratto. Non si deve infatti pensare che, ad esempio, la "forza di gravità" non sia un'entità cosciente; essa è rappresentata da una serie di esseri viventi emanati da Lui per manifestare questo aspetto della Sua intelligenza creativa. Se un pianeta gira intorno a una stella è perché "qualche intelligenza" opera affinché ciò possa accadere: fra il pianeta e la stella ci sono degli esseri intelligenti che organizzano le vibrazioni allo scopo di consentire a tale qualità divina di manifestarsi. Lo stesso dicasi per ogni altra legge o principio, e in particolare per il "principio della d u a l it à", il principio che consente la presa di coscienza delle anime. Vi sono quindi angeli appositamente incaricati di provvedere alla manifestazione del principio della dualità.

Il pianeta che gli angeli-messaggeri concepiscono per ordine del Creatore, allo scopo di permettere l'evoluzione della coscienza nelle anime, è un ambiente dove vige il principio della dualità, che si manifesta nelle coppie di opposti (io/gli altri, giusto/sbagliato, bene/male, bello/brutto, caldo/freddo, giorno/notte...). Il pianeta nel quale le creature sono soggette alla dualità è chiamato Terra. Questo ambiente duale è una matrice energetica costituita da tre piani (fisico, emotivo, mentale) dove gli esseri viventi possono cogliere una dualità illusoria e divenire progressivamente più consapevoli di esistere. Se infatti un uomo non si sente separato dal resto del mondo non può individualizzarsi e prendere coscienza di sé.

Essendo tali angeli essi stessi dualità, traggono dalla propria sostanza la sostanza degli atomi che costituiscono i piani del pianeta. La matrice (dal lat. matrix = utero) non è altro che il campo energetico di una "realtà virtuale immersiva" all'interno della quale ogni anima può edificare la propria personale realtà duale; essa è il campo formato dai tre piani della personalità del pianeta (fisico, emotivo, mentale), i quali sono infatti costruiti con una sostanza che è in sé stessa duale, cioè composta di atomi duali. Per tale motivo è impossibile all'uomo cogliere l'Amore assoluto, che è sintesi - Unità - fino a quando rimane identificato con una personalità duale che appartiene al pianeta.

L'ambiente duale è detto illusorio in quanto nessuna contrapposizione può mai esistere di per sé; stiamo infatti parlando di coscienze che nascono nell'Uno per volontà dell'Uno, e non c'è mai stata, né potrebbe esserci, alcuna reale scissione. Vivere all'interno della matrice formata dai tre piani procura però un'allucinazione consensuale che fa temporaneamente credere alle anime di essere separate le une dalle altre e ognuna dall'universo; ma, ribadisco, questo non è realmente possibile, perché l'esistenza è sempre solo Una.

Gli angeli relativamente alla nostra manifestazione svolgono dunque la funzione di diavoli, creano cioè la falsa divisione (dal gr. diabolos = colui che divide, colui che getta [ballein] differenza [dia]). L'angelo svolge il mestiere di diavolo (=creatore di separatività), ma rimane sempre un angelo, un messaggero che manifesta delle forze cosmiche restando costantemente al servizio del Superiore. Fino a qui quello del diavolo è quindi un compito previsto e indispensabile.

Lucifero è, si dice, il migliore fra essi, il Suo preferito, egli è il lucis - ferum = il portatore di luce, cioè colui che permette la luce della consapevolezza grazie alla dualità; eppure proprio lui guida la ribellione. La ribellione deve accadere in quanto il Venerabile Reggitore per poter divenire consapevole di sé deve fare in modo che una parte di sé, una parte che Gli è massimamente cara - Lucifero, appunto - si illuda di potere separarsi, allo scopo di creare il necessario attrito nella manifestazione. Il Male non può essere altro che una parte del Bene che si illude di separarsi da esso, di poterlo combattere esprimendo così il suo libero arbitrio e provocando una salutare "frizione". Dobbiamo rendere omaggio al Male se oggi possiamo essere consapevoli.

Il termine diavolo deve essere una volta per tutte spogliato di ogni fuorviante significato ecclesiastico-morale. La nera figura con la coda e con le corna (simbolo di dualità e quindi falsità) simboleggia unicamente un'entità capace di manifestare la dualità dell'esistenza, un processo scientifico indispensabile al fenomeno della coscienza. Il diavolo non è cattivo, nel senso in cui lo intendiamo noi, è semplicemente duale. Fa il suo dovere.

La Terra è un'anima, un essere consapevole - a un livello evolutivo superiore a quello umano, e per noi inimmaginabile - che evolve, ed è costituito da tre piani. I frammenti dell'Uno - le anime - precipitando in questo ambiente duale vestono tre gusci - il corpo fisico, il corpo emotivo e il corpo mentale - utilizzando il materiale duale che trovano nei tre piani del pianeta. Tali involucri duali consentono alle anime di cogliere una realtà separata da sé e di divenire così sempre più consapevoli di esistere e sempre più capaci di conoscere la Bellezza insita nell'universo. La percezione di un "esterno a sé", di un "altro da sé" consente di prendere di riflesso sempre più coscienza di sé. E' un conoscersi in negativo.

LA RIBELLIONE

Il gioco funziona alla perfezione - è divinamente geniale - senonchè a un certo punto i diavoli, o angeli, si rendono conto che, essendo stati loro a edificare la matrice energetica duale che permette la manifestazione (la Terra), essi ne hanno anche il completo controllo. Sono i signori incontrastati della dualità, per cui possono manipolare i tre corpi duali (fisico, emotivo, mentale) di un qualunque organismo terrestre. Possono esercitare la loro influenza sui tre piani della Terra e di conseguenza possono farlo sui tre corpi duali dell'uomo.

Accade quindi che alcuni di tali angeli guidati da Lucifero « cadono »: essi restano abbagliati dal potere che è stato loro concesso, affascinati dalla possibilità di assoggettare totalmente un ambiente e ricavare da questo l'energia necessaria alla sopravvivenza, rendendosi così indipendenti dal loro Creatore.
"...perché è stata messa nelle mie mani ed io la do a chi voglio."

Il Creatore è colui che concede la vita, ma è anche colui che può toglierla. Tutti gli esseri viventi vanno soggetti a tale legge. Nessun uomo, così come nessun angelo, può sapere quanta vita gli verrà ancora concessa. Gli esseri viventi non hanno il controllo sulla loro vita; ne possono godere e possono evolvere all'interno di essa, ma solo il Venerabile ne dispone a suo piacimento.

Gli angeli « cadono » nel momento in cui intravedono la possibilità di rendersi indipendenti dalla volontà del Creatore tagliando ogni collegamento con Lui - che è la fonte primordiale di Vita - per iniziare a ricavare l'energia necessaria alla loro sopravvivenza dall'ambiente terrestre. Detto con un'espressione comune: vogliono "mettersi in proprio". Essi vogliono poter decidere autonomamente quanto e come vivere.

Il loro progetto è molto più ambizioso di quanto non sembri, perché per riuscire nel loro intento devono sovvertire il Piano evolutivo creando un'interferenza nella corrente della Vita; una regione dell'universo - la Terra - dove la corrente evolutiva non possa transitare; un luogo di stasi dove le creature non tendono più spontaneamente verso l'Unità; un ambiente vibratoriamente in opposizione alla Sua Volontà nel quale la dualità può regnare sovrana e l'evoluzione collassa. In questo anti-universo loro possono nutrirsi dell'energia riciclata dagli essere umani tenuti in uno stato di schiavitù inconsapevole, senza doverla ricevere direttamente dal Venerabile Reggitore. Vivono così nell'illusione di essere divenuti indipendenti da Lui e capaci di poter decidere autonomamente della propria vita.

L'uomo spesso dimentica che se esiste è perchè serve a qualcuno, esattamente come ogni altro essere nell'universo. E' un anello che occupa una ben precisa posizione all'interno di una catena evolutiva: mangia creature che stanno più in basso ed è mangiato da creature che stanno più in alto. Il fatto che lui creda di essere la creatura posizionata più in alto, e che quindi nessuno possa usarlo come cibo, è una convinzione solo sua, e non, evidentemente, delle creature che stanno più in alto di lui, le quali in realtà lo usano come lui usa i maiali da allevamento.

Il Venerabile Reggitore di questo Sistema Solare ha voluto l'uomo perchè producesse cibo, cioè energia, che è utile per la Sua evoluzione, cioè per portare a compimento il Suo piano evolutivo. Ma l'uomo nella sua condizione di addormentamento non produce la qualità di energia utile agli imperscrutabili scopi del Venerabile, ne produce invece una di qualità decisamente più bassa - con una frequenza vibratoria più lenta - che viene utilizzata come cibo dalle entità diaboliche.

L'uomo che vive inconsapevolmente viene usato come un maiale da allevamento dalle schiere di Lucifero e morendo inconsapevolmente la sua coscienza svanisce per sempre. L'uomo che durante la vita lavora per risvegliarsi produce invece un'energia che serve scopi più grandi di lui e per lui inconcepibili. Inoltre, e non è certo cosa da poco, lavorando su di sé ha la possibilità di divenire più consapevole, accedere a una nuova dimensione di coscienza e creare un corpo per la sua anima all'interno del quale egli sopravviverà coscientemente alla sua morte fisica. Egli è cibo alla pari di ogni altra creatura, ma è l'unica creatura che può scegliere per CHI essere cibo e ricavarne enormi vantaggi personali.

Per ottenere questa fantomatica indipendenza dal loro Creatore gli angeli caduti hanno intenzione di sfruttare a loro vantaggio il particolare momento evolutivo che sta interessando il pianeta Terra. È solo un piccolo pianeta fra milioni di altri, ma si trova al termine di un ciclo evolutivo e sta per effettuare un balzo quantico. La Terra è un sistema energetico che sta per entrare in una vibrazione superiore corrispondente a un nuovo livello di consapevolezza, e ciò consente a tutto il Sistema Solare - l'organismo più grande di cui noi siamo un importante centro energetico - di raggiungere un nuovo equilibrio e compiere un passo nell'evoluzione della sua coscienza.

Come tutto nell'universo, anche il nostro pianeta è costituito di vibrazioni energetiche. La frequenza complessiva che lo caratterizza è detta "frequenza Schumann" o "Risonanza di cavità Schumann" dal nome del fisico tedesco che la misurò per primo nel 1898: a quell'epoca l'energia emessa dalla Terra era di 7,8 Hertz o cicli secondo. Sino alla fine degli anni '70 la frequenza Schumann rimase invariata, o comunque è cresciuta in maniera così lenta da non poter essere percepita dalle strumentazioni disponibili. Ma da quegli anni a oggi essa è cresciuta molto più rapidamente: intorno al 1985/86 tale frequenza era passata da 7,8 a 8,6. Oggi (2002) siamo a 11,9 cicli al secondo, e continua a salire. Pare che a 13 cicli al secondo avvengano delle modificazioni a livello molecolare e la materia cambi di stato.

L'aumento della Risonanza di cavità Schumann è "accompagnato" da un altro fenomeno: la diminuzione del campo magnetico terrestre. Il nostro pianeta è un enorme magnete avente una moltitudine di livelli che ruotano per formare un campo magnetico. L'intensità della densità del campo magnetico è proporzionale alla velocità di rotazione del pianeta. Tanto tempo fa, all'incirca duemila anni fa, l'intensità del campo magnetico terrestre raggiunse il suo apice, ma da allora essa è sempre diminuita, man mano che la Terra rallentava la sua velocità di rotazione.Attualmente il campo magnetico terrestre ha raggiunto una flessione pari al 50 per cento se comparato a quello di 1.500 anni fa.

Secondo il geologo Gregg Braden il culmine della trasformazione potrà essere raggiunto quando la risonanza magnetica toccherà i 13 cicli al secondo e il campo magnetico terrestre potrebbe addirittura assestarsi attorno allo zero. Egli sostiene che per alcuni giorni la Terra smetterà di ruotare e poi inizierà a farlo in senso opposto. Se il pianeta smetterà temporaneamente di ruotare avrà una metà illuminata e l'altra metà al buio, e questo fenomeno non sarebbe la prima volta che accade, è stato già descritto migliaia di anni fa dagli antichi. Gli indiani Hopi dell'Arizona lo hanno registrato: "il giorno in cui il sole sorse due volte da due diverse direzioni nello stesso giorno, il giorno più lungo". E’ successo e sono sopravvissuti a questa esperienza.

Quando la Terra inizierà a ruotare in senso opposto muterà direzione anche il suo flusso elettrico, e quindi si invertiranno i poli. Questo processo lo si può osservare in una barra di ferro quando il flusso di elettricità che la attraversa viene invertito: si ha l'inversione dei poli. Si avrà l'impressione che il tempo scorra più velocemente man mano che ci si avvicina al culmine del processo: un giorno di 24 ore apparirà come un giorno della durata di circa 16 ore o meno. Questo "Passaggio delle Ere" è stato predetto da antiche popolazioni. Nel passato ci sono stati molti passaggi fondamentali come quello che stiamo per vivere, incluso quello che avviene ogni 13.000 anni, cioè a metà del movimento di Precessione dell'Equinozio (26000 anni circa). La dualità - il diabolos, il cosìddetto male - accompagna senza sosta la creazione perché ne è una componente fondamentale: attraverso il male si realizza « in negativo » la consapevolezza del bene.

Esso però, desiderando una propria autonomia, uno svincolo dal limitante ruolo di "strumento del bene", ha deciso di intervenire in modo massiccio sulla Terra, la cui frequenza vibratoria è prossima a effettuare un balzo quantico - e quindi attraversa una fase di instabilità - allo scopo di frenare la corsa evolutiva di quanti più individui gli è possibile. Questo tentativo di frenare crea attrito, ma l'attrito a sua volta incrementa la consapevolezza, perché la consapevolezza nasce proprio dalla frizione che si crea nell'ostacolare il flusso, altrimenti inconsapevole, della Vita. Quindi, nel tentativo di frenarci, gli esseri diabolici da una parte raggiungono il loro scopo facendo cadere in un vortice involutivo chi non è ancora pronto per un cambio di coscienza, dall'altro però accelerano il passaggio a un livello superiore di quelle anime che sono già pronte per compierlo. Più la situazione è difficile, più essa diventa per alcuni un'occasione evolutiva e per altri un'occasione di « perdizione ».

Fare in modo che gran parte dell'umanità non passi su un nuovo livello di consapevolezza rappresenta per loro un progetto di importanza vitale, in quanto la loro stessa esistenza dipende dal riuscire a tenere in vita un ambiente dove le creature non cercano più l'Unità, ma rimangono in un sonno ipnotico in cui si sentono soddisfatte della separazione, della dualità, emettendo emozioni basse (rabbia, odio, paura, senso di inadeguatezza, gelosia...) che fungono da cibo energetico per queste entità. A livello assoluto le possibilità di successo di tale piano sono nulle, in quanto il male stesso è sempre solo una componente interna del bene, e a lui non può opporsi se non in maniera relativa e per un tempo relativo. Il male può solo illudersi di opporsi per un tempo limitato, ma non ha alcuna speranza di riuscita a livello universale. Relativamente alla nostra coscienza però le conseguenze possono essere gravi, in quanto il desiderio stesso di raggiungere un obiettivo operando in senso inverso alla creazione comporta di per sé la possibilità di determinare uno stato di notevole disordine.

Dal punto di vista della coscienza cosmica si tratta di un istante di smarrimento, un piccolo vortice involutivo nell'infinito fiume della Vita, un circoscritto tentativo senza alcuna speranza... e il problema in sé non sussiste. Ma dal punto di vista della coscienza umana e della sua sfera temporale siamo di fronte alla possibilità che miliardi di anime - quelle più giovani e quindi meno pronte al balzo quantico - rimangano intrappolate nell'illusione duale e debbano subire milioni di anni di « perdizione », cioè di ritardo evolutivo.

Quei servi che il padrone al suo ritorno non troverà svegli potrebbero andare incontro a qualche guaio. Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati.

Detto in altre parole, gli uomini che al momento del balzo quantico terrestre non avranno ancora compiuto un ben preciso mutamento nella propria frequenza vibratoria - che non si saranno sufficientemente risvegliati alla propria anima - non riusciranno a seguire il pianeta quando questo assumerà la sua nuova frequenza vibratoria. Essi non saranno in sintonia con lo stato di coscienza della Nuova Terra e rimarranno allora ancorati all'attuale sfera materiale della Terra in balia delle forze della dualità, perché si troveranno in sintonia proprio con queste ultime. Le frequenze di chi sarà ancora polarizzato nella coscienza della personalità, cioè nel suo ego separativo, non entreranno in simpatia con le frequenze più elevate del pianeta. Avverrà un naturale processo fisico di selezione, e non certo una scelta divina fondata su principi morali di giusto/sbagliato bene/male.

Milioni di anime abbandoneranno il corpo già nei prossimi anni (per epidemie, omicidi, guerre) in quanto incapaci di reggere una vibrazione sempre più alta, e molte altre lo faranno in prossimità del balzo vero e proprio. Tali anime non potranno più incarnarsi sulla Nuova Terra, perchè non sarebbero in grado di costruire corpi adatti a manifestarsi a quel livello vibratorio, dovranno quindi proseguire la loro evoluzione sulla 'vecchia Terra', accolti fra le calde braccia degli esseri duali.

Stiamo parlando di una lunga fase di schiavitù dell'anima a vantaggio di forze involutive per noi inimmaginabili, che mirano allo sfruttamento totale della nostra energia animica per i loro personali scopi di sopravvivenza e ribellione. Sono entità che cercano un confronto con Lui, che hanno acceso una battaglia nella quale noi siamo pedine, sistemi energetici da convertire a loro vantaggio. Vogliono fare del nostro pianeta una zona di « ristagno energetico » abitata da semi-zombie dove la corrente evolutiva non ha più accesso, dove cioè gli individui vengono tenuti a una frequenza vibratoria minima di sopravvivenza che non consente loro di evolversi, ma solo di reagire meccanicamente a stimoli esterni controllati. Noi non rivestiamo per loro il benchè minimo valore in quanto esseri viventi in evoluzione, per loro noi siamo energia da intrappolare e utilizzare.

Non potranno impedire l'inevitabile mutamento di frequenza vibratoria del pianeta dovuto all'entrata nell'Eone di Horus, ma possono operare per 'catturare' e tenere assoggettate quante più anime possono e far sì che quando una parte dell'umanità si sposterà su un'altra frequenza, la maggior parte resti invece sulla frequenza attuale, sotto il loro dominio, ad assicurare loro il nutrimento. In quella notte due si troveranno in un solo letto, l'uno verrà preso e l'altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo, l'una verrà presa e l'altra lasciata.

Per ottenere l'assoggettamento delle anime gli angeli caduti diffondono sulla Terra delle forme pensiero separative che trattengono l'uomo all'interno della dualità. Continuando a pensare in maniera duale e saparativa (io/gli altri giusto/sbagliato bello/brutto) l'uomo produce inconsapevolmente l'energia necessaria ai suoi controllori per rafforzare il loro potere. La paura, l'odio, la rabbia, la gelosia, la depressione e tutte le emozioni negative in genere, trasformano l'energia animica, l'energia dell'Uno che scorre dentro di noi, in "materiale commestibile" per le forze oscure.

Noi usiamo quotidianamente l'energia della Vita che è in noi per produrre una qualità di energia vibratoriamente più bassa che consente loro di nutrirsi.

Chi pensa che "Matrix" sia solo un film di fantascienza e non un resoconto di come si svolge la vita su questo pianeta, non ha ancora aperto gli occhi sulla realtà che lo circonda. Lo stesso processo di trasformazione vibratoria viene messo in atto quando siamo prigionieri della competitività, del senso del possesso, del desiderio di vendetta, dell'invidia, del senso di colpa, del senso di impotenza, di ogni contrapposizione orizzontale giusto/sbagliato, e quindi ogni volta che ci schieriamo in favore di qualcuno o di qualche idea giudicando sbagliata la fazione opposta. Ognuno di questi atteggiamenti mentali ed emotivi presuppone, e quindi alimenta, il senso di separazione, si muove cioè nella direzione inversa a quella dell'evoluzione - che invece mira alla sintesi e all'Unità. Ognuno di questi atteggiamenti è nel vero senso del termine « diabolico », cioè falso e duale, e ci costringe a restare prigionieri di tali forze.

Il razionale, equilibrato e scientifico uomo del XXI secolo incontra qualche seria difficoltà nel credere che su questo globo idilliaco possano esistere dei diavoli, cioè degli esseri che si occupano di alimentare la dualità e far sentire l'uomo separato dalla Vita Una. Per scacciare questa scomoda presenza si è inventato che il diavolo è una proiezione del subconscio, un archetipo dell'umanità, qualcosa, insomma, che non ha esistenza reale e reale potere di nuocere. Non si accorge, questo razionale uomo del XXI secolo, che così facendo cancella con un solo gesto la millenaria tradizione, presente in tutte le culture e in tutte le religioni, che ha sempre trattato di demoni e diavoli come entità reali e pericolose, e ha riportato innumerevoli episodi di uomini da essi ingannati o posseduti. Egli, rifiutando questo argomento, implicitamente afferma che gli uomini che lo hanno preceduto erano degli stupidi, visionari, superstiziosi e suggestionabili, e che gli episodi del Vangelo, per citare una scrittura più vicina alla nostra cultura, sono solo rappresentazioni "simboliche".

E' oramai pratica d'uso comune considerare "simbolici" quei riferimenti culturali che mettono in dubbio gli schemi di interpretazione dell'esistenza che si fermano all'apparenza delle cose. Tutto ciò che va oltre la mera materialità diventa "simbolico" e può così essere accantonato senza troppi danni alle marmoree coscienze degli studiosi moderni. Di fronte all'inconsueto, all'extra-ordinario essi, anziché compiere l'immane sforzo creativo di ipotizzare l'azione di un differente piano di realtà sul nostro, riducono automaticamente ogni episodio a una rappresentazione simbolica dell'unico piano che hanno conosciuto fino a oggi. Il diavolo diventa allora "la parte maligna e tentatrice della psiche umana", perdendo così la sua dignità di essere cosciente!


Povero diavolo! In verità nel Vangelo, come in ogni altra scrittura sacra, tutto possiede sia una valenza simbolica che un corrispettivo reale, e non si vede perché l'uno debba escludere l'altro. Anche nell'opera sacra "I racconti di Belzebù a suo nipote" di George Ivanovitch Gurdjieff, ogni episodio è reale, sebbene contenga anche la possibilità di interpretazioni simboliche, e in questo caso persino molti dei suoi stessi allievi si sono lasciati ingannare.

Possiamo quindi confermare ciò che era già stato detto da personaggi ben più illustri di noi: la più grande astuzia del diavolo è quella di far credere che non esiste. Affogare nel ridicolo e tacciare di esaltazione visionaria chi "negli anni duemila ancora crede al diavolo" è uno dei metodi messi in atto per tenere sotto controllo le masse. E l'aspetto più interessante di questa situazione sta proprio nel fatto che oggi chi parla del diavolo è in effetti nella quasi totalità dei casi un fanatico religioso, un mistico visionario o più semplicemente una persona disturbata. Paradossalmente molti di questi strani personaggi (mistici, esoteristi o religiosi) sono in verità strumenti inconsapevoli - psichicamente manovrati - di quelle stesse forze contro cui si scagliano, e la loro involontaria funzione è proprio quella di gettare discredito sull'argomento con la loro ridicola o inquietante presenza, affinchè tale argomento venga ritenuto tabù dagli studiosi seri e intellettualmente più dotati, cioè proprio da coloro che potrebbero costruire una più efficace opera di divulgazione e di lotta contro quelle entità.

Le "schiere di diavoli" di memoria biblica dunque esistono, sono terribilmente reali e presenti, sono in mezzo a noi tutti i giorni e talvolta posseggono molti di noi, potrebbero cioè occupare e influenzare temporaneamente quegli apparati psicofisici sui quali l'anima non è ancora riuscita a ottenere un buon controllo, manovrando quegli individui che non si sono ancora risvegliati all'anima e che quindi provano quelle emozioni e di quei comportamenti separativi che attraggono queste forze. L'abitudine a emozioni negative pesanti come l'odio o la depressione con tendenze suicide creano dei veri e propri « buchi vibratori » nei corpi della personalità, cioè emissioni di frequenze estremamente basse che calamitano entità diaboliche. Ecco allora l'improvviso furore omicida, la strage compiuta dall'"inquilino della porta accanto", gli attentati terroristici.

Sono esemplari i signori o le signore apparentemente tranquilli che in un improvviso raptus di violenza sterminano l'intera famiglia o i colleghi d'ufficio, così come i giovani che pianificano ed eseguono con freddezza l'omicidio dei genitori o dei compagni di classe, o il giovane che uccide la sua compagna "per amore", oppure gli attentatori che seminano bombe convinti di fare cosa gradita al loro Dio e non si accorgono di essere già stati accolti fra le calde braccia del diavolo. "Non è possibile che io abbia fatto una cosa del genere. Non ero io" dice il ragazzo che ha sparato ai suoi genitori. Niente di più vero... non era lui!

Una casa senza padrone viene occupata dal primo profittatore che le passa accanto e che si accorge di un buco nel muro. L'uomo che non si risveglia è una "casa libera"!

VENDERE L'ANIMA AL DIAVOLO


Come vengono diffuse le forme pensiero separative dal piano sottile? Dove si trovano le entità duali al nostro piano fisico? Alcuni uomini in cambio di denaro e potere "vendono l'anima al diavolo". Decidere coscientemente di vendere l'anima al diavolo non è come diventare temporaneamente ospiti di una forza diabolica che si impossessa di noi e ci fa compiere atti criminosi - cosa che accade molto più spesso di quanto crediamo - ma significa essere tanto schiavi dei desideri materiali da voler in loro nome destinare la propria esistenza a lavorare coscientemente per le forze oscure della dualità. Ciò può esser fatto a diversi livelli: si va da coloro che si votano al male per soddisfare piccoli desideri personali, fino a coloro che fanno parte di una oligarchia planetaria, una cerchia di persone in contatto fra loro che accentra su di sé un enorme potere. Coloro che sono conosciuti come gli Illuminati. "Vendere l'anima al diavolo" significa essere così abbacinati dal desiderio di gratificazione materiale da giungere a rompere in modo definitivo il legame tra personalità e anima.

Non si tratta più di essere polarizzati nella personalità e schiavi dei desideri materiali - il che, per ragioni evolutive, ci riguarda ancora tutti - ma di qualcosa di molto più grave: essere tanto convinti che tutto ciò che si chiama esistenza sia confinato all'attuale incarnazione materiale e che nell'uomo non esista alcuna interiorità permanente, da decidere di consacrare, o meglio, « dissacrare » sé stessi alle forze della dualità in cambio di piaceri materiali, potere, fama e una vita più lunga.

Allora, se il desiderio è tanto forte da impedire ormai un qualsiasi contatto con la voce dell'anima, è possibile recidere in maniera irreversibile ogni collegamento con essa. Si realizza ciò per mezzo di riti occulti durante i quali vengono adottate particolari tecniche. Ma più che le tecniche, ciò che consente la riuscita della separazione della personalità dall'anima è la ferma e irrefrenabile v o l o n t à dell'individuo di votarsi definitivamente al Male.

A distacco avvenuto la personalità rimane comunque in vita in quanto in essa viene trattenuto il minimo indispensabile per continuare a interagire con l'illusione materiale: la Vita continua a passare attraverso di lei, e continuano ad agire il principio coesivo, che mantiene la forma dei corpi, e il principio cosciente, limitato però alla coscienza separativa dell'ego. L'anima - in quanto essere divino ospite di un corpo - invece si ritira sul suo piano e se vorrà tornare in incarnazione nella dualità, dovrà costruirsi dei nuovi corpi, perché questi si sono rivoltati contro di essa e hanno interrotto le comunicazioni.

Ciò che è rimasto di quello che era un uomo, e cioè i suoi gusci esterni, continua a vagare sulla Terra in uno stato molto simile - anche se non proprio uguale - a quello degli zombie. E', e resterà, incapace di provare alcuna emozione elevata: amore (se non nel senso di "desiderare possedere un oggetto"), amicizia, compassione, affetto, gioia, empatia non potranno più essere da lui sentite né riconosciute all'esterno. Potrà provare solo un genere di piacere relativo ai suoi corpi e alla soddisfazione dei loro desideri, oppure capire con una mente fredda che due persone si stanno amando ma non avere nessuna percezione interiore di cosa ciò significhi.

La conseguenza più spaventosa del suo gesto è però un'altra. Mentre un qualunque uomo, per quanto possa dichiararsi ateo e non credere nell'anima, e dedicarsi interamente all'ottenimento di piaceri materiali e al crimine, possiede pur sempre dentro di sé - che lo sappia o meno - il fuoco dell'anima, e quindi una certezza inconscia, profonda, di essere un'entità immortale, per quanto concerne invece l'individuo senza più anima egli percepisce dentro di sé a livello inconscio, con un'orribile certezza inimmaginabile per l'uomo comune, che un giorno per certo morirà. Egli inconsciamente sa che, dopo la sparizione della sua personalità, non esisterà più in quanto individuo. Non può esistere esperienza più agghiacciante, qualcosa che va immensamente al di là di ogni umana disperata solitudine. Mentre l'uomo comune si può illudere mentalmente ed emotivamente di essere solo, ma in realtà non lo è mai, l'uomo "venduto" è realmente solo, abbandonato a sé stesso poiché separato da tutto il resto, ridotto a un'appendice che aspetta di sparire definitivamente.

Un individuo in questa situazione è ormai disposto a qualunque compromesso con le forze oscure pur di ritardare il più possibile l'abbandono del corpo fisico, e, dopo averlo inevitabilmente abbandonato, farà ugualmente qualsiasi cosa pur di non lasciare almeno il piano astrale del pianeta. Dopo morto egli, sapendo di essere altrimenti destinato a sparire, si tratterrà con tutte le sue forze nel sottopiano più basso del piano astrale, cioè in quello più vicino al piano fisico, entrando così a far parte della folta schiera degli spiriti malvagi, quelle entità disincarnate che aleggiano nella nostra atmosfera alimentando i vizi, i crimini, le depravazioni e le emozioni più basse degli uomini per potersene nutrire e ricavare in tal modo l'energia necessaria a rimanere in quel sottopiano così vicino alla tanto agognata materia. Molti, ad esempio, preferiscono sopravvivere in forma di « vampiri » piuttosto che sparire per sempre.

Qualcuno ci ha insegnato che non dobbiamo temere chi può uccidere il corpo, ma coloro che possono far perire l'anima. Noi non possiamo morire, pertanto chi uccide i nostri corpi a livello profondo non ci danneggia in alcun modo, perché l'anima se ne costruisce degli altri e ricomincia. La nostra evoluzione non viene minimamente compromessa dall'estinzione dei nostri involucri. Ma se qualcuno ci tiene in vita e al contempo ci distacca dalla nostra anima (questo è il significato dell'espressione "far perire l'anima"), allora non solo si estinguono le nostre possibilità evolutive per quella incarnazione, ma fungiamo da canale di propagazione del male, causando così la diminuzione delle possibilità evolutive di milioni di uomini, sia sul piano fisico che su quello astrale.

Persone con queste caratteristiche trovano temporaneo, illusorio sollievo alla propria disperata condizione nella prevaricazione, nel sadismo, nello sfruttamento e nella sistematica distruzione degli abitanti della Terra - siano essi vegetali, animali o umani - con il fine di ottenere sempre più controllo su di essi, sempre più potere e sempre più piacere fisico, emotivo e mentale.

Hitler e coloro che gli erano vicini rappresentano forse l'esempio più eclatante di uomini che sono voluti divenire volontariamente canali di espressione per le forze del male. Chi ha occhi per vedere può accorgersi ancora oggi, visionando le registrazioni, che durante i suoi discorsi in pubblico Hitler canalizzava l'energia di una potente entità diabolica che lo possedeva interamente e in tal modo, attraverso lui, poteva influenzare milioni di persone e tenerle addormentate.

Gli uomini che si vendono a tali forze vengono da esse "energizzati", in altri termini per il fatto stesso di fungere da canali per l'espressione di esseri appartenenti a un piano di esistenza superiore possiedono automaticamente un carisma, una capacità di influenzare gli altri e un'energia fuori dal comune, e li possiedono nella misura in cui le loro personalità sono dotate di caratteristiche tali da poter essere sfruttate al meglio come canali del male. Gli uomini più 'dotati' in questo senso assumono allora in breve tempo un grande potere e hanno a disposizione enormi somme di denaro. Essi occupano spesso posizioni strategiche e di grande influenza per il destino del pianeta, anche se quasi mai sono figure conosciute al pubblico. Oggi chi ha veramente il potere non è minimamante interessato ad apparire in televisione!

Tuttavia ciò non deve ingannare il lettore portandolo a credere che una posizione di potere implichi di necessità l'appartenenza a tale categoria di uomini. Per esempio, il diffuso astio verso i politici espresso dall'uomo medio è del tutto ingiustificato - come d'altronde qualsiasi forma di astio - in primo luogo perché, come già detto, l'uomo comune non ha modo di conoscere i volti di chi detiene veramente il potere; in secondo luogo perché pure i maestri di saggezza che sono qui per aiutarci vengono "energizzati" dalla forza divina e utilizzati come canali di diffusione del bene da tale forza ("Non io, ma il Padre attraverso di me"), pertanto anch'essi emanano carisma e possiedono facilità nell'assumere posizioni di potere e nel guadagnare grandi somme di denaro. Potrebbero infatti gli agenti del bene avere meno capacità e possibilità materiali degli agenti del male?

L'uomo ordinario non ha quindi modo di distinguere fra chi agisce per il bene e chi lo fa per il male. Anche la guerra può diventare strumento del bene, ma ciò può essere inteso solo da chi ha cominciato a lavorare su di sé per il risveglio. L'unica maniera di cui l'uomo dispone per capire chi sta operando per il bene e chi per il male - e quindi non farsi ingannare dai falsi profeti che verranno - è costruirsi "occhi per vedere" attraverso il lavoro su di sé. Nello stato di addormentamento non può infatti comprendere nulla.

OGNUNO DI NOI VENDE LA SUA ANIMA


L'atto di vendere l'anima al diavolo non è qualcosa che concerne solo misteriose figure occulte che abitano il pianeta! Tutti noi compiamo quest'atto ogni volta che forniamo cibo ai diavoli esprimendo le nostre quotidiane emozioni negative e i nostri giudizi verso le persone o gli eventi.

Per il solo fatto che non ci sforziamo di vedere il mondo attraverso gli occhi del Cuore siamo dei venduti che ingrassano le schiere diaboliche. Ci vendiamo in cambio dei piaceri relativi alla personalità: una macchina decente, una casa, un partner, un po' di sesso. Il fatto che ci prostituiamo per tali inezie è indice della nostra inguaribile catramosa mediocrità.

LE LORO LINEE DI AZIONE

... e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia; e adorarono il dragone perché avea dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: "Chi è simile alla bestia? E chi può combattere contro di lei?" E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire per quarantadue mesi. ...Le fu pure dato di far guerra ai santi e di vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione. L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato immolato. Se uno ha orecchi, ascolti.
(Ap 13,3-9)

Gli obiettivi a cui mirano le forze oscure sono due:

a) procurarsi cibo sfruttando l'energia dell'uomo, in modo da poter rimanere svincolati dal loro Creatore. Esse sono entità duali, quindi fa parte della loro dieta ogni forma-pensiero separativa, ogni atteggiamento che implichi alla base il non amore, il non riconoscersi come Unità.

b) ottenere un accentramento del potere che consenta un controllo totale delle energie della popolazione planetaria: un Nuovo Ordine Mondiale retto da un Grande Fratello informatico onnipresente. Questo obiettivo è solo una conseguenza del primo, in quanto è necessario conseguirlo allo scopo di potersi procurare cibo liberamente e per un tempo indeterminato.

Per realizzare questi obiettivi le forze della dualità mettono in atto alcune linee di azione che alimentano la diffusione di forme pensiero separative nell'umanità:

- Fare sì che l'uomo si consideri esclusivamente un corpo e una mente mortali - cioè un mucchio di materia pensante che dispone di questa unica vita - anziché un essere divino immortale che si trova solo temporaneamente dentro una personalità mortale allo scopo di acquistare più conoscenza e più consapevolezza.

- Fare sì che l'uomo identifichi la reale conoscenza con il sapere mentale razional-scientifico. Anche la stessa spiritualità viene sostituita da una serie di nozioni filosofiche e dall'applicazione di tecniche psicologico/meditative, evitando così che l'uomo lavori concretamente per espandere la sua coscienza e aprire il suo Cuore alla ricerca della Verità. Si delega inoltre a una 'comunità scientifica' il potere di decidere ciò che può essere creduto e ciò che non può essere creduto dalle 'masse ignoranti'.

- Fare sì che gelosia, invidia, desiderio di vendetta, senso di colpa, paura e critica verso gli altri vengano mostrate come la 'normalità', affinché siano giustificate e considerate da tutti "inevitabili manifestazioni umane".

- Fare sì che l'uomo viva nella separatività (divide et impera). Si applica a questo scopo il principio delle opposte fazioni: si divulgano attraverso i media due o tre opinioni concernenti un evento - che può riguardare la sfera politica, militare o sociale - si fa poi in modo che si creino degli schieramenti e che tutti aderiscano a uno degli schieramenti criticando e accusando le fazioni 'nemiche'.

- Fare sì che venga inculcato il 'senso dello sbagliato', anch'esso conseguenza e causa della separatività. L'uomo comune è portato a pensare: "Nel mondo c'è sempre qualcosa che non va per il verso giusto", mentre chi ha occhi per vedere afferma che il mondo è perfetto.

- Fare sì che l'uomo viva nella paura, nell'angoscia e nell'ansia. Si vive in apprensione perché l'omicidio, il furto, la truffa, l'aggressione, la malattia infettiva, l'attentato terroristico o il tracrollo economico sono sempre dietro l'angolo e potrebbero colpire chiunque e in qualsiasi momento. Si fa in modo che ognuno di noi si senta sempre più insicuro in mezzo ai suoi simili e cerchi protezione e sicurezza dall'"alto" in un Governo Globale dotato di massimo controllo e potere di accentramento delle decisioni: tutti sotto un'unica bandiera!

- Fare sì che le moltitudini siano uniformi, cioè che adottino gusti e comportamenti simili in ogni luogo del pianeta: stessi cibi, stessi format televisivi, stessi film, stessa musica, stessi best-seller, stessi videogiochi. L'uniformazione degli stimoli sensoriali provenienti dall'esterno porta inevitabilmente all'uniformazione dei pensieri e delle reazioni emotive. Uomini che guardano gli stessi programmi e ascoltano la stessa musica, cominciano a pensare gli stessi pensieri; diventano quindi prevedibili e controllabili nelle loro reazioni emotive agli eventi diffusi dai media. Manovre commerciali, rivolte, guerre, elezioni politiche possono così essere pianificate a tavolino manipolando e direzionando le reazioni della massa.

Queste linee di pensiero anestetizzanti sono quelle già messe in atto quotidianamente. La causa dell'attuale sottomissione siamo, ovviamente, noi stessi, in quanto ci viene dato dall'esistenza solo ciò che inconsapevolmente chiediamo nel nostro sonnambulismo. Accenno invece ora ad alcune iniziative tese alla sodomizzazione del genere umano che potrebbero essere rese operative in un prossimo futuro:

- Diffondere un virus ( Aviaria?!? ) che faccia ammalare milioni di persone e poi far apparire un 'messia' capace di guarire gli ammalati, il quale in realtà ha a disposizione l'antidoto e lo distribuisce magari sottoforma di 'acqua benedetta' o simili. In seguito masse consitenti di individui penderebbero dalle labbra di questo falso profeta.

- Incrementare gli atti terroristici fino a rendere la situazione insostenibile. Tutte le nazioni si unirebbero sotto un'unica bandiera e accetterebbero qualsiasi violazione della libertà personale e della privacy. (Sta già accadendo).

- Creare un 'messia' che inviti all'amore, alla pace, alla meditazione e al buonismo e compia prodigi e guarigioni miracolose. Anche qui lo scopo è mostrare un falso profeta nelle cui parole le masse potranno riporre la loro fiducia. Tale sarà il comportamento dell'anticiristo, il quale non parlerà di guerra e distruzione, ma di pace e amore. Per questo motivo ...saranno tratti in inganno anche gli eletti.

- Simulare un'invasione extraterrestre. Anche in questo caso abbiamo il risultato voluto: tutte le nazioni si unirebbero sotto un'unica bandiera e accetterebbero qualsiasi violazione della libertà personale e della privacy.

- Iniettare dei microchip, legalmente oppure illegalmente, attraverso l'inoculazione di vaccini (in alcuni paesi è già stato fatto). Tali microchip esistono già e vengono collocati sul palmo della mano o sulla fronte e trasmettono in tempo reale a un computer centrale tutti i dati medici del soggetto (dal gruppo sanguigno allo stato del suo battito cardiaco o della pressione), consentono la sua localizzazione in qualunque punto del mondo, e in futuro serviranno anche da bancomat per l'acquisto di qualsiasi bene ovunque, per accedere agli alberghi, pagare le autostrade...

Se si sceglierà la via legale le persone verranno convinte a farsi innestare il microchip attraverso grandi campagne pubblicitarie che lo presenteranno come la soluzione a tutti i problemi (delinquenza, sequestri, terrorismo, sparizione dei bambini, anziani malati e soli, eliminazione della cartamoneta...). Tali sofisticati strumenti porterebbero però anche al controllo mentale ed emotivo degli 'innestati', in quanto da una centrale operativa verrebbero inviati segnali capaci di influenzare l'apparato psicofisico di tali individui: aggressività e depressione delle masse sarebbero così pilotate dall'alto.

E operava grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini. E seduceva gli abitanti della terra con i prodigi che le fu concesso di fare...

Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei.
(Ap 13,13-18)

Seguì un terzo angelo, dicendo a gran voce: "Chiunque adora la bestia e la sua immagine, e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, egli pure berrà il vino dell'ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello". Il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli. Chiunque adora la bestia e la sua immagine e prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno né notte.
(Ap 14,9-11)

NON ODIARE


Alla luce della situazione sopraesposta risulta semplice comprendere che alimentando l'insofferenza e l'odio verso le entità duali stesse, o nei confronti degli eserciti, della globalizzazione o dei responsabili dell'inquinamento ambientale, si ottiene l'effetto esattamente opposto a quello voluto. Chi agisce in tal modo diviene egli stesso inquinatore del pianeta... e anche della peggior specie: inquinatore mentale ed emotivo. Le forze duali si nutrono infatti proprio di quelle basse emozioni che l'uomo esprime nei suoi maldestri tentativi di ostacolarle.

Se si incrementa la separatività non si fa altro che incrementare il potere dei signori della dualità. E' un discorso perfettamente logico. La "battaglia per la Terra" si combatte a livello sottile, non sul piano fisico grossolano.

Come sconfiggere un nemico che si nutre di odio? Con l'amore. Non combattendolo, ma sottraendogli i soldati; divulgando cioè il risveglio delle coscienze e facendo così in modo che nessuno sia più disposto a farsi abbagliare dalle sue promesse. Il vecchio modo di intendere la vita appassirà con un moto naturale derivante dal non riuscire più a trovare terreno fertile nelle coscienze ormai liberate dei nuovi uomini.
Le informazioni riguardo il loro operato vanno diffuse; essi vanno portati allo scoperto, mostrati all'opinione pubblica, ma non odiati, bensì trascesi, resi impotenti dall'avanzare di una nuova visione dell'esistenza all'interno della comunità umana, resi innocui perché superati dalla nuova presa di consapevolezza. Allora moriranno d'inedia, perché non saranno più alimentati in alcun modo da un'umanità consapevole ormai incapace di provare in famiglia, sul lavoro, in auto o davanti alla tv le basse emozioni che costituiscono il loro cibo.

Ogni genere di interferenza culturale che risvegli le coscienze dal piattume quotidiano può essere compiuta, non ci sono limiti a ciò che si può fare per aiutare il risveglio degli uomini, purchè ogni intervento non sia mai accompagnato da odio e risentimento nei confronti di un presunto nemico; il che trasformerebbe un'azione a favore del Bene in un'azione contro. Rammento che la saggezza popolare ha sempre saputo che "non si sconfigge il diavolo divenendo noi stessi diavoli": nel momento in cui li si odia si entra a far parte delle loro schiere, divenendo inutilizzabili per il servizio all'umanità.

Non ha d'altronde alcun senso logico voler odiare entità che sono solo manifestazioni energetiche agenti secondo una natura duale. Quale colpa avrebbero commesso se non quella di esistere e di voler svolgere il loro compito secondo la loro natura? Sarebbe come accusare la forza di gravità di essere di ostacolo all'uomo. Lo è, ma la colpa è della struttura dell'uomo, non della forza. Per gli uccelli la forza di gravità non è un problema, bensì un mezzo per godere della Bellezza del volo.
Se l'uomo è schiavo delle forze duali lo deve al suo addormentamento, non a una loro presunta 'cattiveria'.

Non è odiando le forze del Male che si salva il mondo... ma nemmeno restando nella passività. Ogni uomo ha un suo lavoro da svolgere. Il lavoro dell'uomo consiste nel cominciare a risvegliarsi alla sua anima con il fine di diventare più utile al risveglio del pianeta. E' un lavoro 'per', non 'contro'. Il vero guerriero non si occupa del male, non spreca le sue energie, egli è un artista che si focalizza su opere e interventi che facciano crescere a dismisura il Bene nel mondo.

Grazie.
 
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view post Posted on 23/3/2011, 10:45
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Gentili lettori,

la chiesa moderna non è più come quella del 1600. Si rinnova, studia e si prepara ad affrontare i dibattiti più scottanti.
Nel simbolo del Vaticano ci sono due chiavi sormontate da una corona. Probabilmente simboleggiano la detenzione del codice di lettura e di interpretazione della vita e del mondo.

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Tuttavia se vi mettete ad approfondire il vasto tema rischiate di toccare tasti scomodi.
Speriamo di poter intrattenere un dibattito con un prelalto, qualche volta, magari proprio a Roma.

La programmazione di «Correva l'anno» sul 150° anniversario dell'Unità d'Italia è proseguita con una puntata sul cardinal Carlo Maria Martini: il fine biblista, il teologo, il mai dimenticato arcivescovo di Milano (Raitre, lunedì, ore 23.10).


Al centro di ogni ricordo del cardinale c'è sempre la Scrittura. È stato il suo più grande insegnamento: come lasciarsi interrogare dalla pagina biblica, come imparare a fare silenzio per ascoltare le pagine del testo sacro, come fare della Bibbia il precetto segreto che risuona nel cuore di ogni persona umana.
Il ritratto di Nicola Vicenti ha messo in luce, tra altri, due aspetti fondamentali che riguardano il mondo della comunicazione e, più in generale, del sapere. Il primo è sulla «lectio divina», la lettura dei testi sacri, l'antico metodo dei Padri della Chiesa, che a loro volta si richiamavano all'uso rabbinico, e che prevede tre grandi gradini o momenti successivi: la «lectio», la «meditatio», la «contemplatio». Martini li ha spiegati così, dandoci una preziosa lezione su quello che dovrebbe essere il nostro rapporto con tutti i testi, dai libri alla tv: per non restare alla superficie delle cose bisogna procedere all'attenta lettura del testo, a una riflessione sul testo e infine al dialogo con il testo, rendendosi cioè disponibili a quanto letto o visto.


Il secondo aspetto riguarda la tv. A differenza di molta letteratura negativa (che di solito suscita facili consensi e si esprime nell'elenco dei danni provocati dalla «cattiva maestra» sulla società), il cardinal Martini ha affrontato il tema della tv con spirito positivo, con fiducia, quasi con entusiasmo. Il libro era Il lembo del mantello (1991), una riflessione sulla comunicazione suggestiva come e più di una parabola.
Paolo Mieli ha chiuso la puntata definendo il cardinal Martini «un grande guardiano di confine». Che è una bella definizione di sapore biblico.

Aldo Grasso


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Edited by Claudio Bozzacco - 23/3/2011, 11:14
 
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view post Posted on 3/10/2011, 10:38
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Anche Ratzinger, papa ed illustre teologo, si è soffermato sul tema angeologico.

Papa:"Angeli esistono e vegliano su di noi"
Esistono gli angeli e un angelo custode accompagna ogni uomo dalla nascita alla morte, perché Dio ama ogni persona nella sua unicità e la protegge incessantemente,ribadisce Benedetto XVI prima dell'Angelus


2/10/2011 - JOSEPH RATZINGER RICORDA ANCHE LA RESPONSABILITÀ DI CHI HA AUTORITÀ NELLA CHIESA.Il Dio cristiano accetta di farsi debole, finisce in croce, ma è un Dio giusto, che se necessario punisce i malvagi.

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«Dall'inizio fino all'ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione»: gli angeli esistono e «la Chiesa li venera quali custodi, cioè ministri della divina premura per ogni uomo», ha ricordato Benedetto XVI prima dell'Angelus, commentando l'odierna ricorrenza degli Angeli custodi. «Cari amici - ha assicurato il Papa teologo ai 40mila fedeli presenti in piazza San Pietro - il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell'umanità e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli». Ricordando poi la preghiera letta oggi a Pompei, il Pontefice ha sottolineato che «gli Angeli fanno corona all'Augusta Regina delle Vittorie, la Beata Vergine Maria del Rosario, che nella prima domenica di ottobre, proprio a quest'ora, dal Santuario di Pompei e dal mondo intero, accoglie la fervida Supplica, affinchè sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, la bontà di Dio».Michele, Gabriele, Raffaele, messaggeri di Dio per gli uomini, o l'angelo custode, che accompagna una persona dalla nascita alla morte, gli angeli, secondo la Bibbia, la teologia e la devozione popolare sono esseri spirituali, incorporei e immortali, dotati di intelligenza e volontà. In quanto spiriti, non hanno bisogno di un luogo materiale per esistere, contemplano il volto di Dio e lo servono. Tra i loro compiti: vegliare sugli uomini, presentare a Dio le loro preghiere, presiedere i destini delle nazioni. L'arcangelo Michele è ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana. L'arcangelo Gabriele ha sempre avuto il compito di annunciatore, messaggero, divulgatore della Parola di Dio nei confronti dell'umanità; egli si manifesta in prevalenza per annunciare l'incarnazione e la nascita di fanciulli molto speciali. Raffaele è l'arcangelo che fin dai tempi più antichi ha in custodia la facoltà di guarire. In tempi moderni il suo dominio si è esteso sulla medicina, la farmacologia, la chimica. Il cristianesimo primitivo, nel V secolo, soprattutto con Dionigi Areopagita, mutua dal giudaismo l'idea di questi esseri spirituali, che comunque era presente già nella filosofia greca antica, come dimostra il Fedone di Platone. A seconda della loro maggiore o minore vicinanza a Dio, secondo la chiesa cattolica, gli angeli sono divisi in una gerarchia: prima i serafini, i cherubini e i troni; poi le dominazioni, le virtù, le potenze, e infine, nella terza sfera, i principati, gli arcangeli e gli angeli. Cioè Dio, che è spirito assolutamente perfetto, si rispecchia negli esseri spirituali che, per natura, cioè a motivo della loro spiritualità, gli sono molto più vicini delle creature materiali e costituiscono l'ambiente più vicino al creatore.
 
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view post Posted on 5/10/2011, 11:07
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Considerato che la sezione del forum dedicata alle religioni è visitata da studiosi del tema, vorrei segnalare loro un luogo dove possono approfondire le loro ricerche. Questo si trova a Roma, città ad alta frequentazione religiosa, tra Termini e Porta Maggiore, in via Napoleone III numero 1.

www.piac.it/


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view post Posted on 21/10/2011, 09:21
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Buongiorno cari,

sul tema oggetto della discussione è stato scritto anche un libro.

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Adesso non resta che girare un film.

In questo periodo storico di passaggi politici possiamo notare come in Libia è stato nominato un governatore temporaneo il cui nome è Jibril.
Jibril nell'Islam è l'equivalente dell'Arcagnelo Gabriele nel cristianesimo.

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Quella di Jibril è una figura molto temuta e rispettata dal miliardo e trecentomila musulmani esistenti al mondo.

E quindi ...

Edited by Claudio Bozzacco - 21/10/2011, 10:40
 
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view post Posted on 21/10/2011, 19:02
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Inoltre a Montella dove ci sono tante chiese vi è anche quella di San Michele Arcangelo e si trova a Sorbo, rione alto del paese.

chiesasmicheleG

ALTARE_DI_SAN_MICHELE_ARCANGELO
 
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view post Posted on 22/10/2011, 11:22
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Secondo altre religioni, come quelle orientali che oggi vengono riattate alle esigenze del mondo occidentale, nel senso che se ne fa un'interpretazione di comodo, non c'è dualismo, differenza tra bene e male. Come ad esempio nel taoismo.
Il bene ed il male sono due componenti che concorrono al raggiungimento dell'equilibrio.
Il male per l'agnello è bene per il lupo e viceversa.

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Però Sant'Agostino, altro grande intellettuale che ha scritto molto, ha detto: Il male esiste.
Quindi vi lascio ai vostri ulteriori approfondimenti.
 
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view post Posted on 1/9/2012, 18:23
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Il trentuno agosto duemiladodici è morto a Gallarate il Cardinale Carlo Maria Martini.
Questa fortunata discussione sugli angeli è stata ampiamente trattata dall'arcivescovo di Milano.
Adesso degli angeli avrà una migliore cognizione.
Lo ringraziamo e lo salutiamo con affetto.

beautifulangel1

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view post Posted on 10/10/2013, 08:52
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view post Posted on 10/10/2013, 09:49
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Ariano Irpino – Appare nella notte, a Monte Sant’Angelo, avvolta in un fascio di luce, l’immagine di San Michele Arcangelo e un commerciante di Ariano Irpino costruisce una piccola grotta all’ingresso della sua abitazione, nel rione Cardito, dando vita ad un gruppo di preghiera, diventato in poco tempo una grande realtà. Una storia commovente cominciata nel novembre del 2011 e avvolta dal massimo riserbo, per via di alcuni aspetti rimasti ancora inspiegabili e al vaglio della chiesa tra cui la comparsa di ferite sanguinanti simili alle stimmate, sull’uomo dopo quella visione in terra pugliese.

Michele Dotolo
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Oggi Michele Dotolo, 47 anni, commerciante di Rione Cardito, sposato, tre figli, ha deciso di rompere il silenzio. La sua vita è cambiata dalla sera al mattino, fino ad assaporare la fede e a trasmetterla agli altri. E’ un via vai di gente ininterrotto lungo la stradina che porta alla sua abitazione, accanto alla quale, sorge quella piccola grotta incastonata tra un albero di ulivo, molto suggestiva. Gente di ogni età si reca in pregare, in ginocchio con grande devozione.
Michele Dotolo, in lacrime mostra tutta la sua umiltà nel raccontare la sua storia. «Io non ero uno di quelli che andava in chiesa, che non bestemmiava, le confessioni non sapevo neppure cosa fossero. Una sera ero di ritorno da Monte Sant’Angelo, nella zona di Manfredonia, vidi improvvisamente una luce grandiosa dinanzi a me. Passò del tempo e volli recarmi di nuovo in quel luogo. Raccontai tutto a mia moglie e portai la mia famiglia a visitare quel monte, di cui non conoscevo neppure l’esistenza. In quel posto esatto in cui i miei occhi videro improvvisamente un fascio di luce, vi era una cappellina abbandonata che oggi sto curando io. Siamo stati in pellegrinaggio già ben tre volte, da quattrocento a cinquecento persone, ho conosciuto tante persone bravissime che mi stimano come fratello. Quando scendo da quel monte, spero sempre di ritornarci ancora. Ma una volta al mese io ci devo andare, perché lui mi chiama. La mia vita oggi è cambiata e spero di poter trasmettere questa gioia anche ad altri. Oggi al primo posto c’è la preghiera, quella vera, il resto può attendere». Da qui la nascita ad Ariano di una piccola edicola votiva, divenuta in poco tempo luogo di preghiera di vari gruppi provenienti anche da fuori.
 
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view post Posted on 20/5/2018, 20:49
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