Rifiuti: è caos nel passaggio dalla TARSU alla TIA

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Percival
view post Posted on 3/3/2010, 23:38




Ultimamente si fa un gran parlare in rete di abrogazione della TARSU (tassa smaltimento rifiuti solidi urbani) o meglio del definitivo venir meno della sua efficacia.
La questione si presenta complessa, connotata, com'è, dallo stratificarsi nel tempo di diversi interventi normativi, non sempre ben coordinati tra loro.
Converrà andare con ordine.
Il Decreto Ronchi (D. lgs. 22/97) aveva abrogato la TARSU (istituita dal D. lgs. 507/1993), sostituendola con la TIA (tariffa igiene ambientale).
La TIA, a differenza della TARSU, che era basata esclusivamente sul computo dei metri quadri occupati, tiene in considerazione anche altri fattori, quali la quantità di rifiuti effettivamente prodotti, il nucleo familiare ecc..
Lo stesso decreto Ronchi aveva disposto un passaggio graduale dalla TARSU alla TIA, da compiersi entro il 2006.
Fino a quella data i comuni che non decidevano di passare alla TIA potevano continuare ad applicare la TARSU, sebbene formalmente abrogata, e le finanziarie 2007 e 2008 avevano prorogato tale facoltà fino al 31.12.2009.
Dal 31.12.2009, dunque, la TARSU, in mancanza di una norma di proroga per il 2010, ha cessato di esistere.
Ma niente paura!
Nel frattempo, infatti, il codice dell'ambiente (D.Lgs. 352 del 2006) ha introdotto un nuovo tipo di TIA (art. 238), abrogando il Decreto Ronchi e la vecchia TIA da esso prevista (art. 264).
La nuova TIA, però, non è ancora applicabile poiché ne mancano i regolamenti attuativi, la cui approvazione -inizialmente prevista per il 31.12.2009 - è stata rimandata al 30.06.2010 dal decreto milleproroghe.
Proprio al fine di evitare vuoti normativi, l'art. 264 comma 1 lett. i) del Codice dell'ambiente ha previsto che le norme del decreto Ronchi (e quindi la vecchia TIA), continuino ad applicarsi sino alla data di entrata in vigore dei regolamenti attuativi della nuova TIA.
Ed è qui che sorge l'inghippo, che cercherò di spiegare nei termini più semplici che mi riescono.
Abrogata e non più prorogata la TARSU (D.Lgs. 507 del 1993) ed essendo inapplicabile la nuova TIA prevista dal Codice dell'Ambiente, fino a quando non ne saranno approvati i regolamenti attuativi (30 giugno 2010, salvo ulteriori dilazioni), resta in vita la vecchia TIA di cui al decreto Ronchi.
Nulla quaestio per i comuni che già la applicavano.
Un grave problema si pone, invece, per i comuni che non erano ancora passati alla TIA e continuavano a tenere in auge la vecchia TARSU.
Questi ultimi, salvo interventi di proroga da parte del legislatore, fino al 30 giugno 2010, dovranno applicare i criteri della TIA previsti dal decreto Ronchi, provvedendo alla tempestiva emanazione dei relativi appositi regolamenti, non essendo più dotati di vigore applicativo né idonei i regolamenti comunali sulla TARSU (almeno a mio modestissimo avviso).
Diversamente le cartelle di pagamento potrebbero essere con facilità impugnate dinanzi alle diverse commissioni tributarie.
Da ultimo va considerato che anche ad approvazione avvenuta dei regolamenti attutativi della nuova TIA passerà ancora del tempo prima che tutti i comuni adeguino i propri regolamenti.

P.S.: la questione riguarda anche il Comune di Montella, che nel 2009 applicava e riscuoteva ancora la TARSU, oggi non più esisistente.
 
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