Sabato scorso si doveva disputare la partita di calcio San Felice a Cancello - Felice Scandone. Così insieme a Percival con largo anticipo rispetto al fischio d'inizio abbiamo deciso di recarci in trasferta. Considerato l'ampio margine di tempo abbiamo optato per un percorso più lungo, più lento ma altrettanto suggestivo. Infatti anizicchè di prendere l'autostrada abbiamo attraversato Mercogliano e valicato il Monte Partenio a Monteforte. Di qui si discende verso Mugnano del Cardinale, Sirignano, Avella, Baiano. I profili dei palazzi più caratteristici che si incontrano ricordano lo stile arabonormanno. La veggetazione è caratterizzata da arbusti di acace e qualche palma. Giunti a Nola per raggiungere San Felice abbiamo dovuto girare intorno al Monte Cicala.
Qui si giunge in un'altra valle contornata da una dorsale montuosa scavata da una larga cava che si trova a ridosso di Maddaloni e prima di Caserta. Nella direzione opposta c'è la Valle Caudina e la Provincia di Benevento che dovrebbe iniziare a Montesarchio che confina con Cervinara da dove si rientra nella provincia di Avellino.
Per arrivare a San Felice a Cancello bisogna attravesare prima Polvica e poi Cancello.
Il San Felice dispone di due campi sportivi. Siamo andati prima in quello dove non si giocava e lo abbiamo trovato chiuso. Quindi ci hanno indicato l'altro che si trova a San Marco a pochi chilometri.
Nonostante eravamo partiti con due ore di anticipo siamo arrivati con circa venti minuti di ritardo.Giunti in loco abbiamo appreso che la partita era stata sospesa e rinviata dopo quattro minuti a causa del forte vento.
Così giusto il tempo di contemplare un pò la struttura sportiva dagli spalti siamo ripartiti. Intanto si sono fatte le 16 ma non avevamo voglia di rifare la stessa strada a ritroso così abbiamo deciso di dirigerci verso Maddaloni.
Questa cittadina è molto grande, la larga cava verosimilmente è quella della Cementir. Finita Maddaloni inizia Caserta.
Qui abbiamo dovuto un pò tergiversare per trovare la strada giusta per parcheggiare l'auto e visitare la Reggia.
Quattro passi davanti alle Caserme di Esercito ed Aeronautica e si giunge davanti alla Reggia. Qui era in corso un raduno di immigrati.
Entrati nello splendido palazzo si possono ammirare statue settecentesche, larghe scalinate e magnifici dipinti.
Regale anche il giardino retrostante che culmina sui monti.
La Reggia di Caserta, fatta costruire da Carlo Terzo di Borbone, simboleggia la rinascita politica, la ripresa economica e lo sviluppo culturale di metà settecento del Regno delle due Sicilie, che oggi chiamiamo Mezzogiorno.
Particolare della statua di Carlo di Borbone realizzata da Raffaele Beliazzi, sesta delle otto statue dei re, commissionate da Umberto I nel 1888, che adornano la facciata del Palazzo Reale di Napoli
dopo circa sei mesi in occasione del lunedì dell'Angelo siamo tornati nella splendida procincia di Caserta. Questa volta ci siamo andati dalla provincia di Napoli in particolare attraversando tra gli altri il comune di Giugliano in Campania. Qui nei pressi di Lago Patria abbiamo visitato il Parco Archeologico Liternum.
Da qui ci siamo recati presso la riserva naturale di Castelvolturno dove sfocia il fiume Volturno.
Nel Volturno sfocia il fiume Calore che nasce dalle sorgenti Montellesi.
Dopo Castelvolturno siamo andati a bere un caffè nei pressi della spiaggia di Mondragone.
Ed una passeggiata sulla spiaggia di Baia Domizia
Al calar del sole sulla via del ritorno non potevamo dimenticarci del Vulcano.