Vasilij Grigor'evič Zajcev

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view post Posted on 17/1/2012, 14:25
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Iban IT54B03268223000EM000204548

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Gentili lettori,

nel libro Shantaram di Gregory David Roberts si narrano le vicende di un certo Habib. Sarebbe stato un afghano che durante l'invasione sovietica dell'afghanistan avrebbe seminato il terrore tra i Russi dopo che tutto il suo villaggio sarebbe stato sterminato con armi chimiche.
Probabilmente si tratta di un personaggio inventato dell'autore perchè nei documenti storici ancora non ho trovato traccia di questo Habib.

Altri amici però mi hanno fatto notare che tra i Russi ci sono stati personaggi che hanno lasciato traccia non solo nei film e nei romanzi, ma anche nei libri di storia.

227px-Vasily.Zaitsev


Vasilij Grigor'evič Zajcev GSS (cir. rus. Василий Григорьевич Зайцев; Elino, 23 marzo 1915 – Kiev, 15 dicembre 1991) è stato un militare sovietico e tiratore scelto che combatté nella seconda guerra mondiale. Il suo primo campo di battaglia fu Stalingrado, dove tra il 10 novembre e il 17 dicembre 1942 uccise 225 tra soldati e ufficiali della Wehrmacht e altri eserciti dell'Asse, tra cui 11 cecchini nemici.[2][1]

Prima del 10 novembre aveva già ucciso 32 soldati dell'Asse con il fucile Mosin-Nagant d'ordinanza (triokhlinejka, fucile da tre linee, ovvero calibro 7,62). In totale, uccise 400 nemici.[3] Si stima che i 28 cecchini da lui addestrati abbiano ucciso più di 3000 soldati nemici. Alcune fonti riportano che i risultati di Zajcev furono notevoli, ma non gli unici di questa portata: un soldato sovietico la cui identità è rimasta ignota, identificato solo col soprannome di Zikan, aveva ucciso 224 soldati alla data del 20 novembre.

Zajcev era inquadrato nel 1047º Reggimento Fucilieri della 284ª Divisione Fucilieri, parte della 62ª Armata. Zajcev restò sotto le armi come cecchino fino al gennaio 1943, quando fu ferito agli occhi.[2] Il professor Filatov fu in grado di ripristinare la vista di Zajcev, che poté concludere la guerra sul fronte del Nistro (o Dniestr) col rango di Capitano. Dopo la guerra, Zajcev gestì una fabbrica tessile a Kiev.[2]

Secondo il generale Vasilij Ivanovič Čujkov (comandante in capo della 62ª Armata sovietica a difesa di Stalingrado) i tedeschi, nel tentativo di ucciderlo, mandarono a Stalingrado il colonnello (Standartenführer) delle SS Heinz Thorwald. Si narra che Zajcev, dopo una caccia durata diversi giorni, abbia intravisto il suo cacciatore appostato sotto un'ampia lamina di ferro che costituiva la sua postazione di tiro: stando al racconto, Zajcev lo uccise in quel momento con l'ausilio di un cecchino suo compagno. Lo scontro tra i due, seppure in forma alquanto romanzata, fu reso in forma di fiction nel film Il nemico alle porte.

Il mirino telescopico del fucile di Thorwald, che si deduce sia stato il più importante dei trofei di caccia di Zajcev, è attualmente esibito presso il Museo dell'Armata Rossa di Mosca. È bene tenere presente che, tuttavia, l'intera storia rimane a metà tra realtà e fantasia, non essendovi mai state conferme ufficiali. Il duello non trova infatti alcun riscontro nelle fonti ufficiali militari sovietiche, dove pure ogni azione compiuta da alcuni cecchini è riportata con dovizia di particolari.

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Zajcev crebbe a Elino, un paese sugli Urali dove imparò a sparare cacciando le renne. I tiratori che addestrò furono così trascinanti nella loro preparazione che di fatto segnarono l'inizio del "fenomeno dei cecchini" che diede tanto lustro alla 62ª Armata sovietica. Si iniziò un ciclo di conferenze il cui scopo era la diffusione dell'esempio di Zajcev nella "filosofia" dei tiratori scelti, e soprattutto per scambiare e discutere idee sui principi di una specialità che, per lui, non si limitava alle capacità di tiro. Zajcev morì all'età di 76 anni a Kiev.

Quindici anni dopo, il 31 gennaio 2006, Vasilij Zajcev fu seppellito al Mamaev Kurgan con i più alti onori militari: il suo ultimo desiderio era di essere seppellito vicino al monumento dei difensori di Stalingrado. La sua bara è stata inumata nei pressi di un monumento che riporta la sua più famosa citazione: "Non c'è spazio per noi dietro il Volga."

Altri tiratori scelti sovietici

* Ivan Sidorenko: il primo tra i cecchini dell'Unione Sovietica, durante la seconda guerra mondiale, con 500 nemici uccisi
* Zikan
* Fyodor Matveevich Okhlopkov: 429 nemici uccisi
* Nina Alekseevna Lobkovskaja: 89 nemici uccisi
* Ljudmyla Mychajlivna Pavličenko: 309 nemici uccisi
* Vasily Golosov: 422 nemici uccisi




Edited by Percival - 18/1/2012, 11:47
 
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