|
|
| Amici dello sport, prendono piede le competizioni lungo tracciati non convenzionali. Dalle prestazioni individuali alle gare di Trail. Gara podistica che avrei sempre voluto sui lunghi percorsi dei nostri monti.  Il catalano, partito alle 4,46 dal centro del paese, ha migliorato il record che resisteva dal 1990. Ferito nella discesa lo scialpinista Jacquemoud che lo accompagnava.
Meno di cinque ore per salire dal centro di Chamonix alla vetta d’Europa e fare ritorno in paese. Il catalano Kílian Jornet Burgada, scialpinista e skyrunner tra i più forti del mondo, è partito questa mattina alle 4,46 dalla chiesa di Chamonix, a 1.037 metri di quota, per toccare i 4.810 metri del Monte Bianco (3.773 metri più in alto) dopo 3 ore e mezza circa. Poi la discesa a rotta di collo fino alla riva dell’Arve, per tornare alla chiesa di Chamonix alle 9,43, dopo 4 ore 57’40”.
Il giovane campione francese di sci-alpinismo Mathéo Jacquemoud, 22 anni, che lo accompagnava, si è ferito durante la discesa e non ha potuto seguire lo spagnolo fino all’arrivo. Il precedente record di velocità in salita e discesa del Monte Bianco apparteneva al francese Pierre André Gobet, che nel 1990 impiegò 5 ore 10’44”. La salita al Bianco per la via normale solitamente viene realizzata dagli alpinsti in due giorni, con una notte nei rifugi del Grands Mulets, del Goûter o des Cosmiques.
L’ascesa fa parte del progetto dello skyrunner spagnolo «Summits of my life», che prevede la salita di otto vette che hanno fatto la storia dell’alpinismo e del trail: Jornet salirà quest’anno il monte Elbrus, in Russia, e il versante italiano del Cervino. La serie dovrebbe chiudersi nel 2015 sull’Everest, dove il record d’ascensione è di 20 ore e 24 minuti. Oggi sul Monte Bianco «la neve era in ottime condizioni - ha detto Kílian Jornet all’agenzia Afp al suo arrivo - e anche in discesa ho potuto scivolare e correre al meglio».
|
| | |
