Giacomo Puccini (1858-1924)
dalla Turandot - opera in tre atti
Nessun dorma!esecuzione del tenore
Drew SlattonLa bella principessa Turandot, figlia dell'imperatore della Cina, odia gli uomini ed ha deciso che mai si concederà ad uno di essi.
Fa perciò annunciare dal padre in tutto l'impero che nessun pretendente la sposerà, se non quello che avrà risposto a tre enigmi proposti dalla stessa Turandot.
Colui che risolverà le sciarade avrà in sposa la principessa. Ma chi fallisce sarà messo a morte.
Molti nobili e principi stranieri si recano a Pechino a tentare la sorte, ma nessuno riesce a rispondere agli ermetici indovinelli e la piazza antistante il palazzo è teatro di continue esecuzioni.
Solo un uomo, uno sconosciuto che rifiuta di rivelare la sua identità, riesce nell'impresa.
E' il principe Calaf, figlio di Timur, re tartaro spodestato e mandato in esilio.
Tra lo stupore generale e l'entusiasmo del popolo che assiste alla sfida il giovane risponde dopo una breve riflessione a tutte e tre le domande.
Turandot è vinta. Invano elle cerca di convincere il padre a ritirare il bando e a non consegnarla allo straniero: la parola dell'imperatore è sacra.
Allora Turandot si rivolge direttamente allo straniero e lo supplica di rinunciare ad una donna che non prova altro che odio per lui.
A queste parole Calaf risponde di cercare una donna che lo ami e propone a sua volta un patto alla principessa: se entro l'alba ella sarà riuscita a sapere il suo nome, egli rinuncerà al frutto della sua vittoria e si avvierà al patibolo.
Turandot accetta, ma ha solo una notte davanti a sè e sguinzaglia le guardie imperiali per le strade di Pechino a raccogliere notizie utili a dare un nome allo straniero, con le buone o con le cattive.
Nessun dorma stanotte in Pechino!
In questa notissima aria, Calaf esprime la sua sicurezza di vittoria. Nessuno potrà risolvere il mistero della sua identità.
Nessun lo conosce in Pechino.
Tranne il vecchio padre e la fedele serva Liù.
TURANDOT
Atto III, Scena 1Il Principe Nessun dorma!... Nessun dorma!... Tu pure, o Principessa, nella tua fredda stanza guardi le stelle che tremano d'amore e di speranza! Ma il mio mistero è chiuso in me, il nome mio nessun saprà! No, no, sulla tua bocca lo dirò, quando la luce splenderà! Ed il mio bacio scoglierà il silenzio che ti fa mia!
Coro donne Il nome suo nessun saprà... E noi dovrem ahimè, morir, morir!...
Il Principe Dilegua, o notte! tramontate, stelle! Tramontate, stelle! All'alba vincerò! Vincerò! Vincerò!