Dall'Escursione del GEA (gruppo escursionistico Antece di Girogustandocampania)
http://www.girogustandocampania.it/forum/v...p?p=18640#18640Finalmente come diceva Adriano dopo giorni che ci siamo consultati e dopo ore passate a parlare su eventuali sentieri e percorsi e completamente "ignoranti" del posto che non avevamo mai visistato ci rechiamo verso la cima del Monte Cervati. L'appuntamento è alle ore 6.00 in direzione autosrtrada SA-RC fino a Sala Consilina (da segnalare nebbia possente dal Mulino mal Tempo fino a Monte San Giacomo). A Sala Consilina prendiamo per alcune frazioni fino all'incrocio per Sassano e Monte San Giacomo dove dopo alcuni chilometri giungiamo aquota 660 m del paesino. Dal Paesino la strada è ancora abbastanza lunga e qui la cartina ci ha aiutato molto portandoci in località Vallicelli presso la Vallescura attraversando una strada molto stretta tra le vette del Cervati e del Monte Motola...
Prima di arrivare ai Vallicelli incontriamo una deviazione e cosi ultimo sguardo alla cartina con Adriano...
...e via verso Vallicelli dove lasceremo l'auto e saliremo da quota 1760 m verso l'ALTA VIA CERVATI-ALBURNI, dove la strada al finaco del "Vallone dell'Acqua che suona" sale impervia, fangosa e scivolosa (Walter e Federico in partià al fine giornata con le cadute 1-1). Purtroppo nel Vallone l'acqua è stata prelevata in questo periodo ma "ci ritorneremo".
In 50 minuti scavalchiamo il tratto durissimo e giungiamo passando ancora nella faggeta ad un piccolo pianoro dove è posta una splendida fontana dall'acqua gelida detta "Fontana degli Zingari"...ovviamente situata nell'omonimo pianoro. Dalla fontana il sentiero si apre verso un altro piccolo pianoro dal quale è possibile ammirare un enorme Faggio "solitario", il fiore di San Giovanni e le prime vette del Cervati prima di entrare nel bosco dei Temponi sotto gli Scanni dei Vallicelli.
Subito dopo il pianoro dopo la deviazione per i "Gravittoni" (inghiottitoi carsici) il sentiero prende nel fitto del bosco per ricongiungersi su di una carraia che ci condurrà lentamente al Rifugio Cervati dopo aver attraversato una ampia e larga faggeta... una foto d'obbligo sotto una pianta enorme soprannominata da noi "la sequoia"
Finalmente incontriamo un cartello che ci indica la strada per la "Madonna della Neve" e naturalmente proesguiamo finchè dinanzi a noi non si apre una vallata spettacolare dalla quale notiamo il Cervati e il sentiero dei Pellegrini in tutta la sua maestosità...
Ovviamente siamo giunti al Rifugio Cervati dove oltre una splendida fontana gelida troviamo un "capanno" sempre aperto con legna e caminetto ed una frase giusta e corretta "La legna va consumata ma anche raccolta".
Ci lasciamo il rifugio alle spalle e ovviamente il pianoro con un piccolo laghetto verso il bosco della "Chiaia Amara" e noterete subito il perchè.
Superata la penultima asperità, cioè un drittone pesantissimi di rocce e ciottoli siamo allo scoperto sul sentiero dei Pellegrini.
Io e Federico in una posa "sognata" dopo aver visto le foto di Lello (zio di Federico) durante un'escursione rocciosa dell'87 sulla vetta degli Alburni
La strada e il panorama verso il Crocillo e la sensazione di freschezza nonostante il sole alle 11.30
Alcuni scalini e poi...
... il primo pianoro della vetta Cervati! Come ha spiegato prima Adriano questa è una conformazione dovuta all'era glaciale. Una vetta enorme, una vetta ampia piena di pianori, di doline e di "montagnelle".
Mi prendo un po di riposo prima di immortalarmi sul Crocillo ossia il valico verso il Pianoro dopo la scala...
E ancora una foto ispirata dalle famose dell'87 degli Alburni
Ora il cammino sembrava terminato, ma come ovvio vogliamo raggiungere la parte più alta e cosi per creste sotto il sole, camminando tra rocce e piccole piante grasse ci rechiamo ai 1899 msm
L'abbiamo sognata, l'abbiamo studiata, l'abbiamo tentata e l'abbiamo affrontata... cosi l'abbiamo conquistata
CIMA CERVATI 1899 mslm
BANG BANG BANG
Altri sguardi alle coste rocciose e verso la Madonna della neve prima di incamminarci...
Questi sono altri pianori che dalla cima si vedono verso Nord... si nota anche il Santuario in fondo...
La foto di Gruppo dei 7... Angelo, Walter, Alessia, Adriano, Lello, Eduardo e Federico ... UN GRAZIE A TUTTI PER LA GIORNATA!
Ora la camminata prosegue, passiamo alcune doline e la vista della Chiesa sembrava vicina ma in realtà c'era ancora molta strada e altro dislivello... passiamo da una vetta all'altra per ricondurci al sentiero dei pellegrini...
Il sentiero e uno dei pochissimi alberi sulla vetta
Ecco la piccola cappella dedicata al culto della Madonna della Neve venerata in due immagini una alla Grotta e l'altra portata a spalle da Sanza nella cappella.
Dalla Cappella scendiamo a vedere il Canalone e la rupe
Dal Canalone prendiamo ancora un altro sentiero verso la Grotta della Madonna della neve... è segnalata da una porta in pietra e l'ingresso è strettissimo, la grotta è molto bassa e scura.
Ultimo riposo sul lastricato della cappella e via con l'ultimo sguardo al Cervati che lascierà un segno indelebile nella nostra mente...
Una giornata stupenda, una compagnia in gamba e decisa... pronti e consapevoli ora di poter ambire ad altre vette dopo aver affrontato l'arcigno Monte Cervati.
Edited by Laceno87 - 1/7/2008, 00:07