Monte San Giacomo - Cima Cervati 1899 mslm, La vetta più alta della Campania

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Laceno87
view post Posted on 30/6/2008, 11:51




Dall'Escursione del GEA (gruppo escursionistico Antece di Girogustandocampania)

http://www.girogustandocampania.it/forum/v...p?p=18640#18640

Finalmente come diceva Adriano dopo giorni che ci siamo consultati e dopo ore passate a parlare su eventuali sentieri e percorsi e completamente "ignoranti" del posto che non avevamo mai visistato ci rechiamo verso la cima del Monte Cervati. L'appuntamento è alle ore 6.00 in direzione autosrtrada SA-RC fino a Sala Consilina (da segnalare nebbia possente dal Mulino mal Tempo fino a Monte San Giacomo). A Sala Consilina prendiamo per alcune frazioni fino all'incrocio per Sassano e Monte San Giacomo dove dopo alcuni chilometri giungiamo aquota 660 m del paesino. Dal Paesino la strada è ancora abbastanza lunga e qui la cartina ci ha aiutato molto portandoci in località Vallicelli presso la Vallescura attraversando una strada molto stretta tra le vette del Cervati e del Monte Motola...

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Prima di arrivare ai Vallicelli incontriamo una deviazione e cosi ultimo sguardo alla cartina con Adriano...

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...e via verso Vallicelli dove lasceremo l'auto e saliremo da quota 1760 m verso l'ALTA VIA CERVATI-ALBURNI, dove la strada al finaco del "Vallone dell'Acqua che suona" sale impervia, fangosa e scivolosa (Walter e Federico in partià al fine giornata con le cadute 1-1). Purtroppo nel Vallone l'acqua è stata prelevata in questo periodo ma "ci ritorneremo".

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In 50 minuti scavalchiamo il tratto durissimo e giungiamo passando ancora nella faggeta ad un piccolo pianoro dove è posta una splendida fontana dall'acqua gelida detta "Fontana degli Zingari"...ovviamente situata nell'omonimo pianoro. Dalla fontana il sentiero si apre verso un altro piccolo pianoro dal quale è possibile ammirare un enorme Faggio "solitario", il fiore di San Giovanni e le prime vette del Cervati prima di entrare nel bosco dei Temponi sotto gli Scanni dei Vallicelli.

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Subito dopo il pianoro dopo la deviazione per i "Gravittoni" (inghiottitoi carsici) il sentiero prende nel fitto del bosco per ricongiungersi su di una carraia che ci condurrà lentamente al Rifugio Cervati dopo aver attraversato una ampia e larga faggeta... una foto d'obbligo sotto una pianta enorme soprannominata da noi "la sequoia"

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Finalmente incontriamo un cartello che ci indica la strada per la "Madonna della Neve" e naturalmente proesguiamo finchè dinanzi a noi non si apre una vallata spettacolare dalla quale notiamo il Cervati e il sentiero dei Pellegrini in tutta la sua maestosità...

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Ovviamente siamo giunti al Rifugio Cervati dove oltre una splendida fontana gelida troviamo un "capanno" sempre aperto con legna e caminetto ed una frase giusta e corretta "La legna va consumata ma anche raccolta".

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Ci lasciamo il rifugio alle spalle e ovviamente il pianoro con un piccolo laghetto verso il bosco della "Chiaia Amara" e noterete subito il perchè.

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Superata la penultima asperità, cioè un drittone pesantissimi di rocce e ciottoli siamo allo scoperto sul sentiero dei Pellegrini.

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Io e Federico in una posa "sognata" dopo aver visto le foto di Lello (zio di Federico) durante un'escursione rocciosa dell'87 sulla vetta degli Alburni

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La strada e il panorama verso il Crocillo e la sensazione di freschezza nonostante il sole alle 11.30

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Alcuni scalini e poi...

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... il primo pianoro della vetta Cervati! Come ha spiegato prima Adriano questa è una conformazione dovuta all'era glaciale. Una vetta enorme, una vetta ampia piena di pianori, di doline e di "montagnelle".

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Mi prendo un po di riposo prima di immortalarmi sul Crocillo ossia il valico verso il Pianoro dopo la scala...

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E ancora una foto ispirata dalle famose dell'87 degli Alburni

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Ora il cammino sembrava terminato, ma come ovvio vogliamo raggiungere la parte più alta e cosi per creste sotto il sole, camminando tra rocce e piccole piante grasse ci rechiamo ai 1899 msm

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L'abbiamo sognata, l'abbiamo studiata, l'abbiamo tentata e l'abbiamo affrontata... cosi l'abbiamo conquistata

CIMA CERVATI 1899 mslm

BANG BANG BANG :lol:

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Altri sguardi alle coste rocciose e verso la Madonna della neve prima di incamminarci...

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Questi sono altri pianori che dalla cima si vedono verso Nord... si nota anche il Santuario in fondo...

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La foto di Gruppo dei 7... Angelo, Walter, Alessia, Adriano, Lello, Eduardo e Federico ... UN GRAZIE A TUTTI PER LA GIORNATA!

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Ora la camminata prosegue, passiamo alcune doline e la vista della Chiesa sembrava vicina ma in realtà c'era ancora molta strada e altro dislivello... passiamo da una vetta all'altra per ricondurci al sentiero dei pellegrini...

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Il sentiero e uno dei pochissimi alberi sulla vetta

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Ecco la piccola cappella dedicata al culto della Madonna della Neve venerata in due immagini una alla Grotta e l'altra portata a spalle da Sanza nella cappella.

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Dalla Cappella scendiamo a vedere il Canalone e la rupe

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Dal Canalone prendiamo ancora un altro sentiero verso la Grotta della Madonna della neve... è segnalata da una porta in pietra e l'ingresso è strettissimo, la grotta è molto bassa e scura.

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Ultimo riposo sul lastricato della cappella e via con l'ultimo sguardo al Cervati che lascierà un segno indelebile nella nostra mente...

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Una giornata stupenda, una compagnia in gamba e decisa... pronti e consapevoli ora di poter ambire ad altre vette dopo aver affrontato l'arcigno Monte Cervati.

Edited by Laceno87 - 1/7/2008, 00:07
 
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patch87
view post Posted on 1/7/2008, 08:46




Allora che ne pensate di questa escursione? (Ciao a tutti!) :)
 
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view post Posted on 3/7/2008, 21:46
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Iban IT54B03268223000EM000204548

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Le foto sono carine come sempre, vi ringrazio molto per il contributo che ci date!
Ormai in Campania non resta che scalare il Matese, non ci sono mai stato e voi?

 
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2 replies since 30/6/2008, 11:51   2849 views
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